giovedì 28 giugno 2018

Tutte le virtù della Malva


categoria: alimenti di origine vegetale, fitoterapia

TUTTE LE VIRTÙ DELLA MALVA


Per trattare le contusioni Dioscoride Pedanio (40 d.C-90 d.C), consigliava un impiastro di foglie di malva e di salice.
La Malva silvestris (fam. Malvaceae) è una pianta erbacea bienne o perenne alta 30-90 centimetri. Comune nei prati e nelle siepi di tutta Europa, preferisce i luoghi umidi e può essere facilmente confusa con specie affini.
Le foglie della Malva sono tondeggianti, lungamente picciolate con tipico margine crenato, la lamina è sottile, leggermente pelosa. I fiori sono rossastri con caratteristiche venature violacee dovute al contenuto in antocianidine (es. Malvidina).



Conosciuta e apprezzata per le proprietà lenitive e antinfiammatorie, la Malva è stata ed è tuttora impiegata popolarmente in numerose patologie: dalle punture di insetto agli eritemi solari, dalla tosse agli ascessi dentali, alla congiuntivite. Un tempo utilizzata per fini alimentari, resta diffuso il suo impiego medicinale. Era considerata la pianta del benessere intestinale e della vescica, sotto forma di decotto, consumata cruda o cotta oppure usando il decotto per clisteri e semicupi (microclismi di glicerina, malva e camomilla).
In fitoterapia moderna si usano le foglie e i fiori, raccolti poco prima della completa fioritura. La droga contiene principalmente mucillagine (fino al 12-15%) contenenti acido galatturonico, solfati flavonoidici e tannini in piccole quantità. Sono presenti anche vitamine (esempio Gruppo B, C ed E), acidi organici (es. clorogenico e caffeico), antociani. Questi ultimi sono contenuti quasi esclusivamente nei fiori, che hanno invece pochissimi tannini.
I principali impieghi della Malva riguardano le malattie delle vie respiratorie (tosse secca e grassa, laringiti, faringiti) e quelle dell'apparato gastrointestinale (coliti, enteriti, gastriti). Molto diffuso è l'uso esterno per calmare le infiammazioni del cavo orale, in particolare di origine gengivale e dentaria. Come l'Altea, questa pianta è utilizzata nelle infiammazioni oculari. Da ricordare l'impiego nelle tisane per i disturbi delle vie urinarie, in associazione con Uva ursina e altre piante ad attività diuretica. Studi recenti hanno dimostrato inoltre che l'estratto acquoso di Malva è attivo nei confronti sia dei batteri Gram + che Gram -.


La Malva è utilizzata da sempre in cosmetica: gli estratti acquosi o glicerici sono attualmente inseriti nella formulazioni ad attività rinfrescante, decongestionante e idratante per pelli secche e sensibili. Questa pianta è presente nella Farmacopea Ufficiale ed è interessante notare come debba essere evitata la sofisticazione con altre specie congeneri e con la Lavatera thuringia. E bene prestare attenzione anche alla presenza della specie fungina Puccinia malvacearum, riconoscibile per le spore di colore rosso ruggine sulla pagina inferiore della foglia.

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