Categoria: riconoscimento delle tracce
L'airone cenerino
L’airone
cenerino è il più comune e diffuso airone europeo. La sua presenza nel nostro
Paese è aumentata, negli ultimi anni, soprattutto in prossimità delle zone
coltivate a riso.
L'ambiente di vita
Le
zone di acqua stagnante vicino ai fiumi (originatesi dallo spostamento degli
stessi), le risaie e le marcite allagate dall'uomo per scopi agricoli, le cave,
attive o abbandonate, rappresentano zone di interesse particolare e siti
privilegiati per migliaia di uccelli che in questi luoghi vivono, svernano o
nidificano. La presenza di specchi d'acqua grandi favorisce l'instaurarsi di
condizioni climatiche particolari con il conseguente sviluppo di una ricca
vegetazione in tutti i periodi dell'anno; proprio tra queste erbe e tra queste
piante acquatiche una fauna particolarmente diversificata trova rifugio e cibo
in abbondanza.
Le
condizioni climatiche adatte, la ricca vegetazione presente e il cibo sempre
disponibile costituiscono un richiamo allettante per l'airone cenerino e per
molte specie di uccelli che in questi luoghi trovano degli ambienti rispondenti
alle loro particolari esigenze.
La distribuzione
II
cenerino è l'airone più diffuso in Italia; la sua massima concentrazione si ha
nel nord, soprattutto in quella zona della pianura padana delimitata dalle
province di Vercelli, Novara, Pavia e Milano, dove la preparazione, la semina e
la raccolta del riso regolano ancora i ritmi della campagna e degli uomini.
Scheda
Nome
scientìfico: Ardea cinerea.
Famiglia:
Ardeidi.
Ordine:
Ciconiformi.
Altezza
totale: 1 metro scarso.
Massima
apertura alare: 1,5 metri.
Peso
medio: 1,5 kg.
Colore
delle penne (i sessi sono simili): grigiastro con testa e collo striati di
nero. Le penne timoniere (della coda) sono grigie con l'estremità scura, quasi
nera; le primarie e la maggior parte delle secondarie (le penne delle ali) sono
nere con qualche iridescenza bluastra per le secondarie interne.
Segni
particolari: due lunghe penne nere filiformi poste ai lati della testa che
stanno erette in condizioni di eccitazione.
Zampe:
lunghe e nerastre.
Becco:
particolarmente lungo e appuntito, a forma di pugnale.
Caratteristiche
del volo: lento, con le ali tenute ad arco e il collo ripiegato ad «S».
Alimentazione:
soprattutto pesci, girini, rane e piccoli mammiferi che insieme a larve di
insetti e bisce d'acqua completano la dieta e fanno dell'airone cenerino un
vero campione tra i predatori di riva.
Periodo
di nidificazione: marzo-aprile. Numero medio di uova: 4-5.
Le
uova sono di colore chiaro con tonalità azzurro-verdognole, di dimensione 60x42
mm.
Periodo
di cova: 25-28 giorni. Maschio e femmina si alternano al nido durante tutto il
periodo. I piccoli alla nascita sono inetti e dipendenti completamente dai
genitori; dopo circa 2 mesi dalla schiusa i piccoli cominciano a compiere i
primi voli.
Età
media raggiunta: 4-5 anni.
Le tracce
Impronte
(1). Il segno più evidente della presenza dell'airone cenerino in una
determinata zona è costituito dal ritrovamento delle impronte delle zampe
lasciate sui bordi fangosi o sul fondo delle pozze d'acqua stagnante.
L'impronta è decisamente di grandi dimensioni (fino a circa 15-17 cm di
lunghezza e 10-13 cm di larghezza) e caratterizzata dalla presenza di quattro
lunghe dita.
Nel
caso dell'airone cenerino tutte e quattro le dita sono ben sviluppate e dotate
di potenti unghie ben riconoscibili all'analisi dell'impronta; il dito più
interno, il nostro pollice, è particolarmente sviluppato in modo da permettere
una presa sicura sui rami più alti degli alberi dove è solito posarsi e fare il
nido. Il dito mediano è il più lungo dei tre rivolti in avanti e arriva a
misurare anche 8-9 cm di lunghezza, il «pollice» è di poco più corto e
leggermente fuori asse rispetto al prolungamento all'indietro del dito più
lungo.
Piste
(2). Le piste dell'airone sono costituite da una serie quasi rettilinea di
impronte distanziate tra loro circa 30-40 cm in cui le dita sono rivolte verso
il centro della pista.
Escrementi
(3). La presenza dell'airone cenerino può essere tradita anche dal ritrovamento
sui rami, sui cespugli e sul terreno di grandi quantità dei suoi escrementi;
questi sono viscosi e di colore biancastro; in alcuni casi, quando sono
particolarmente abbondanti, possono determinare la morte dei vegetali sui quali
cadono.
Borre
(4). Le feci dell'airone non contengono mai i resti dei pranzi poiché tutto il
materiale non digerito viene rigurgitato sotto forma di borre, ammassi di cibo
indigerito lunghi circa 4 cm e larghi 2 cm.
Nido
(5). Un altro indice della presenza dell'airone cenerino in una zona è la conseguenza
diretta di un aspetto decisamente singolare che riguarda la biologia di questi
animali: la nidificazione in colonie. Questi uccelli infatti nidificano insieme
a diverse altre specie di aironi su alberi su cui fanno il nido anche alcune
centinaia di coppie; questi concentramenti di nidi vengono chiamati garzate e
sono, durante il periodo della riproduzione, facilmente individuabili sia per
il frastuono generale che per il continuo movimento di uccelli in volo.