venerdì 23 settembre 2016

Rooibos, un tè contro le allergie

Categoria: piante medicinali

Rooibos, un tè contro le allergie




Alcuni studi hanno investigato le potenzialità del rooibos su sistema immunitario e infiammazione vascolare. Ulteriori studi clinici sarebbero di grossa utilità per stabilire potenziali applicazioni cliniche.

Aspalathus linearis R.Dahlgr., nota anche col nome afrikaans di rooibos, è una pianta appartenente alla famiglia Fabaceae; le sue foglie sono utilizzate per preparare un'infusione chiamata rooibos, Red Bush o anche tè rosso africano. Wikipedia



Rooibos, chiamato anche tè rosso, si ottiene dai ramoscelli e dalle foglie frantumate e fermentate di Aspalathus linearis, un arbusto che cresce nelle regioni montagnose presso il Capo di Buona Speranza (Sud Africa).
Esistono due tipi di rooibos: rosso (fermentato) e verde (non fermentato), che si differenziano fondamentalmente per il sapore: il primo più dolciastro e il secondo più delicato, mentre da un punto di vista chimico e salutare sembrano non esserci differenze di rilievo.


Preparare il tè è semplicissimo: occorre impiegare un filtro o un cucchiaio e mezzo di rooibos per tazza. Versare sopra l'acqua portata a ebollizione. Lasciare in infusione coperto per 10 minuti.
Varianti: aggiungere all'infuso già pronto la scorza di mandarino, limone o mezzo bastoncino di cannella (circa 2 cm) può servire a far variare il gusto della bevanda. Se si volesse abbinare anche una fettina di zenzero, bisogna aggiungerla in tazza prima di versarvi l'acqua calda.
Si consiglia berne almeno due tazze/die, da fine marzo a settembre.

Note di Farmacologia (facoltative)
Le proprietà medicinali attribuite all'infuso
All'infuso di rooibos, assunto da più di un secolo a scopo salutare da sudafricani ed europei, sono stati ascritti benefici per la salute anche superiori a quelli di altri tè. È conosciuto per le sue forti proprietà antiossidanti in virtù del suo abbondante contenuto di flavonoidi (più del 50% in più rispetto al tè verde) e per la virtuale assenza di caffeina e di alcaloidi e il basso contenuto in tannini.
All'infuso sono tradizionalmente state attribuite diverse proprietà medicinali, soprattutto nell'ambito delle allergie, in particolare contro le riniti allergiche e le dermatiti. Infatti, l'abbondante presenza di flavonoidi, come quercetina e rutina, alleviano i sintomi del raffreddore da fieno grazie alla loro capacità di bloccare il rilascio di istamina. Inoltre diversi centri di ricerca, tra cui la Cancer Association of South Africa, definiscono il rooibos come un'importante risorsa di antiossidanti e flavonoidi, sali minerali (calcio, magnesio, potassio, zinco) e vitamine (C soprattutto).

Proprietà farmacologiche sul sistema immunitario
Le proprietà immunomodulatorie di rooibos sono ancora poco conosciute. In virtù dell'alto contenuto di antiossidanti, rooibos potrebbe in linea di principio inibire il rilascio di istamina dai mastociti. Alcuni Autori (Kunishiro et al., 2011) hanno studiato i suoi effetti sulla produzione di anticorpi antigene specifici e sulla generazione di citochine in vitro e in vivo (stimolazione del sistema immunitario tramite attivazione macrofagica). Nelle sperimentazioni sull'estratto grezzo, si è osservato un aumento della sintesi di interleuchina 2 (IL-2) e la soppressione della IL-4. L'effetto immunostimolante dell'estratto veniva attribuito alla stimolazione della liberazione di IL-2 da parte delle cellule T. Dunque l'estratto potrebbe facilitare la produzione di anticorpi antigene-specifici mediante stimolazione selettiva di IL-2, sia in vitro che in vivo. L'aumento di IL-2 e la diminuzione di IL-4 suggeriscono una transizione dall'attività dei linfociti Th2 a quella Th1, e la conseguente possibile applicazione di rooibos nella soppressione delle reazioni allergiche di tipo I, accanto alla difesa nei confronti delle malattie infettive.
Se ne deduce che l'assunzione di rooibos potrebbe avere un ruolo nella profilassi delle patologie caratterizzate da un deficit importante della risposta immunitaria Th1 mediata, come appunto l'allergia ma anche altri tipi di infezione.

Attività antinfiammatoria
È stata osservata un'attività antinfiammatoria. Aspalathina (Asp) e nothofagina (Not), i principali diidrocalconi attivi del rooibos verde, sono noti per le loro proprietà antiossidanti.
Questi composti hanno mostrato in vitro un'inibizione dell'attività delle proteine proinfiammatorie, dell'espressione delle molecole di adesione e della adesione/migrazione trans endoteliale dei neutrofili nelle cellule endoteliali umane. Tali molecole sopprimevano anche l'iperpermeabilità indotta da lipopolisaccaride e la migrazione leucocitaria in vivo. Inoltre, l'attività si esplicava anche sull'inibizione della produzione di tumor necrosis factor-alfa (TNF-alfa) e interleuchina-6 (IL)- 6, con inattivazione di nuclear factor-KB (NF-kB) e di varie chinasi.
I risultati suggeriscono che tali molecole potrebbero essere utili nella terapia delle
 malattie vascolari infiammatorie.

Gli studi sull'infiammazione indotta da glucosio
Alcuni Autori (Sae-Kwang K et al., 2015) hanno anche valutato in vitro e in vivo se i principi attivi di rooibos potessero sopprimere l'infiammazione vascolare indotta da elevati livelli di glucosio, che aumentano marcatamente la permeabilità vascolare, l'adesione monocitaria, l'espressione di molecole di adesione, la formazione di specie radicaliche e l'attivazione di fattori proinfiammatori (e.g NF-KB). Il trattamento con Asp o Not inibiva la iperpermeabilità vascolare, l'adesione dei monociti alle cellule endoteliali e l'espressione delle molecole di adesione. Inoltre, i diidrocalconi sopprimevano la formazione dei radicali liberi e l'attivazione di NF-kB. Poiché l'infiammazione vascolare indotta da glucosio risulta critica dello sviluppo delie complicazioni diabetiche, i risultati suggeriscono che Asp e Not potrebbero apportare notevoli benefici nel trattamento delle complicanze di diabete e aterosclerosi.

Sae-Kwang K et Al. Inflammation 38 (1) Feb 2015



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