Coliche e spasmi addominali
L’intestino normalmente si
contrae ritmicamente per favorire il transito degli alimenti durante la
digestione.
Quando si assiste a
un’accentuazione anomala delle contrazioni addominali, dolori di lieve entità,
senso di gonfiore e alterazione dell'evacuazione si parla di coliche e gli
spasmi addominali, che possono avere molte cause.
Coliche e gli spasmi
addominali possono essere curati con farmaci antispastici anche "da banco", in grado di far
rilasciare la muscolatura liscia dei visceri attenuando quindi il dolore e
riducendo le contrazioni dell'intestino, diventato ipersensibile a stimoli di
per sé innocui o eccessivamente stimolato dal sistema nervoso incaricato di
governare il suo funzionamento.
Dolori addominali ripetuti
ed intensi, localizzati nello stesso punto, richiedono l’attenzione di un
medico, come anche la comparsa di altri sintomi quali la febbre, i
disturbi dell'evacuazione (alternanza di diarrea e stitichezza), la presenza di
sangue nelle feci o un colore molto scuro delle feci stesse.
Antispastici
Gli antispastici sono
generalmente usati nei dolori addominali, nelle coliche (biliari, addominali,
renali) e nella sindrome dell'intestino irritabile.
La belladonna e la
scopolamina bloccano l'azione di una sostanza prodotta dall'organismo stesso,
l'acetilcolina, che fa contrarre i muscoli addominali. Gli effetti collaterali
di questi farmaci sono secchezza della bocca, aumento del battito cardiaco,
difficoltà a urinare, stitichezza, vertigini e sonnolenza.
Volendo affidarsi alle
piante (l’unica arma terapeutica in caso di sopravvivenza) è utile affidarsi
alla fumaria, l’ononide, la piscidia, la camomilla, la malva ed il finocchio.
Oltre ai farmaci
A scopo preventivo è utile inserire nella propria dieta cibi ricchi di
fibre vegetali (crusca, carote, verdura, frutta), assumere un'adeguata quantità
di liquidi (1,5-2 litri al giorno) e svolgere una regolare attività motoria.
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