categoria: sopravvivenza, survival, attrezzi, vecchie riviste
Leggendo vecchie riviste si trovano pubblicizzati attrezzi utili alla sopravvivenza; quando si ritrovano immutati in pubblicità gli stessi attrezzi dopo più di cento anni, vuol dire che si tratta di oggetti che hanno dimostrato la loro validità e affidabilità nel tempo.
L'articolo parla di un reduce della prima guerra mondiale, un americano che ha combattuto in Europa, che ha riportato a casa vari cimeli, fra i quali un un attrezzo tascabile, una sega a catena, utile a tagliare velocemente il legno degli ostacoli di filo spinato, marcato "made in Germany", perso da un soldato tedesco nella "No Man land's", il territorio conteso fra le trincee degli opposti fronti. Il soldato ne ha apprezzato l'efficacia nel taglio e l'ingegnosità del sistema e pensa che questo attrezzo abbia molti usi anche in tempo di pace.
La sega portatile a catena si trova attualmente nella dotazione degli appassionati di survival, magari nella versione a filo, più leggera e compatta, facilmente stivabile in qualsiasi cassetta di sopravvivenza.
Il modello illustrato nell'articolo ha dalla sua la robustezza e l'efficenza dei denti di taglio, le dimensioni compatte e la capacità di sopportare un uso intenso e rapido, mentre il modello a filo, pur efficace, ha una forma che limita la velocità di utilizzo e la profondità del taglio (funziona bene su rami di piccolo diametro).