Medicazione da campo di una ferita
Quando s'interviene su una ferita
si deve arrestare l'emorragia ed impedire ogni ulteriore contaminazione.
Prima di intervenire su una ferita
occorre lavarsi le mani con acqua e sapone per poi detergerle con un
disinfettante.
La medicazione va eseguita proteggendosi
con guanti monouso in lattice poiché la possibilità di contagio da sangue
infetto non è un evento trascurabile. Se disponibili usare i guanti di lattice
possibilmente del tipo per chirurgia, presterilizzati; in mancanza guanti
monouso di lattice.
Altri ausili utili per la l’autoprotezione
sono le maschere e gli occhiali protettivi.
Alla fine d'ogni intervento i
guanti devono essere levati con estrema attenzione, rivoltandoli mentre si estraggono.
Subito dopo occorre lavarsi subito le mani perché nei guanti possono essersi
create delle piccole lacerazioni.
Procedere al più presto alla
pulizia della ferita, perché questa ha tanto maggiori probabilità di infettarsi
quanto più tardivamente è curata. La ferita va lavata con soluzione fisiologica
o acqua sterilizzata mediante bollitura.
Si esegue la pulizia con acqua e
garze sterili, operando in senso centrifugo in modo che il liquido che cola non
inquini la ferita.
Si usa garza e non il cotone dato
che quest'ultimo non è sterile e sfilaccia. Bisogna rispettare la sterilità
della garza estraendola dalla busta prendendola ai bordi e maneggiandola con le
pinzette.
Se la ferita è sul cuoio capelluto
o in zone pelose, i capelli o i peli devono essere tagliati con le forbicine sterilizzate
(o con un rasoio); con le pinze si asportano sassolini e schegge. Se è presente
del bitume occorre utilizzare l'alcool etilico come solvente.
forbici e le pinze devono essere
in confezioni sterili o vanno pulite e sterilizzate passandole su una fiamma.
Dopo la pulizia si passa alla disinfezione
della ferita utilizzando:
- una
soluzione di iodio al 2% (tintura di iodio mite)
- una
soluzione clorossidante ( amuchina al 5%)
- acqua
ossigenata a 10 volumi
Fatta la disinfezione l'emissione
di sangue dovrebbe essersi nel frattempo arrestata; se questo non avviene, si
interviene sulle piccole emorragie comprimendo la ferita per qualche minuto con
un tampone di garza ripiegato.
Se il sangue continua a
fuoriuscire si esegue una fasciatura compressiva lasciando il primo tampone di
garza sul punto sanguinante. In questa fase non applicare polveri o pomate
antibiotiche o cotone emostatico.
Se la ferita è superficiale e con
i bordi netti si può suturare con un cerotti steri-strip o con "cerotti a farfalla".
Si procede facendo combaciare i lembi della ferita e tenendoli accostati con il
cerotto. La ferita va poi protetta con garza sterile e fasciata. Nei giorni successivi
si può sollevare la garza di protezione per controllare la ferita, ma non si
deve rimuovere il cerotto a farfalla fino alla cicatrizzazione completa.
Nessun commento:
Posta un commento