La tosse
La tosse è la rapida espulsione
dell'aria contenuta nei polmoni per allontanare possibili sostanze dannose o il
catarro dal tratto respiratorio; essendo la tosse un meccanismo difensivo
dell'organismo, non va bloccata in modo indiscriminato, ma solo quando è
spossante, impedisce di dormire o aumenta l'irritazione delle vie aeree.
Le cause più comuni della tosse sono
le infezione dell'apparato respiratorio, allergie, asma, esposizione a sostanze
tossiche, il reflusso di acidità gastrica o alcuni farmaci (ad esempio alcuni
antipertensivi).
In caso di tosse è utile inalare
vapori balsamici con acqua molto calda (fumenti), bere molto per idratare
mucose secche (tisane, latte e miele) e dormire tenendo la testa leggermente
sollevata.
La disidratazione delle mucose
porta alla loro infiammazione e questo è un problema molto frequente nelle
persone anziane o comunque nei soggetti che bevono poco (meno di 1,5 litri al
giorno).
Se il sintomo persiste ed è accompagnato
da febbre e malessere generale, le secrezioni presentano tracce di sangue, è
bene rivolgersi al medico.
La tosse può essere accompagnata
da catarro (tosse grassa) o essere secca.
Tosse grassa
Nel caso della tosse
"grassa", l'infiammazione determina come reazione di difesa dei
bronchi un aumento della secrezione di muco (catarro) da parte di alcune
ghiandole presenti nella mucosa bronchiale. Il catarro può riempire i bronchi,
occludendoli, e ciò stimola il colpo di tosse per eliminare il catarro in
eccesso. Più il catarro ristagna nei bronchi più si disidrata, diventando
secco, viscoso e difficile da eliminare, costituendo inoltre un terreno ideale
per le infezioni batteriche. In questo caso, il farmaco somministrato deve
rendere più fluide le secrezioni bronchiali per facilitarne l'eliminazione. Da
un punto di vista chimico, II muco è un polimero formato da catene proteiche
contenenti residui zuccherini e gruppi molto reattivi chimicamente che formano
tra loro legami, conferendo in tal modo consistenza al muco. I farmaci
mucolitici agiscono su questi legami rendendo il muco meno viscoso.
I mucolitici possono rompere i
polimeri del muco, aumentandone la fluidità e favorendo l'espulsione del
catarro con la tosse.
L'uso dei sedativi della tosse è
riservato alla tosse secca, non produttiva, particolarmente spossante, tale da
impedire il sonno. Se si usano i sedativi indiscriminatamente, anche nel caso
di presenza di catarro e si sopprime il riflesso della tosse, s’impedisce
all'organismo di allontanare il catarro e questo rallenta la guarigione.
Tosse secca
Nelle prime fasi dell'influenza o
di un'infezione bronchiale, si produce una tosse secca senza catarro.
L'infiammazione delle mucose
respiratorie stimola il centro nervoso della tosse e questa diventa facilmente
"stizzosa", poiché l'infiammazione non si può eliminare con il colpo
di tosse e lo stimolo a tossire continua a essere presente. La tosse secca può
diventare un disturbo fastidioso e affaticante e, se protratto nel tempo, può
produrre lesioni a carico di polmoni e bronchi. In questo caso, i farmaci
sedativi della tosse, possono agire su quella parte del cervello dove è situato
il centro della tosse, sopprimendola. Alcuni di essi, come la codeina, sono
blandi stupefacenti e richiedono una ricetta medica particolare. Quelli di
libera vendita comprendono farmaci oppioidi che hanno l'azione antitosse ma non
quella stupefacente della morfina, per cui sono liberamente acquistabili; è il
caso del destrometorfano, anche in associazione con sostanze diverse (per
esempio, antistaminici come triprolidina e doxilamina). Altre sostanze hanno
effetto simile: butamirato, dropropizina.
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