Categoria: pronto soccorso
La risposta dell’organismo al ferimento e l'importanza del controllo del dolore nel paziente
Quando un vaso sanguigno viene leso l’organismo mette in atto dei meccanismi di compenso:
- la contrazione della muscolatura del vaso lo accorcia e ne riduce il diametro del vaso riducendo l’emorragia. La contrazione è solo temporanea e lentamente si riduce facendo ripartire la fuoriuscita di sangue
- il contatto del sangue con le pareti lesionate del vaso attiva il processo di aggregazione delle piastrine e la produzione di fibrina portando alla formazione di un coagulo a livello del vaso lacerato e all’arresto della emorragia
- in seguito ad una lesione traumatica si osserva una immobilizzazione della parte del corpo sede della lesione; questa reazione muscolare porta a ridurre il dolore e l’afflusso di sangue alla parte colpita.
Il dolore. Effetti sullo stato di shock ipovolumetrico dopo emorragia grave
Una emorragia importante porta alla ridotta perfusione dei tessuti causa di ipossia ed aumento della concentrazione di anidride carbonica nel sangue; la conseguenza di questi valori anomali è un abbassamento della soglia del dolore dell’individuo. Un forte dolore provoca nel ferito uno stimolo alla liberazione degli ormoni dello stress come l’adrenalina che causano tachicardia, vasocostrizione periferica, ridotta perfusione dei tessuti ed aumento della pressione intracranica. L’insieme di tutti i fattori citati aggravano le conseguenze cliniche dello stato di shock ben oltre la fase “compensata”.
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