categoria: pronto soccorso
La diarrea
La diarrea del viaggiatore è
conosciuta anche con altri nomi: "vendetta di Montezuma" o la
malattia delle tre F (dalle tre parole inglesi Flies, Fingers, Food, ovvero
mosche, dita, cibo, in riferimento alle tre modalità di trasmissione degli
agenti infettivi).
La diarrea del viaggiatore è un'infezione assai diffusa che può colpire in varie forme,
da lievi a gravi, di origine alimentare, dovuta all'ingestione di cibi o acque
contaminate da vari batteri.
E’ possibile distinguere una "diarrea
semplice", con feci acquose per difficoltà della mucosa intestinale
infiammata ad assorbire acqua, e la "dissenteria" caratterizzata da
feci mucose e sanguinolente, accompagnata da febbre e dolori addominali
crampiformi.
Cause
Cibi mal preparati con cotture
imperfette o mal conservati, mani sporche, ingestione di acqua contaminata,
sono le cause più frequenti della diarrea.
A volte basta un po' di
accortezza, per evitare spiacevoli forme di diarrea:
- attenzione ai cibi, anche quelli
apparentemente ben cotti;
- bere in bottiglie sigillate ed
aperte davanti a voi, non appoggiare le labbra ma usare cannucce, evitare il
ghiaccio;
- preferire la frutta da sbucciare a
quella già sbucciata;
- evitare di mangiare uova e
derivati come maionese.
Un ulteriore consiglio medico è
quello di non bere molto durante i pasti, per favorire il mantenimento
dell'acidità gastrica, o di assumere bevande con succo di limone o integrate
con vitamina C, sempre che non si soffra di ulcera o di reflusso
grastroesofageo.
Trattamento
A scopo preventivo risalta utile iniziare a prendere dei fermenti lattici due o tre giorni prima della partenza.
Il primo intervento terapeutico è la reidratazione
idrica e salina, bere molta acqua con l'aggiunta di bicarbonato e sali
minerali.
Assai importante reintrodurre
anche il potassio.
Sulle infezioni batteriche sono
efficaci gli antibiotici, quali l'amoxicillina.
Farmaci adsorbenti, quali caolino
e pectina, sono efficaci su diarrea cronica e sindrome dell'intestino
irritabile.
I più comuni antidiarroici, quali
la loperamide, hanno invece un'azione antiperistaltica, riducono cioè la
motilità intestinale.
Di ultima generazione ci sono poi
i farmaci antisecretivi che inibiscono l'eccessiva secrezione di acqua e di
elettroliti nel lume intestinale. Non agiscono sull'attività secretoria basale
e non modificano in modo significativo il transito intestinale. Tra questi uno
dei più innovativi è il racecadotril caratterizzato da rapidità d' azione e
minor incidenza di stipsi secondaria all'uso di farmaci antidiarroici, quali ad
esempio gli antiperistaltici. Nota positiva, il racecadotril è uno dei pochi
farmaci antidiarroici indicato anche in età pediatrica a partire dai 3 mesi di
età.
consigli pratici: come
rendere l'acqua potabile
Vi sono in commercio vari prodotti per la
purificazione dell'acqua, come per esempio quelli per la clorazione, un metodo
efficace contro virus e batteri ma non per larve o cisti. La si ottiene entro
30 minuti (la concentrazione ottimale dell'acqua va verificata con gli appositi
indicatori contenuti nelle confezioni). La bollitura dell'acqua precedentemente
filtrata è efficace se protratta per almeno 5-10 minuti (strategia utile
contro la salmonella, il colera e alcuni ceppi di E.Coli).
Nessun commento:
Posta un commento