Categoria: igiene, alimentazione
La ristorazione e l'igiene
Estratto da articolo di Enzo Giacomini
Conoscere
quali sono le condizioni ottimali dal punto di vista igienico
sanitario è di vitale importanza per le aziende che si occupano di
ristorazione (e sono spunti di riflessione per il sopravvissuto che
non ha accesso a un pronto soccorso per curare una infezione o una
intossicazione alimentare).
La
ristorazione comprende tutte le attività inerenti la preparazione e
il confezionamento
dei pasti, di norma somministrati
ai clienti che prendono posto nei
locali dell'esercizio. Le aziende della ristorazione devono
assicurare un livello di igiene tale che i cibi da loro prodotti e
distribuiti non possano in alcun caso costituire un pericolo per la
salute
del consumatore.
Nelle
lavorazioni dei prodotti alimentari
devono essere adottate tutte le misure efficaci per prevenire la
contaminazione
degli alimenti causata
dal contatto
diretto o indiretto, da
parte del personale o dalle materie
prime, nella fase che precede
la trasformazione o durante la stessa. Poiché
la condizione igienica è
legata a vari fattori che nel tempo
devono essere verificati,
per garantire la salubrità degli alimenti preparati è necessario
che le aziende mettano a punto un programma
che permetta il controllo
delle condizioni ambientali e operative di tutto il ciclo produttivo.
Preliminarmente, nell'elaborazione del programma, è importante
individuare e tenere sotto controllo i principali
fattori di rischio riguardanti la contaminazione microbica, chimica e
particellare degli alimenti (metodo HACCP).
I
locali sottoposti ad autocontrollo sono:
- il deposito delle materie prime alimentari;
- il deposito di detergenti, sanificanti, e disinfestanti, derattizzanti;
- il deposito di materie prime non alimentari (stoviglie, utensileria, contenitori, eccetera);
- la cucina;
- il laboratorio di produzioni diverse;
- i servizi igienici del perso nale che lavora nella struttura;
- gli spogliatoi del personale.
Per
ognuno dei locali si deve disporre di adeguati pavimenti e pareti in
grado di permettere una loro corretta pulizia e le aperture in questi
ambienti devono essere protette dall'ingresso di infestanti (mosche,
insetti vari, animali nocivi). L'aria degli ambienti di produzione è
bene sia sottoposta a filtrazione tramite un sistema di distribuzione
forzata; i filtri vanno sostituiti abbastanza frequentemente.
Le
griglie relative al drenaggio delle acque di lavaggio devono essere
facilmente rimovibili e lavabili.
Le
aree di lavorazione non devono essere mai utilizzate come transito
per altre aree o locali e le attrezzature in dotazione devono essere
sistemate in modo razionale.
Deposito
di Materie Prime Alimentari
Le
materie prime devono essere catalogate al momento dell'arrivo in
azienda e stoccate in appositi locali o celle frigorifere, distinte
per tipologia di prodotto e in base alle necessità di conservazione.
La verifica delle forniture comprende il controllo delle merci e la
conformità all'ordine effettuato. I prodotti preconfezionati,
esclusi gli ortofrutticoli, devono risultare integri nell'imballo,
puliti e non riportare tracce della presenza d'infestanti (insetti,
roditori eccetera), devono essere dotati di etichetta per poter
controllare la data di scadenza. I prodotti alimentari che non
richiedono la conservazione a bassa temperatura, vanno sistemati
negli scaffali avendo cura di posizionarli dietro a eventuali
prodotti in scorta che saranno i primi a essere utilizzati. I
prodotti devono essere conservati in regime di temperatura
controllata vanno in frigorifero o in congelatore. Gli alimenti
congelati/surgelati richiedono l'immediato inserimento in
congelatore, a una temperatura uguale o inferiore a -18°C. La frutta
e la verdura vanno opportunamente sistemate nei frigoriferi a loro
destinate (circa a + 7°C); è consigliabile utilizzare contenitori
di plastica dopo aver tolto frutta e verdura dalle cassette
originali. I contenitori vanno ciclicamente puliti. Latte, yogurt,
uova, formaggi vanno in frigorifero (temperatura inferiore o uguale a
+ 4° C).
Il
deposito detergenti, sanificanti, disinfestanti e derattizzanti
Occorre
destinare un locale apposito per depositare questi prodotti che
devono essere ben identificati sia dal punto di vista
dell'etichettatura che del loro uso. I prodotti vanno sistemati per
categorie d'appartenenza: alcalini, alcalini clorattivi, neutri e
acidi.
Il
deposito di materie prime non alimentari
I
prodotti per il confezionamento (sacchetti, film plastici, alluminio,
carte da forno), gli asciugamani di carta, le stoviglie nuove,
posateria di ricambio, utensili eccetera, vanno sistemati in apposito
locale, o se questo non fosse possibile, possono essere sistemati nel
magazzino dei prodotti alimentari non deperibili, in un apposito
settore, ma sempre separati dagli alimenti.
