venerdì 14 novembre 2014

video: costruiamo un impianto fotovoltaico

Costruire un impianto fotovoltaico


Ottimo video che illustra la costruzione di un impianto fotovoltaico per alimentare piccoli elettrodomestici, pc e illuminazione. Presenti i link dove ordinare i pezzi.

In breve alcuni fotogrammi con le parti più importanti evidenziate:













                                                               Impianto finito


Il video è comunque fatto molto bene è merita di essere visto tutto. 
Più pannelli possono essere uniti tra loro per aumentare la potenza erogata



attrezzo da sopravvivenza russo dotazione spetsnaz e nostrane roncole e pennati

attrezzo da sopravvivenza russo, dotazione spetsnaz, confrontato con le nostrane roncole e pennati




Anche nelle nostre campagne contadini e cacciatori si portano dietro degli attrezzi simili, roncole o pennati, cui manca solo un filo a sega e il manico cavo per svolgere le stesse funzioni.
La punta a falcetto permette di farsi largo meglio nel bosco più fitto, mentre il manico cavo è sempre un elemento delicato, considerando il duro lavoro che è chiamato a svolgere.
Per quanto riguarda la lama a sega per lavori di precisione, metterla sul lato opposto al filo, non permette all'operatore di fare forza con l'altra mano in sicurezza, quando si vuole fare certi lavori di precisione o usare come una piccola vanga.





Sempre i soliti contadini/cacciatori nostrani fanno affidamento su seghe pieghevoli il cui taglio è decisamente più efficace e il cui peso non ne preclude il porto continuato.
La lama più fine e la conformazione dei denti della sega ne fanno un attrezzo più efficace nel taglio di piccoli rami; la possibilità di una rapida sostituzione della lama permette di avere a disposizione un attrezzo sempre efficiente.




giovedì 13 novembre 2014

armi: Beretta ARX 160 video ufficiale esercito italiano

Beretta ARX 160



Video ufficiale dell'esercito italiano che illustra le caratteristiche del fucile in dotazione Beretta ARX 160 calibro 5,56 x 45 NATO.
Ottima presentazione e ottima arma.
Buona visione

mercoledì 12 novembre 2014

Classi di farmaci impiegati nei disturbi dell'apparato digerente: riassunto

I farmaci di automedicazione impiegati per curare alcuni disturbi dell'apparato digerente

I farmaci di automedicazione impiegati per curare alcuni disturbi dell'apparato digerente sono numerosi ed appartengono a gruppi diversi:

  • antiacidi e antisecretori gastrici riducono l'acidità dei succhi gastrici nello stomaco
  • digestivi favoriscono la digestione
  • procinetici rendono più veloce lo svuotamento dello stomaco
  • antinausea e antivomito agiscono bloccando il riflesso del vomito
  • antispastici riducono le contrazioni dei muscoli gastrointestinali
  • antidiarroici e fermenti lattici riducono l'emissione di feci e riequilibrano la popolazione batterica normalmente presente nell'intestino
  • lassativi favoriscono la defecazione
  • antimeteorici e adsorbenti intestinali riducono l'eccesso di aria nell'intestino
  • antiemorroidali riducono il gonfiore, l'infiammazione ed il dolore delle emorroidi

farmaci di automedicazione impiegati nel trattamento dei disturbi dell'apparato digerente: le emorroidi

Emorroidi

Le emorroidi sono dilatazioni venose nell'ultima parte dell'intestino, talvolta fuoriuscite (prolassate) dall'ano. Le emorroidi causano dolore e perdita di sangue durante la defecazione.
La stitichezza, una dieta povera di fibre e ricca di cibi piccanti o speziati, l’abuso di alcolici favorisce la dilatazione delle emorroidi).
Poiché la stitichezza è aggravata da una scarsa idratazione (l’organismo disidrata e indurisce le feci per recuperare l’acqua) è consigliabile bere molta acqua regolarmente.
Il trattamento iniziale si basa sulla pulizia regolare e frequente della zona anale con sapone e acqua tiepida che diminuisce il prurito, 3-4 volte al giorno e comunque dopo ogni defecazione. Un aiuto è rappresentato dai bagni effettuati immergendo la zona in acqua tiepida per almeno 15 minuti.
Un aiuto viene anche dalle piante: l’ippocastano e la vite rossa sono utili nel trattamento delle malattie rettali come emorroidi e ragadi, e in tutti i disturbi circolatori nelle condizioni d’insufficienza venosa periferica e nelle sindromi flebitiche. 
La terapia di sostegno è farmacologica (antiemorroidali), ma quando il dolore, il sanguinamento o il prolasso diventano intollerabili, si deve ricorrere alla chirurgia.

