categoria: alimenti
La trasformazione degli alimenti
La
trasformazione dei prodotti alimentari ha avuto origine in tempi
antichi per allungare i tempi di conservazione degli alimenti,
mantenendone elevato il valore qualitativo e nutrizionale.
In
origine i processi di conservazione e trasformazione utilizzavano
esclusivamente l'energia fornita dal Sole, la corrente d'aria calda e
il sale. In seguito per meglio tutelare gli aspetti igienico-sanitari
si sono utilizzate attrezzature e impianti specifici (essiccatoi,
affummicatoi, ecc.).
Essiccamento
Si
tratta di una tra le più antiche tecniche di conservazione dei
prodotti alimentari che ricorre all'esposizione prolungata al sole o
a una corrente d'aria calda in appositi essiccatoi. Con
l'essiccamento si modifica l'aspetto degli alimenti, a causa della
disidratazione dei tessuti, senza però alterare eccessivamente i
caratteri organolettici e il valore nutritivo, ad esclusione della
vitamina C.
Salagione
o salatura
La
conservazione del prodotto avviene ponendo il prodotto direttamente a
contatto con uno strato di sale solido o in soluzioni saline
concentrate (salamoia). Il sale, com'è noto, blocca le attività
indispensabili ai microrganismi per la riproduzione, rallentando in
maniera evidente il processo di deterioramento degli alimenti. Spesso
la salagione si combina con l'essiccamento e l'affumicatura.
Affumicatura
Processo
che prevede l'esposizione degli alimenti al fumo prodotto dalla
combustione controllata di legni ed essenze aromatiche. Spesso i
prodotti sono sottoposti preventivamente a un leggero processo di
salatura.
Due sono le tipologie di affumicatura:
- a freddo con temperature comprese tra 20° e 45°C e con durata del trattamento anche di alcune settimane
- a caldo con temperature comprese tra 50° e 90°C e con trattamento breve di poche ore
La
conservazione è efficace grazie alla forte azione antibatterica,
antisettica e antimicrobica che alcune componenti volatili del fumo,
assieme agli effetti del calore, svolgono nei confronti dell'alimento
da conservare.
Marinatura
Con
la marinatura si cosparge l'alimento di acido (succo di limone o
aceto), unitamente ad altri componenti aromatici e all'olio, il qua
le provoca la coagulazione delle proteine del l'alimento in una massa
più digeribile, esat tamente come avviene mediante il calore e
partire dai 70° C.
Il
processo può essere fatto a freddo o a cai do a seconda se la
"marinata" è a tempera tura ambiente o scaldata fino a
temperature prossime all'ebollizione. E' preferibile utilizzare pesci
di piccola taglia o parti degli esemplari più grossi.
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