lunedì 20 giugno 2016

Uno studio pubblicato su Current Biology mette in evidenza la capacità di comprendere ed elaborare le parole del proprio “umano” da parte del cane

categoria: cani, addestramento

Uno studio pubblicato su Current Biology mette in evidenza la capacità di comprendere ed elaborare le parole del proprio “umano” da parte del cane


Una ricerca condotta da Victoria F. Ratcliffe, David Reby. (Facoltà di Psicologia, Università del Sussex, Falmer, East Sussex -UK) ha dimostrato che i cani messi in grado di partecipare attivamente alla nostra vita, condividendo con noi contatti verbali, emozioni e gratificazioni, mettono in atto meccanismi cerebrali (simili a quelli dell'uomo) nel tentativo di analizzare e comprendere le nostre parole.
I ricercatori hanno spiegato che nella percezione del linguaggio umano l'emisfero sinistro del cervello elabora le parole mentre l'emisfero destro è più sensibile agli accenti, le intonazioni della voce in modo che il cane risulta capace di percepire altre le semplici parole, anche il linguaggio para verbale e l'aspetto emozionale della comunicazione umana.
Lo studio ha coinvolto 250 cani per cercare di capire come questi reagissero alle parole degli umani. Si è stabilito che quando si parla al proprio cane questo solitamente tende a ruotare la testa a destra ed a sinistra. I precedenti studi avevano dimostrato che solitamente il cane gira la testa a sinistra quando usa l'emisfero destro ed a destra quando usa quello sinistro.



I ricercatori, hanno quindi fatto ascoltare delle frasi pronunciate da un sintetizzatore vocale così che non tradisse emozioni con il tono di voce ed i cani hanno attivato l'emisfero sinistro, segno che si stavano concentrando sulle parole.
Se invece, la stessa frase, veniva pronunciata da un umano, con un'inflessione linguistica diversa da quella a cui il cane è abituato, allora si attiva la parte destra, segno che il cane si sta concentrando invece sul suono.
Il test ha quindi dimostrato che il cane reagisce alle nostre parole come succede per gli umani anche se con tempi di elaborazione differenti, soprattutto per quanto riguarda le frasi.

La ricerca ha messo in evidenza la capacità dei cani di processare le informazioni ricevute dal proprio “umano”, il quale deve , a sua volta, tenere in conto sia della capacità di comprensione, che dei tempi di elaborazione del proprio cane, ognuno differente dagli altri, in base al corredo genetico e alle esperienze di vita vissute.

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