Antiemorroidali
Gli anestetici locali possono controllare il dolore e il prurito. Gli anestetici locali vanno usati per periodi limitati di tempo perché, altrimenti, possono dare origine a irritazione ed eruzioni cutanee nella zona di applicazione.
Le creme contenenti cortisonici esercitano un'azione antinfiammatoria locale; gli effetti del loro eventuale assorbimento sistemico, cioè il loro passaggio nel sangue, sono improbabili perché i dosaggi sono bassi.
Per rendere meno difficoltosa la defecazione e ridurre la pressione sulle vene emorroidarie è utile assumere fibre, ma, in alcuni casi si deve ricorrere ai lassativi.

Le preparazioni antiemorroidali di uso locale (creme, pomate, unguenti, schiume) ad azione lubrificante e protettiva sulle strutture della regione anale portano a un miglioramento dei sintomi e sono utili per interrompere l’uso di anestetici e cortisonici.

Nausea, vomito e stitichezza

La nausea è lo stato di malessere che precede il vomito. Questi malesseri hanno molte cause: il mal di mare, la cattiva digestione, l’assunzione di alcolici o farmaci, un colpo di freddo o di calore.
Quando la nausea e il vomito sono accompagnati da da altri sintomi: nevralgia, febbre, dolori addominali o addirittura perdite di sangue dagli orifizi naturali occorre non trascurare questo avvenimento e cercare di contattare un medico.
Una delle conseguenze più gravi cui si va incontro in caso di nausea e vomito persistente è la disidratazione che può evolvere in uno stato di shock proprio a causa della perdita eccessiva di liquidi.
La terapia consiste nell’uso di farmaci specifici e nella reintegrazione dei liquidi, attraverso la somministrazione di piccoli sorsi d’acqua e sali minerali o una vera soluzione reidratante.
la stitichezza è dovuta al cambio dell’alimentazione, questioni psicologiche legate a un allontanamento dalla normale dimora (viaggi o spostamenti frequenti durante il giorno) o disidratazione (bere meno del necessario, in genere meno di 1,5 litri al giorno per un adulto).
Più i giorni passano, più la situazione si aggrava tanto dal punto di vista fisico quanto da quello psicologico. Per prima cosa, è consigliabile intervenire sulla dieta (aggiungere alimenti ricchi di fibre vegetali) reintegrare i liquidi, valutare se si sta facendo sufficiente moto (la sedentarietà è un fattore negativo molto importante).
Un primo intervento può essere l’assunzione di due grossi bicchieri di acqua a digiuno, tiepidi, la mattina prima di colazione, poiché questo “bolo” di acqua è in grado di avviare un processo di peristalsi, spinta locomotoria del cibo nell’intestino e delle feci; un secondo consiglio è aggiungere uno-due cucchiai di olio di oliva all’alimentazione.
Se dopo il terzo giorno i sintomi persistono, si può ricorrere a una supposta di glicerina o a un piccolo clistere.

martedì 11 novembre 2014

farmaci di automedicazione impiegati nel trattamento dei disturbi dell'apparato digestivo: meteorismo

Meteorismo

Il meteorismo, un eccesso di gas nello stomaco e nell'intestino, è un disturbo molto fastidioso, caratterizzato da tensione e dolore addominale, crampi, eruttazioni e flatulenza.La causa va ricercata in una alimentazione disordinata, uno stile di vita stressante (può causare deglutizioni ripetute di aria), predisposizione costituzionale.

