Categoria: farmacologia, pronto soccorso
La diarrea
Causata
soprattutto dall'ingestione di cibi e bevande infette, la diarrea di
per sé non è un fenomeno grave, ma non si deve trascurare, specie
in bambini e anziani. Passa in pochi giorni bevendo e ricorrendo a
prodotti specifici
Un
disturbo molto comune che colpisce spesso durante i viaggi, è la
cosiddetta diarrea del viaggiatore, provocata dall'ingestione di
cibi o bevande contaminate da agenti infettivi (in particolare
batteri come E. Coli) o di derrate alimentari deteriorate, scadute o mal conservate.
Il
fenomeno merita sempre attenzione perché espone ad alcuni
rischi, più gravi se si è in situazione di sopravvivenza e non si dispone di farmaci o si può conterà sull'aiuto di un medico, soprattutto se a essere colpiti sono soggetti malati, persone anziane o bambini.
La diarrea consiste
nell'emissione ripetuta di feci di consistenza liquida. Le
evacuazioni sono frequenti e le feci possono contenere sangue o muco.
Una forma acuta di diarrea può durare da un giorno fino a tre
settimane, ma spesso si risolve in 48-72 ore.
Con
la diarrea il cibo ingerito passa troppo velocemente attraverso
l'intestino, restando a contatto con la mucosa intestinale per un
tempo insufficiente a garantire l'assorbimento dell'acqua e delle
sostanze nutritive. Se la mucosa è molto infiammata o se presenta
piccole ulcerazioni, entrano nel canale intestinale anche
sangue e muco.
L'ingente
perdita d'acqua e sali minerali associata alle evacuazioni profuse
causa la disidratazione, pericolosa soprattutto nei bambini e negli
anziani, che hanno minori capacità di compensazione.
E'
importante bere in abbondanza per reintegrare le perdite, assumendo i
liquidi in piccole quantità ma molto frequentemente. Per gli adulti
e per i bambini non troppo piccoli sono indicati anche tè e succhi
di frutta.
Farmaci
solamente nei casi più seri
Per
una reidratazione più completa ed efficace c'è un preparato
specifico come la soluzione orale reidratante (Ors - Oral rehydration
solution), che contiene nel giusto rapporto tutti i sali minerali
necessari per restaurare l'equilibrio elettrolitico dell'organismo.
Esiste anche una soluzione "casalinga", ma altrettanto valida illustrata nell'illustrazione seguente:
Se
la diarrea dura più di 24 ore e se non sono presenti altri sintomi
come febbre o sangue nelle feci, è possibile assumere farmaci
antidiarroici per un paio di giorni.
Quando
il fenomeno perdura per più di tre giorni ed è presente anche la
febbre è invece indispensabile ricorrere a un antibiotico ad ampio
spettro.
Da
sottolineare che, a volte, un episodio diarroico acuto di breve
durata, non è legato a un'infezione intestinale, ma a un consumo
esagerato di sostanze alcoliche o all'assunzione di quantità
eccessive di alimenti che tendono a irritare le pareti dell'intestino
o che interferiscono con il lavoro del fegato. In tal caso la diarrea
si esaurisce da sé, senza bisogno di antibiotici o di altri farmaci.
Bambini
Sonnolenza,
debolezza, pelle grinzosa e poco elastica, pallore, fontanelle del
cranio infossate sono i segni caratteristici della disidratazione
nei bambini. In questi casi è opportuno rivolgersi al medico, non
somministrare farmaci ed evitare i rimedi "casalinghi".
Può essere invece utile sospendere temporaneamente la dieta
abituale e sollecitare il bambino a bere spesso acqua,
possibilmente bollita se non si è certi della sua assoluta
salubrità ed eventualmente "arricchita" con poco
zucchero e sale.
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