categoria: pronto soccorso, estratto di cronaca
Tratto da articolo di Antonino Ravanà (La Sicilia.it)
Lunedì 22 dicembre, in un centro
commerciale siciliano, un bambino di poco più di due anni si accascia al suolo,
svenuto, vicino alle casse del negozio.
Alcune persone si mettono a urlare,
altre chiedono aiuto, si vede un uomo che si mette le mani nei capelli. La
madre del piccolo tenta di fare qualcosa, aiutata da uno dei responsabili del
negozio e dagli altri parenti, ma il bambino non si riprende.
Nel negozio è presente Andrea
Stamerra, un trentaseienne della provincia di Lecce, sposato con figli,
appuntato della Guardia di finanza, in forza alla Compagnia di Agrigento. Esperto
di primo soccorso, arriva vicino alla madre, si qualifica e inizia con le pratiche
rianimatorie. Non è facile operare in quella situazione con i familiari e i
parenti del piccolino scoppiati in un pianto dirotto e che si sono lasciati
andare a scene di autentica disperazione, ma il militare ha continuato nel suo
intervento, alternando massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, per
dare al bimbo quel poco di ossigeno che in una situazione di emergenza riesce a
tamponare eventuali danni al cuore e al cervello. Nel frattempo era partita la
richiesta di soccorso e i medici del 118 stavano arrivando. Quando l’équipe
sanitaria è giunta sul posto il cuore del bambino aveva ricominciato a battere.
Il bimbo è stato trasportato
ambulanza all’ospedale e gli esami hanno escluso danni cerebrali o altro. Si è
appreso che il piccolo è affetto da una patologia, che mai però si era
manifestata in maniera grave come avvenuto lunedì scorso. Quello che conta
adesso è che il bimbo è stato giudicato fuori pericolo e a trascorso il Natale
a casa circondato dall’amore dei propri familiari.
L’ha salvato uno sconosciuto finanziere. Il primo a
congratularsi con lui è stato il comandante della Guardia di finanza del
Comando provinciale di Agrigento, Massimo Sobrà.
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