Per quanto riguarda la dieta occorre eliminare o ridurre:

- i cibi che, fermentando nell'intestino producono gas, come legumi, farinacei, frutta, verdura, latte e latticini

- i cibi causa di possibili intolleranze alimentari, per esempio al latte

- le bevande gasate

Sono da evitare: il fumo, coricarsi subito dopo i pasti, usare prodotti stimolanti la salivazione (gomme da masticare, tabacco da masticare, caramelle).
Può essere utile: masticare bene e lentamente il cibo, svolgere una regolare attività motoria (camminate, gite in bicicletta o solo salire le scale a piedi), cercare di condurre una vita tranquilla (evitare lo stress).
Prendere l’abitudine di assumere tisane calde di finocchio, malva, camomilla (le bevande calde rilassano la muscolatura intestinale; queste piante hanno effetti benefici sull’intestino)


Antimeteorici ed adsorbenti intestinali

I composti usati sono a base di carbone vegetale attivato, dimeticone o simeticone.

Il carbone vegetale ha un alto potere adsorbente, ma se usato a lungo può impedire l'assorbimento di alcune vitamine; va assunto a distanza di un paio d'ore dagli altri farmaci.

Il dimeticone ed il simeticone (dimeticone attivato) disperdono le bolle di gas in particelle finissime.

lunedì 10 novembre 2014

farmaci di automedicazione impiegati nel trattamento dei disturbi dell'apparato digerente: i lassativi

Stitichezza

La stitichezza è la difficoltà a evacuare o farlo comunque irregolarmente o poco frequentemente (meno di tre volte la settimana); la disidratazione e il conseguente indurimento delle feci porta il soggetto a soffrire poi anche di emorroidi.
Una dieta corretta ricca di fibre (verdura, ortaggi, frutta, pane integrale) e un giusto apporto di acqua (circa 1,5-2 litri al giorno) è la prima cura da suggerire al paziente stitico.
Le cause possono essere diverse:
- abitudini alimentari sbagliate
- scarsa attività fisica (soggetto immobilizzato a letto e/o anziano) che fa perdere tono ai muscoli addominali
- fattori psicologici
 abuso di lassativi
assunzione di alcuni farmaci
La stitichezza può essere occasionale, come quando si viaggia e si soggiorna fuori la propria dimora.
La stitichezza compare frequentemente anche durante la gravidanza e con l'avanzare dell'età.
In gravidanza sono gli ormoni liberati a determinare uno “stop” nella motilità intestinale, per non “disturbare” il vicino apparato ginecologico con inopportune contrazioni.
Il soggetto anziano beve poco perché non avverte lo stimolo della sete, e questo costringe l'organismo a disidratare le feci per  recuperare acqua; l'anziano inoltre tende a mangiare le stesse cose morbide (leggi: con poche fibre) per difficoltà masticatorie.
Lassativi
I lassativi agiscono sul tratto finale dell'intestino (intestino crasso) aumentando la velocità di passaggio delle feci o il loro volume oppure il contenuto di acqua.
Sono da preferire le sostanze rigonfianti (formanti massa, lassativi di volume) che rispettano la normale funzione intestinale; si tratta di sostanze non assorbite nel passaggio dal tubo digerente, che richiamano acqua nell'intestino per effetto osmotico (lassativi salini e osmotici: composti di magnesio e lattulosio).
I lassativi stimolanti non devono essere usati a lungo perché possono provocare diarrea e dolori addominali: questi lassativi stimolano la contrazione della parete intestinale accelerando il passaggio delle feci attraverso l'intestino; il riassorbimento di acqua diventa più difficile e la massa delle feci è più fluida e più facilmente eliminabile.
I lubrificanti sono spesso usati dai pazienti anziani e per il trattamento dei fecalomi (masse fecali dure che ostruiscono l'intestino).

L'utilizzo sconsiderato di lassativi comporta il rischio concreto di alterare l'equilibrio elettrolitico, cioè quello dei sali presenti nel sangue, con gravi conseguenze per la salute.