categoria: medicina, malattie invernali
Influenza e raffreddore. Il ruolo del vaccino per l'influenza
Non
è sempre facile distinguere l'influenza dal raffreddore. In un caso
su due chi crede di aver preso l'influenza è stato contagiato da uno
dei tantissimi virus parainfluenzali che circolano in inverno e da
cui la vaccinazione per l'influenza non protegge.
I
segni tipici sono tre e perché sia vera influenza è necessario che
siano presenti tutti contemporaneamente:
- febbre improvvisa oltre i 38 gradi; la febbre è il segno più tipico, spesso il primo a comparire: soltanto negli anziani e nei bimbi al di sotto di un anno l'influenza può manifestarsi con febbre non molto elevata
- sintomi generali (dolori muscolari, una grande stanchezza, debolezza)
- sintomi respiratori (tosse, naso che cola)
La
raccomandazione è quella di non usare antibiotici, a meno che non ci
sia anche un'infezione batterica oltre a quella virale.
L'ideale è
restare a casa a riposo, per evitare di spargere il contagio. Per
prevenire l'attacco virale è utile evitare gli sbalzi di temperatura,
coprire naso e bocca quando si è all'aperto, lavare spesso le mani e
seguire un'alimentazione ricca di frutta e verdura.
Il
vaccino non impedisce l'aggressione virale all'organismo, ma riduce
l'entità dei sintomi della malattia e i giorni di malattia.
Dopo la vaccinazione occorrono anche dieci giorni prima di avere una
copertura completa.
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