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giovedì 8 dicembre 2016

Terapia reidratante e alimentazione in caso di diarrea

categoria: pronto soccorso, reidratazione

Terapia reidratante e alimentazione in caso di diarrea


In caso di diarrea profusa il cardine della terapia è rappresentata dalla reidratazione. Quando possibile si utilizzano le bevande contenenti glucosio e sali minerali, per una reidratazione orale, lasciando le flebo di fisiologica per i casi più gravi, ospedalizzati.
La soluzione reidratante consigliata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è costituita da cloruro di sodio (sale da cucina) 3,5 grammi + bicarbonato di sodio 2,5 grammi + cloruro di potassio 1,5 grammi + glucosio 20 grammi, aggiunti a un litro di acqua potabile. L'uso di una preparazione così ricca di sodio è sicuro anche nei bambini, se si ha la avvertenza di alternarla a liquidi meno ricchi di sale come acqua potabile o latte materno. La soluzione reidratante OMS una volta preparata va consumata entro 12 ore se conservata a temperatura ambiente o entro 24 ore se conservata in frigorifero.
In mancanza di preparazioni commerciali si può ottenere una miscela reidratante aggiungendo 50-80 grammi di riso cotto ad un litro di acqua potabile e unendo un cucchiaino (5 gr) di sale da cucina, somministrando separatamente succo di arancia o acqua di noce di cocco che sono ricche di potassio.
una soluzione orale reidratante di emergenza

Per facilitare assunzione delle soluzioni nei bambini si può ricorrere ad alcuni stratagemmi:
  • sciogliere le sostanze nelle bevande che il bambino beve normalmente (come camomilla e tè deteinato)
  • somministrare le soluzioni fredde, a temperatura di frigo
  • somministrate le soluzioni a piccole dosi

L'alimentazione deve cominciare appena possibile basandosi all'inizio sul latte materno o sul latte in polvere diluito nel caso di un lattante (vanno preferite le formulazioni senza lattosio o povere di lattosio) e farine di riso, patate, banana, e altri alimenti ricchi di amidi per i bambini più' grandi e gli adulti.

sabato 12 novembre 2016

La diarrea

Categoria: farmacologia, pronto soccorso

La diarrea

Causata soprattutto dall'ingestione di cibi e bevande infette, la diarrea di per sé non è un fenomeno grave, ma non si deve trascurare, specie in bambini e anziani. Passa in pochi giorni bevendo e ricorrendo a prodotti specifici

Un disturbo molto comune che colpisce spesso durante i viaggi, è la cosiddetta diarrea del viaggiatore, provocata dall'ingestione di cibi o bevande contaminate da agenti infettivi (in particolare batteri come E. Coli) o di derrate alimentari deteriorate, scadute o mal conservate.
Il fenomeno merita sempre attenzione perché espone ad alcuni rischi, più gravi  se si è in situazione di sopravvivenza e non si dispone di farmaci o si può conterà sull'aiuto di un medico, soprattutto se a essere colpiti sono soggetti malati, persone anziane o bambini.

La diarrea consiste nell'emissione ripetuta di feci di consistenza liquida. Le evacuazioni sono frequenti e le feci possono contenere sangue o muco. Una forma acuta di diarrea può durare da un giorno fino a tre settimane, ma spesso si risolve in 48-72 ore.
Con la diarrea il cibo ingerito passa troppo velocemente attraverso l'intestino, restando a contatto con la mucosa intestinale per un tempo insufficiente a garantire l'assorbimento dell'acqua e delle sostanze nutritive. Se la mucosa è molto infiammata o se presenta piccole ulcerazioni, entrano nel canale intestinale anche sangue e muco.
L'ingente perdita d'acqua e sali minerali associata alle evacuazioni profuse causa la disidratazione, pericolosa soprattutto nei bambini e negli anziani, che hanno minori capacità di compensazione.
E' importante bere in abbondanza per reintegrare le perdite, assumendo i liquidi in piccole quantità ma molto frequentemente. Per gli adulti e per i bambini non troppo piccoli sono indicati anche tè e succhi di frutta.

Farmaci solamente nei casi più seri
Per una reidratazione più completa ed efficace c'è un preparato specifico come la soluzione orale reidratante (Ors - Oral rehydration solution), che contiene nel giusto rapporto tutti i sali minerali necessari per restaurare l'equilibrio elettrolitico dell'organismo.


Esiste anche una soluzione "casalinga", ma altrettanto valida illustrata nell'illustrazione seguente:

Se la diarrea dura più di 24 ore e se non sono presenti altri sintomi come febbre o sangue nelle feci, è possibile assumere farmaci antidiarroici per un paio di giorni.
Quando il fenomeno perdura per più di tre giorni ed è presente anche la febbre è invece indispensabile ricorrere a un antibiotico ad ampio spettro.
Da sottolineare che, a volte, un episodio diarroico acuto di breve durata, non è legato a un'infezione intestinale, ma a un consumo esagerato di sostanze alcoliche o all'assunzione di quantità eccessive di alimenti che tendono a irritare le pareti dell'intestino o che interferiscono con il lavoro del fegato. In tal caso la diarrea si esaurisce da sé, senza bisogno di antibiotici o di altri farmaci.

