mercoledì 18 gennaio 2017

BERNARD GILBOY

categoria: episodi di sopravvivenza

BERNARD GILBOY


1882-1883 Bernard Gilboy attraversa da solo l’oceano pacifico con una piccola barca a vela di 18 piedi, il "Pacific", navigando per 7000 miglia in 160 giorni da San Francisco all’Australia. Arriva fino a duecento miglia dal continente australiano, ma deve abbandonare l'impresa dopo che un frangente aveva fatto capovolgere la sua imbarcazione, salvato poi da una goletta di passaggio (libro “A voyage of Pleasure”).

Bernard Gilboy stivò nella barca provviste e materiale utile per la traversata:
  • 14-botti da dieci litri riempite d’acqua
  • 165 libbre di pane
  • due dozzine di lattine da quindici libbre di arrosto di manzo
  • due dozzine di scatole da due libbre e mezzo di pollo arrosto
  • salmone al forno
  • due dozzine di lattine da una libbra di maiale disossato
  • due dozzine di lattine di pesche
  • due dozzine di lattine di latte
  • una scatola contenente venticinque libbre di zucchero in cubo
  • un gallone e mezzo di alcool
  • quattro lattine di olio di noce
  • cinque litri di kerosene
  • una saponetta Castiglia
  • tre chili di chiodi
  • una pompa di legno e un tubo da 12 pollici usato come un sifone per riempire i fusti o prendere l’acqua fuori di loro
  • cereali
  • pesce
  • un martello e una scure
  • carta
  • chiodini di rame
  • stufa a olio di petrolio
  • stufa ad alcol
  • due lampade
  • una libbra di candele di paraffina
  • due bussole
  • barometro e sestante
  • un log ferroviario
  • pistola e cartucce
  • orologeria
  • nove coltelli
  • ami con circa quaranta braccia di 1 ½ di cima
  • libri di navigazione
  • foglio grafico del Pacifico del sud
  • una bandiera americana
  • abbigliamento necessario per il viaggio
  • due chili di strutto
  • 1 paio di remi
  • “… e un ombrello, che ho trovato molto utile quando il vento era leggero e il sole forte….”

La sua prima settimana è molto buona, copre 510 miglia, soprattutto considerando che si fermò a dormire alla cappa di notte. Tuttavia, l’avanzamento si è fermato quando ha raggiunto il 9 ° Nord, e ha fatto solo 237 miglia nei 29 giorni seguenti. Infine a 5 º Nord, ha ricominciato a navigare. Il disastro lo ha colpito quando un frangente ha fatto scuffiare la sua imbarcazione nel Pacifico meridionale vicino alle isole Figi, il 12 dicembre, la sua 116sima giornata in mare.

Nel capovolgimento Gilboy perde un albero, il timone, il sestante e bussola, e quasi tutte le sue provviste. Affamato Gilboy continua il viaggio riuscendo anche a cibarsi di un uccello che si posa sulla sua testa e che con un movimento fulmineo riesce ad acchiappare, per cucinarlo come può con un fiammifero che gli era rimasto.

Brani estratti dalla rivista della Lega Navale Italiana

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