Categoria: piante medicinali
Rooibos, un tè contro le allergie
Alcuni studi hanno investigato le potenzialità del rooibos su sistema immunitario e infiammazione vascolare. Ulteriori studi clinici sarebbero di grossa utilità per stabilire potenziali applicazioni cliniche.
Aspalathus linearis R.Dahlgr., nota anche col nome afrikaans di rooibos, è una pianta appartenente alla famiglia Fabaceae; le sue foglie sono utilizzate per preparare un'infusione chiamata rooibos, Red Bush o anche tè rosso africano. Wikipedia
Rooibos,
chiamato anche tè rosso, si ottiene dai ramoscelli e dalle foglie
frantumate e fermentate di Aspalathus linearis, un arbusto che cresce
nelle regioni montagnose presso il Capo di Buona Speranza (Sud
Africa).
Esistono
due tipi di rooibos: rosso (fermentato) e verde (non fermentato), che
si differenziano fondamentalmente per il sapore: il primo più
dolciastro e il secondo più delicato, mentre da un punto di vista
chimico e salutare sembrano non esserci differenze di rilievo.
Preparare
il tè è semplicissimo: occorre impiegare un filtro o un cucchiaio e
mezzo di rooibos per tazza. Versare sopra l'acqua portata a
ebollizione. Lasciare in infusione coperto per 10 minuti.
Varianti:
aggiungere all'infuso già pronto la scorza di mandarino, limone o
mezzo bastoncino di cannella (circa 2 cm) può servire a far variare
il gusto della bevanda. Se si volesse abbinare anche una fettina di
zenzero, bisogna aggiungerla in tazza prima di versarvi l'acqua
calda.
Si
consiglia berne almeno due tazze/die, da fine marzo a settembre.
Note di Farmacologia (facoltative)
Le
proprietà medicinali attribuite all'infuso
All'infuso
di rooibos, assunto da più di un secolo a scopo salutare da
sudafricani ed europei, sono stati ascritti benefici per la salute
anche superiori a quelli di altri tè. È conosciuto per le sue forti
proprietà antiossidanti in virtù del suo abbondante contenuto di
flavonoidi (più del 50% in più rispetto al tè verde) e per la
virtuale assenza di caffeina e di alcaloidi e il basso contenuto in
tannini.
All'infuso
sono tradizionalmente state attribuite diverse proprietà medicinali,
soprattutto nell'ambito delle allergie, in particolare contro le
riniti allergiche e le dermatiti. Infatti, l'abbondante presenza di
flavonoidi, come quercetina e rutina, alleviano i sintomi del
raffreddore da fieno grazie alla loro capacità di bloccare il
rilascio di istamina. Inoltre diversi centri di ricerca, tra cui la
Cancer Association of South Africa, definiscono il rooibos come
un'importante risorsa di antiossidanti e flavonoidi, sali minerali
(calcio, magnesio, potassio, zinco) e vitamine (C soprattutto).
Proprietà
farmacologiche sul sistema immunitario
Le
proprietà immunomodulatorie di rooibos sono ancora poco conosciute.
In virtù dell'alto contenuto di antiossidanti, rooibos potrebbe in
linea di principio inibire il rilascio di istamina dai mastociti.
Alcuni Autori (Kunishiro et al., 2011) hanno studiato i suoi effetti
sulla produzione di anticorpi antigene specifici e sulla generazione
di citochine in vitro
e in vivo (stimolazione del sistema immunitario
tramite attivazione macrofagica). Nelle sperimentazioni sull'estratto
grezzo, si è osservato un aumento della sintesi di interleuchina 2
(IL-2) e la soppressione della IL-4. L'effetto immunostimolante
dell'estratto veniva attribuito alla stimolazione della liberazione
di IL-2 da parte delle cellule T. Dunque l'estratto potrebbe
facilitare la produzione di anticorpi antigene-specifici mediante
stimolazione selettiva di IL-2, sia in vitro che in vivo. L'aumento
di IL-2 e la diminuzione di IL-4 suggeriscono una transizione
dall'attività dei linfociti Th2 a quella Th1, e la conseguente
possibile applicazione di rooibos nella soppressione delle reazioni
allergiche di tipo I, accanto alla difesa nei confronti delle
malattie infettive.
Se
ne deduce che l'assunzione di rooibos potrebbe avere un ruolo nella
profilassi delle patologie caratterizzate da un deficit importante
della risposta immunitaria Th1 mediata, come appunto l'allergia ma
anche altri tipi di infezione.
Attività
antinfiammatoria
È
stata osservata un'attività antinfiammatoria. Aspalathina (Asp) e
nothofagina (Not), i principali diidrocalconi attivi del rooibos
verde, sono noti per le loro proprietà antiossidanti.
Questi
composti hanno mostrato in vitro un'inibizione dell'attività delle
proteine proinfiammatorie, dell'espressione delle molecole di
adesione e della adesione/migrazione trans endoteliale dei neutrofili
nelle cellule endoteliali umane. Tali molecole sopprimevano anche
l'iperpermeabilità indotta da lipopolisaccaride e la migrazione
leucocitaria in vivo. Inoltre, l'attività si esplicava anche
sull'inibizione della produzione di tumor necrosis factor-alfa
(TNF-alfa) e interleuchina-6 (IL)- 6, con inattivazione di nuclear
factor-KB (NF-kB) e di varie chinasi.
I
risultati suggeriscono che tali molecole potrebbero essere utili
nella terapia delle
malattie vascolari infiammatorie.
Gli
studi sull'infiammazione indotta da glucosio
Alcuni
Autori (Sae-Kwang K et al., 2015) hanno anche valutato in vitro e in
vivo se i principi attivi di rooibos potessero sopprimere
l'infiammazione vascolare indotta da elevati livelli di glucosio, che
aumentano marcatamente la permeabilità vascolare, l'adesione
monocitaria, l'espressione di molecole di adesione, la formazione di
specie radicaliche e l'attivazione di fattori proinfiammatori (e.g
NF-KB). Il trattamento con Asp o Not inibiva la iperpermeabilità
vascolare, l'adesione dei monociti alle cellule endoteliali e
l'espressione delle molecole di adesione. Inoltre, i diidrocalconi
sopprimevano la formazione dei radicali liberi e l'attivazione di
NF-kB. Poiché l'infiammazione vascolare indotta da glucosio risulta
critica dello sviluppo delie complicazioni diabetiche, i risultati
suggeriscono che Asp e Not potrebbero apportare notevoli benefici nel
trattamento delle complicanze di diabete e aterosclerosi.
Sae-Kwang
K et Al. Inflammation 38 (1) Feb 2015
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