Cucina
È
costituita da locali sufficientemente ampi, illuminati, aerati ed
eventualmente termocondizionati. Una cucina professionale dispone di
alcune zone principali:
- zona preparazione cibi;
- zona di cottura;
- zona di lavaggio.
È
fondamentale tenere sotto controllo il microclima ambientale
all'interno della cucina: temperatura, fumo, vapore, tasso di
umidità. L'areazione mediante appropriata ventilazione elimina
l'aria calda, umida e pesante dai fumi di cottura e dal lavaggio dei
piatti. La zona di preparazione dei cibi è normalmente suddivisa fra
la zona adibita alla preparazione delle verdure, quella destinata
alla preparazione delle carni, quella che viene utilizzata per la
lavorazione dei pesci e la zona adibita alla preparazione dei piatti
freddi.
La
zona di cottura dovrebbe essere formata da un'isola di forma quadrata
su cui va posizionata un'efficace cappa aspirante.
La
zona di lavaggio delle stoviglie e delle pentole agisce anche come
filtro lungo il percorso che dalla zona di distribuzione o di
utilizzo del pasto, arriva alla zona di lavorazione, consentendo una
separazione fra il percorso dello sporco e quello dell'alimento.
L'utilizzo di carrelli di accumulo delle stoviglie da lavare consente
di posticipare le operazioni di lavaggio alla fine del servizio.
Il
laboratorio di produzioni diverse
Questa
tipologia di locale è classica per i ristoranti che al loro interno
effettuano il servizio di pizzeria, producono paste fresche o
dispongono di un laboratorio di pasticceria; in questi locali si ha
comunque a che fare con un impasto che deve lievitare e con
ingredienti facilmente deperibili (sughi, formaggi, uova, eccetera).
Nel
caso del laboratorio di pasticceria, le problematiche igieniche
aumentano per la gran quantità di ovoprodotti che è impiegata,
sempre in presenza di quantità rilevanti di grassi e di residui
carboniosi dei forni di cottura difficili da eliminare.
Servizi
igienici del personale
I
servizi igienici devono rispondere ai requisiti fissati dal D.P.R.
26.03.1980 n. 327 (Regolamento di esecuzione della legge 30 aprile
1962 in materia di disciplina igienica della produzione e della
vendita delle sostanze alimentari) impone che non siano comunicanti
direttamente con i locali adibiti a lavorazione, deposito, e vendita.
I locali adibiti a servizi igienici e il locale antistante devono
avere pareti e pavimenti costruiti in materiale impermeabile,
facilmente lavabile e disinfettabile. I lavabi che vengono utilizzati
nei servizi devono disporre di distributori di sapone liquido o in
polvere, e avere il comando dell'erogazione dell'acqua non manuale (a
pedale). Gli asciugamani utilizzabili sono quelli elettrici o con
materiali monouso da cestinare dopo l'uso.
Spogliatoi
del personale
Devono
essere forniti di armadietti individuali: lavabili, disinfettabili e
disinfestabili, a doppio scomparto per il deposito, rispettivamente,
degli indumenti personali e di quelli usati per il lavoro.
Procedure
di pulizia e sanificazione
Durante
la preparazione delle pietanze si procede all'elaborazione di
prodotti molto vulnerabili all'attacco dei microrganismi; alcuni di
questi piatti, come le salse e i sughi di carne, costituiscono un
habitat di sviluppo molto favorevole. Occorre quindi predisporre
metodologie e procedure adatte alle singole problematiche, che siano
in grado di assicurare un risultato finale accettabile che non
costituisca un rischio igienico per la clientela.
Il
responsabile delle peocedure HACCP deve predisporre delle apposite
schede, per gli operatori che devono eseguire la pulizia dove è
indicato:
- come l'operazione deve essere eseguita;
- la tipologia dell'attrezzatura da impiegare per effettuare il ciclo di igienizzazione;
- il detergente o il sanificante da utilizzare;
- il tempo di contatto delle soluzioni detergenti/sanificanti;
- la concentrazione d'impiego del detergente/sanificante;
- la temperatura di utilizzo;
- i tempi di risciacquo;
- la frequenza con la quale deve essere eseguita l'operazione;
- chi è l'addetto che deve eseguire la procedura;
- chi deve eseguire la verifica dell'operazione di pulizia effettuata.
Frequenza
delle operazioni di pulizia
L'attività
di pulizia deve essere condotta, per la maggior parte delle
operazioni, giornalmente ma anche più volte al giorno quando questo
è necessario.
Più
volte al giorno, dopo ogni utilizzo, devono essere igienizzati: i
tritacarne, i coltelli, i piani di lavoro, i lavelli, le stoviglie e
le toilette.
Giornalmente
devono essere puliti i pavimenti, le pareti delle cucine, le
dispense, i lavelli e i forni, tutte le attrezzature
utilizzate, i banconi, la zona di cottura. Le cappe aspiranti, i
frigoriferi, le celle frigorifere, le scaffalature, le finestre e i
davanzali, e in genere le superfici poco utilizzate, possono essere
puliti una volta per settimana.
