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martedì 21 ottobre 2014

Biciclette nei bunker: pedalare per sopravvivere

categoria: energia elettrica

Da architetturasostenibile.it - 4 settembre 2014

In periodo di guerra, durante i bombardamenti una bicicletta collegata ad una dinamo, permetteva, in caso di black-out totale, di avere energia elettrica per azionare i sistemi di areazione e ventilazione; in alcuni modelli le biciclette erano collegate ad un volano che attivava direttamente il ventilatore/aspiratore.
Al suono si correva nei rifugi anti-aereo dove il ricambio d’aria era garantito normalmente da motori elettrici ma, in caso d’interruzione di energia, si doveva ricorrere a metodi alternativi: da semplici manovelle da girare a mano ai più sofisticati modelli con tandem o biciclette singole. I ventilatori a motore elettrico collegati ad una pedaliera potevano garantire l’aereazione fino a 90 persone.

La Società Anonima Bergomi di Milano fu una tra le più importanti aziende produttrici di queste attrezzature. Il modello delle cyclette era costituito da un telaio tubulare con sellini, pedali e un gruppo di trasmissione coperto da carter collegato direttamente al ventilatore. I dispositivi erano collegati a tubazioni, filtri e flussimetri per misurare i livelli di ossigenazione (misurati in mc/h) e sapere se si pedalava sufficientemente velocemente per garantire il ricambio completo dell’aria nel bunker.
Tali meccanismi, più o meno spartani, sono stati ritrovati a Roma nel Rifugio del Palazzo degli Uffici (EUR) e nel Rifugio della Famiglia Savoia a villa Ada, a Milano nel Rifugio di viale Moscova e di via Antonio Tanzi (ex Innocenti) ed ancora, a Torino, Verona, Rovigo, Bolzano e Genova, Gardone Riviera (Bs) e Dalmine (Bg).
Ben conservata e diversa dalle altre, è la bicicletta presente nell’immenso rifugio di Torino in piazza Risorgimento, dove la ruota anteriore è sostituita da una dinamo per la produzione dell’energia elettrica ed è saldata su un carrello per spostamenti all’interno delle vaste gallerie. 

Tali sistemi sono spesso stati ritrovati presso le sedi delle Prefetture, forse installate seguendo una direttiva specifica.

giovedì 12 giugno 2014

sfogliando vecchie riviste: i militari costruiscono un mulino a vento

Sfogliando vecchie riviste: i militari costruiscono un mulino a vento


Gli ufficiali dell'aviazione della Marina degli Stati Uniti hanno unito il loro ingegno per soddisfare le loro consorti costruendo delle lavatrici ad energia eolica. Tutto quel tempo a studiare aereodinamica e flussi laminari possono ben servire a costruire qualcosa di utile!!