categoria: agricoltura
La cipolla bianca
La
cipolla appartiene alla famiglia botanica delle Liliacee, il nome
botanico è Allium cepa.
La
cipolla è un ortaggio che si adatta egregiamente ai diversi climi.
Predilige terreni sciolti e freschi, provvisti di sostanza organica,
ma riesce bene anche in altri tipi di suolo, l'importante è curare
il drenaggio dell'acqua. In base alle loro esigenze di luce, si
distinguono varietà precoci, medio-precoci e tardive.
Buona
parte delle cipolle coltivate nei piccoli orti appartiene alle
varietà - specialmente dei tipi colorati - che si raccolgono in
piena o in tarda estate e si conservano per la stagione invernale.
Accanto a queste vi sono però anche quelle bianche, precoci e
tardive.
La
pianta
L'altezza
della pianta, bulbo e foglie, è di 40-60 centimetri o poco più.
La
parte della cipolla che si utilizza è principalmente il bulbo che
rappresenta la trasformazione del fusto della pianta nella sua parte
basale, dove si immagazzinano le sostanze di riserva zuccherine. Il
bulbo, dal peso variabile dai 120 a più di 300 grammi (specialmente
le varietà tardive), è formato da una serie di foglie carnose
trasformate (chiamate tuniche o catafilli) che si raggruppano alla
base in una parte detta disco. La parte centrale del bulbo contiene
una gemma (a volte 2-3). All'esterno il bulbo è protetto da tuniche
sottili che assumono a maturazione completa il colore caratteristico
della varietà di appartenenza (da bianco candido a bianco
giallastro). Nelle tuniche più esterne, quando il bulbo è fresco,
sono presenti striature longitudinali verdi ben visibili.
Il
bulbo - che a crescita ultimata affiora quasi totalmente dal terreno
- può presentare, a seconda delle varietà, forma piatta,
tondo-globosa, oppure tondo-allungata.La polpa del bulbo è di colore
bianco, spesso lucente.
Le
foglie sono di colore verde uniforme, presentano nervature parallele
ed all'interno sono vuote (tubolari). Delle cipolle giovani si
possono consumare anche le foglie.
La
cipolla ha radici piuttosto sottili e tutte uguali tra loro che
originano dalla parte inferiore del disco e penetrano nel terreno
fino a 20 centimetri di profondità.
Il
ciclo di vegetazione della cipolla è biennale; nel primo anno la
pianta forma radici, bulbo e foglie: nel secondo anno forma fiori e
semi.
Il
ciclo di coltivazione varia tra 150 e 240-270 giorni; il periodo più
lungo riguarda le colture che trascorrono nelle aiole la stagione
invernale.
La
cipolla si adatta a diversi climi e la si può coltivare tanto in
zone temperato-fredde. come quelle del centro-nord Europa, che in
aree decisamente calde, come quelle di molte località del continente
africano. Nelle regioni più fredde la sua coltivazione è
concentrala nel periodo primaverile-estivo. Per questa sua ottima
adattabilità la troviamo in tutte le nostre regioni, anche negli
orti dell'intero arco alpino. Inizia a vegetare a 5 °C, ma le
temperature migliori per la crescita variano tra i 20 ed i 25 °C.
Le
piante di cipolla trapiantate in autunno resistono abbastanza bene al
freddo, mentre i bulbi già formati temono le basse temperature.
La
cipolla predilige un suolo sciolto o di medio impasto - ma può
riuscire anche in terreni abbastanza compatti - fresco e provvisto di
sostanza organica decomposta. In suoli molto tenaci ed umidi i bulbi
possono crescere deformati e risultare poco conservabili.
In
tutti i casi è molto importante curare lo sgrondo dell'acqua dalle
aiole, specialmente in presenza di suoli pesanti e soprattutto nelle
colture che si attuano nel periodo autunno-primaverile.
I
valori della reazione del suolo, acidità, (pH) più idonei alla
coltivazione della cipolla vanno da 6 a 7 (da moderatamente acida a
neutra) fino a 7,5 (moderatamente alcalina). Non è consigliabile
coltivare la cipolla in terreni con pH inferiore a 6, soprattutto se
tendenzialmente pesanti, perchè il bulbo si forma con difficoltà ed
è spesso malformato. La cipolla è inoltre sensibile alla salinità
del suolo.
La
coltivazione
E'
consigliabile seminare le varietà più diffuse nella zona in cui si
risiede e di cui possono trovare facilmente semi e/o piantine presso
orticoltori o vivaisti del posto.
Le
varietà precoci ingrossano il bulbo quando le giornate sono corte
(attorno a 12 ore di luce, per questo sono anche dette «a giorno
corto») ed in genere vengono seminate da metà agosto a circa metà
settembre, per essere poi trapiantate ad ottobre - primi di novembre.
Le
varietà medio-precoci ingrossano il bulbo quando le giornate sono
mediamente lunghe (attorno a 13-14 ore di luce) ed in genere vengono
seminate in coltura protetta a fine inverno-inizio primavera, per
essere poi trapiantate da fine marzo ai primi di aprile, per vegetare
in primavera avanzata-estate.
Le
varietà tardive ingrossano invece il bulbo quando le giornate sono
lunghe (attorno a 14 - 16 ore di luce, per questo sono anche dette «a
giorno lungo») ed in genere sono seminate in coltura protetta da
fine gennaio a tutto febbraio, per essere poi trapiantate da fine
marzo ai primi di aprile ed oltre. Si possono anche seminare
direttamente nelle aiole da marzo ai primi di aprile.
Varietà precoci |
Aprilatica, Bianca di maggio,
Bianca di marzo o marzatica, Bianca di Pompei, Di Barletta |
Varietà medio-precoci |
Bianca di giugno, Musona o
Musona tonda |
Varietà tardive |
Agostana o Agostana di Chioggia,
Shouthport white globe |
Estratto da Vita di
Campagna 2009
Appendice: piatti con cipolla come ingrediente principale
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