Bambini
Sonnolenza, debolezza, pelle grinzosa e poco elastica, pallore, fontanelle del cranio infossate sono i segni caratteristici della disidratazione nei bambini. In questi casi è opportuno rivolgersi al medico, non somministrare farmaci ed evitare i rimedi "casalinghi". Può essere invece utile sospendere temporaneamente la dieta abituale e sollecitare il bambino a bere spesso acqua, possibilmente bollita se non si è certi della sua assoluta salubrità ed eventualmente "arricchita" con poco zucchero e sale.




mercoledì 30 settembre 2015

scheda: diarrea

categoria: pronto soccorso

La diarrea



La diarrea del viaggiatore è conosciuta anche con altri nomi: "vendetta di Montezuma" o la malattia delle tre F (dalle tre parole inglesi Flies, Fingers, Food, ovvero mosche, dita, cibo, in riferimento alle tre modalità di trasmissione degli agenti infettivi).
La diarrea del viaggiatore  è un'infezione assai diffusa che può colpire in varie forme, da lievi a gravi, di origine alimentare, dovuta all'ingestione di cibi o acque contaminate da vari batteri.

E’ possibile distinguere una "diarrea semplice", con feci acquose per difficoltà della mucosa intestinale infiammata ad assorbire acqua, e la "dissenteria" caratterizzata da feci mucose e sanguinolente, accompagnata da febbre e dolori addominali crampiformi.

Cause
Cibi mal preparati con cotture imperfette o mal conservati, mani sporche, ingestione di acqua contaminata, sono le cause più frequenti della diarrea.
A volte basta un po' di accortezza, per evitare spiacevoli forme di diarrea:
- attenzione ai cibi, anche quelli apparentemente ben cotti;
- bere in bottiglie sigillate ed aperte davanti a voi, non appoggiare le labbra ma usare cannucce, evitare il ghiaccio;
- preferire la frutta da sbucciare a quella già sbucciata;
- evitare di mangiare uova e derivati come maionese.
Un ulteriore consiglio medico è quello di non bere molto durante i pasti, per favorire il mantenimento dell'acidità gastrica, o di assumere bevande con succo di limone o integrate con vitamina C, sempre che non si soffra di ulcera o di reflusso grastroesofageo.


Trattamento
A scopo preventivo risalta utile iniziare a prendere dei fermenti lattici due o tre giorni prima della partenza.
Il primo intervento terapeutico è la reidratazione idrica e salina, bere molta acqua con l'aggiunta di bicarbonato e sali minerali.
Assai importante reintrodurre anche il potassio.
Sulle infezioni batteriche sono efficaci gli antibiotici, quali l'amoxicillina.
Farmaci adsorbenti, quali caolino e pectina, sono efficaci su diarrea cronica e sindrome dell'intestino irritabile.
I più comuni antidiarroici, quali la loperamide, hanno invece un'azione antiperistaltica, riducono cioè la motilità intestinale.
Di ultima generazione ci sono poi i farmaci antisecretivi che inibiscono l'eccessiva secrezione di acqua e di elettroliti nel lume intestinale. Non agiscono sull'attività secretoria basale e non modificano in modo significativo il transito intestinale. Tra questi uno dei più innovativi è il racecadotril caratterizzato da rapidità d' azione e minor incidenza di stipsi secondaria all'uso di farmaci antidiarroici, quali ad esempio gli antiperistaltici. Nota positiva, il racecadotril è uno dei pochi farmaci antidiarroici indicato anche in età pediatrica a partire dai 3 mesi di età.


consigli pratici: come rendere l'acqua potabile
Vi sono in commercio vari prodotti per la purificazione dell'acqua, come per esempio quelli per la clorazione, un metodo efficace contro virus e batteri ma non per larve o cisti. La si ottiene entro 30 minuti (la concentrazione ottimale dell'acqua va verificata con gli appositi indicatori contenuti nelle confezioni). La bollitura dell'acqua precedentemente filtrata è efficace se protratta per almeno 5-10 minuti (strategia utile contro la salmonella, il colera e alcuni ceppi di E.Coli).

sabato 8 novembre 2014

FARMACI DI AUTOMEDICAZIONE IMPIEGATI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DELL'APPARATO DIGERENTE: diarrea

Diarrea

La diarrea è un'alterazione dell'attività intestinale, caratterizzata da frequenti evacuazioni di feci liquide.
La diarrea è dovuta a una infiammazione intestinale, causata da infezioni batteriche o virali, alimenti deteriorati, antibiotici o  può dipendere da fattori ormonali, sbalzi di temperatura (colpo di freddo) e fattori psicologici.
Una diarrea che dura più di due giorni e si accompagna a febbre, richiede l’intervento di un medico, soprattutto in caso di bambini, anziani o persone con problemi sanitari.
Alla presenza di diarrea è bene rimanere a riposo, tenere qualcosa di caldo sulla pancia, seguire una dieta leggera, prevalentemente liquida (con esclusione di latte e brodo di carne), reintegrare liquidi e sali minerali per evitare il rischio di disidratazione e squilibrio degli elettroliti nel sangue.
Una soluzione salina reidratante è fatta in casa è costituita da 6 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaio di sale e 1 litro d'acqua.

La flora batterica intestinale: utile simbiosi 
L'intestino umano sano contiene una grande popolazione di batteri che contribuiscono alla digestione demolendo le proteine e disgregando le sostanze indigeribili per l'uomo, come la cellulosa; inoltre questi microrganismi costituiscono la prima barriera dell'organismo contro le infezioni. Le sostanze alimentari disgregate dai batteri sono più facilmente assimilate dalla parete intestinale.

Antidiarroici e fermenti lattici
I farmaci antidiarroici sono sostanze che rallentano i movimenti espulsivi dell'intestino e quindi diminuire il numero delle scariche diarroiche.
Gli adsorbenti intestinali rendono meno liquide le feci mentre l'uso di fermenti lattici ristabilisce la normale flora batterica intestinale.
Un utilizzo prolungato di antidiarroici rispetto al necessario può provocare stitichezza.

Diarrea del viaggiatore. Norme di prevenzione

Consumare solo cibi cotti o preconfezionati e bere solo acqua imbottigliata, usare acqua minerale anche per lavarsi i denti. Utile l’integrazione con fermenti lattici.