categoria: pronto soccorso
Danni da freddo
Il
freddo estremo non va sottovalutato, perché - in casi estremi - può
avere spiacevoli conseguenze sull'organismo: dai geloni, piccole e dolorose lesioni localizzate su mani e piedi, fino al
congelamento di intere parti del corpo.
Consigli
pratici:
- preferire
indumenti che consentano un'ampia libertà di movimento e un'adeguata
termoregolazione
- gli
occhi vanno protetti con un paio di occhiali da eventuali
congiuntiviti e oftalmie causate dal forte riverbero provocato dal
sole sulla neve.
Quando
le condizioni atmosferiche si fanno particolarmente critiche, aumenta
il rischio di congelamento. In questi casi la circolazione
superficiale - ridotta per conservare il calore degli organi vitali
-non è in grado di fare fronte all'azione del freddo intenso e si
può verificare un danno dei tessuti sino alla necrosi. Le «zone a
rischio» sono ovviamente quelle più esposte: naso, orecchie, dita
delle mani e dei piedi. In caso di congelamento compaiono vesciche
simili a quelle prodotte da un'ustione, che si riempiono di sangue
quando là temperatura torna normale.
Importante
è non scaldare artificialmente la parte congelata avvicinandola a
fonti di calore, come stufe o borse di acqua calda. Meglio
trasmettere il calore del corpo o delle mani ponendole a contatto con
la zona colpita.
Le
zone cutanee che risultano congelate vanno protette con materiale
sterile - garze o bende - in modo da prevenire la rottura delle
vesciche ed evitare le infezioni.
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