I
magazzini, l'esterno delle finestre, le porte, le pareti, gli
apparecchi illuminanti, vanno puliti con una frequenza meno
ravvicinata, in genere tale operazione può essere effettuata
mensilmente. Ci sono invece degli interventi di pulizia che devono
essere previsti con periodicità saltuaria, in base alle esigenze
specifiche; appartengono a questo gruppo gli interventi di pulizia
dei soffitti.
Le
attrezzature da utilizzare per la pulizia e la sanificazione possono
essere di tipo manuale o meccanico.
Norme
Igieniche consigliate
Per
ottenere idonee condizioni di sanità e prevenire la contaminazione
degli alimenti è raccomandabile seguire le seguenti istruzioni:
- tutte le attrezzature per le pulizie devono essere utilizzate in maniera idonea, secondo le istruzioni del costruttore, per esempio utilizzare le macchine lavastoviglie a temperature adeguate (almeno 60°C per la zona di lavaggio, e 75/78°C per la zona risciacquo);
- tutti i prodotti per la pulizia devono essere idonei per l'utilizzo nell'industria alimentare, secondo quanto riportato dal produttore nella scheda tecnica, in particolare devono essere tali da non lasciare residui sulle superfici trattate dopo un normale risciacquo;
- utilizzare attrezzi manuali specifici ed esclusivi per le attività di pulizia, evitando, se possibile, le spugne, che possono facilmente propagare i germi;
- mantenere disponibile presso il luogo di utilizzo solo una confezione del detergente/sanificante adatto alle diverse superfici da trattare: pavimenti, pareti, piani di lavoro, attrezzature eccetera;
- utilizzare i detergenti/sanificanti alle concentrazioni ottimali, idonee a rimuovere lo sporco; evitare concentrazioni eccessive che potrebbero rendere difficoltoso il risciacquo. Evitare nel modo più assoluto miscele con altri prodotti;
- preferire i detergenti dotati anche di attività sanificante, come per esempio quelli che contengono sali quaternari di ammonio (per la pulizia manuale). Quando le superfici da pulire lo consentano, utilizzare detergenti alcalini clorattivi, che sono in grado di assicurare un drastico abbattimento della carica microbica totale;
- impiegare per il risciacquo solo acqua corrente, quando necessaria calda, e risciacquare sempre abbondantemente;
- utilizzare l'ammollo solo quando consentito dalle caratteristiche del detergente e ricordare che per rimuovere correttamente depositi di materiale estraneo è necessario in primo luogo usare una buona tecnica di pulizia;
- non impiegare detergenti o panni abrasivi sulle superfici non sufficientemente resistenti; utilizzare spatole o spazzole non abrasive per le eventuali incrostazioni;
- prevenire, per quanto possibile, i depositi di calcare dovuti all'utilizzo di acque dure, installando addolcitori in grado di ridurre drasticamente la durezza dell'acqua, migliorare il rendimento del lavaggio e costringere a procedere a una disincrostazione con prodotti acidi solo saltuariamente.
ESEMPIO
DI INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (CCP) DI TIPO
MICROBICO
|
||
Approvvigionamento
|
Dov'è il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
È il momento in
cui sì riceve la merce e la si immagazzina
|
La
merce può essere contaminata all'origine
I pochi
microrganismi presenti riescono a moltiplicarsi
|
Controllo
provenienza
Controllo di
temperatura e di stato di conservazione
|
Preparazione
|
Dov'è il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
Comprende tutte le
operazioni che precedono la cottura del cibo, per esempio: il
lavaggio, il taglio, la macinatura, il mescolamento eccetera.
|
Può
essere contaminato
I pochi
microrganismi presenti riescono a moltiplicarsi
|
Controllo
pulizia e sanificazione attrezzature
Controllo
igiene del personale
Controllo
tempo-temperatura
|
Cottura
|
Dov'è il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
Si intende
qualsiasi trattamento a caldo dell'alimento
|
Alcuni
microrganismi possono sopravvivere
|
Controllo della
temperatura (almeno +75°C in tutte le sue parti)
|
Conservazione
|
Dov'è il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
Si intende la
conservazione a caldo o a freddo de! cibo cucinato
|
I
pochi microrganismi presenti possono moltiplicarsi
Durante
la conservazione può
avvenire la
contaminazione
|
Controllo
della temperatura (+65°C a caldo, + 4°C a freddo)
Controllo pulizia
e sanificazione attrezzature
|
Distribuzione
|
Dov'è il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
Si intende la
suddivisione del cibo in porzioni prima della consumazione
|
II cibo può
essere contaminato in questo momento
|
Controllo
pulizìa e sanificazione attrezzature
Controllo
igiene del personale
Controllo
del tempo che intercorre tra distribuzione e consumazione
Controllo
temperatura
|
Servizio
|
Dove sta il
rischio?
|
Tipo di
controllo
|
È il momento in
cui viene offerto il cibo preparato
|
Il
cibo può essere contaminato in questo momento
I microrganismi
presenti possono moltiplicarsi
|
Controllo
pulizia e sanificazione delle attrezzature
Controllo igiene
del personale
|
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