Australia, si perdono nel parco nazionale: papà e due figli ritrovati dopo dieci giorni
Un uomo e i suoi due figli di 5 e 7 anni sono
stati salvati in Australia dopo essere rimasti bloccati 10 giorni nel remoto
Expedition national park, nel Queensland, con pochi viveri e sopportando
temperature elevate. I
bambini al momento sono in condizioni stabili e si stanno riprendendo in un
ospedale nella città di Taroom.
L’odissea dei tre è iniziata l’11 dicembre di
quest’anno, quando l’uomo, Steven Van Lonkhuyzen, ha sbagliato strada e in
seguito è rimasto impantanato nel fango con il suo 4x4.
L’uomo si era messo in viaggio con lo
scopo di andare in auto da Brisbane a Cairns usando una strada interna e l’allarme
è stato dato dalla madre dei bambini, allarmata dal fatto che i tre non fossero
arrivati a Cairns, dove li aspettava a casa di un amico. Nel parco la ricezione
dei telefoni cellulari è scarsa o nulla, perciò Van Lonkhuyzen non è riuscito a
chiamare aiuto. Il parco è inoltre poco visitato in questo periodo a
causa del caldo, il che ha reso più difficile il ritrovamento. Solo la
fortuna e il fatto che era piovuto per diversi giorni ha permesso che i tre
sono stati trovati ancora in buone condizioni, affamati e disidratati ma vivi.
Commento:
Alcuni eventi funesti sono inevitabili se ci
si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma la maggior parte non lo sono
ed è la distrazione e la superficialità con cui ci si appresta a fare le cose
che fanno iniziare queste brutte avventure.
La distrazione ti fa sbagliare ad un
incrocio, ma la superficialità ti ha fatto partire impreparato, senza considerare che:
- i telefonini non hanno sempre
“campo”
- bisogna avere un rifornimento di
acqua e cibo adeguato
- il mezzo con cui si viaggia, pur
essendo un 4x4 può bloccarsi e occorre attrezzatura adeguata e l’aiuto di più
persone per liberarla
Una volta ritrovatisi soli e in mezzo al nulla, la
differenza tra una tragedia e un lieto fine, oltre alla fortuna, è un buon
addestramento:
- studiare la cartografia per sapere come
orientarsi (un gps è l’ideale, ma poi bisogna ricordarsi di riallineare
periodicamente l’apparecchio con i satelliti e …. portare le pile di ricambio)
- conoscere le tecniche base di sopravvivenza
. Una automobile, pur immobilizzata, ha una batteria e cavi
con cui accendere un fuoco, materiale plastico e benzina sufficiente a fare un
fumo nero ben visibile a distanza, specchietti con cui fare segnalazioni di
giorno.
. Si può ricavare acqua anche nel deserto con un semplice
sacchetto di plastica:
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