categoria: pronto soccorso, farmacologia
Paracetamolo e ibuprofene nel trattamento del dolore pediatrico
Nella
gestione del dolore del bambino è importante distinguere il dolore
con componente infiammatoria (es: otite, faringite, laringite) da
quello senza componente infiammatoria (dolore addominale, dolore da
trauma, dolore da crescita, dentizione, emicrania) in quanto il
trattamento è spesso diverso.
un metodo di valutazione soggettiva del dolore nel bambino |
Trattamento
del dolore senza componente infiammatoria
Il
Paracetamolo è una valida opportunità terapeutica per il
trattamento della febbre e delle patologie dolorose senza
infiammazione. E’ ben tollerato con effetti collaterali piuttosto
scarsi. Non è gastrolesivo, può essere assunto a stomaco vuoto ed
il suo uso è indicato anche nei neonati.
Il
dosaggio usato per scopi antalgici del paracetamolo dovrebbe essere
maggiore rispetto a quello usato per il controllo della febbre:
- la dose adeguata per il dolore è 15- 20 mg/Kg/dose per bocca
- la dose corretta per il controllo della febbre è 10-15 mg/Kg/dose per bocca
L'intervallo
tra una dose e l’altra per il controllo del dolore è di almeno 4
ore, calcolando la dose in funzione del peso del bambino e non la sua
età; la dose massima di paracetamolo nelle 24 ore non deve superare
i 60 mg/Kg nei bambini con meno di 3 mesi e gli 80 mg/Kg nei bambini
con più di 3 mesi.
L’effetto
collaterale più grave dovuto al sovradosaggio di paracetamolo è
la necrosi epatica (potenzialmente fatale). Possono anche verificarsi
necrosi tubulare renale e coma ipoglicemico.
Condizioni
di induzione dei citocromi (per es. elevato consumo di alcol) o
deplezione di glutatione (malnutrizione o digiuno) aumentano la
suscettibilità al danno epatico che, comunque, non è comune in
seguito alla somministrazione di dosi terapeutiche.
Trattamento
del dolore con componente infiammatoria
In
caso di patologie con componente infiammatoria, come otite, laringite
o faringite, l’ibuprofene è il farmaco di scelta.
Il
dosaggio di ibuprofene, assunto per via orale, dipende dal peso del
bambino e va somministrato con un intervallo tra una dose e l’altra
di almeno 6/8 ore. Il dosaggio massimo di Ibuprofene nelle 24 ore non
deve superare i 30 mg/Kg, ma sono improbabili effetti tossici per
dosaggi fino a 100 mg/kg/die.
Pazienti
nefropatici/disidratati
Nei
pazienti pediatrici con disidratazione o insufficienza renale, il
paracetamolo rappresenta il farmaco di scelta rispetto
all'ibuprofene.
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