categoria: piante medicinali
Al genere Juniperus (fam.
Cupressaceae) appartengono diverse conifere di aspetto poco più che arbustivo,
molto diffuse in montagna, dove alle alte quote, assumono la forma prostrata
nelle sottospecie nana.
La più utilizzata in fitoterapia è
il J. communis, pianta dioica, di cui si impiegano gli ovuli, galbuli o
coccole, chiamati impropriamente frutti o bacche. Le coccole hanno sapore molto
aromatico per la presenza di grosse ghiandole contenenti resine e olio
essenziale, molto utilizzate in gastronomia come condimento e in liquoreria per
il tradizionale Gin.
Dalle coccole, per distillazione
in corrente di vapore, si ottiene un olio essenziale la cui composizione
quali-quantitativa varia notevolmente in funzione del grado di maturazione e
della provenienza della droga. I principali costituenti sono alfa-pinene, canfene,
sabinene, oltre a tannini, sostanze amare, acidi organici, flavonoidi e
zuccheri.
L'azione antisettica, balsamica ed
espettorante dell’olio essenziale lo rendono valido nel contrastare le
affezioni dell'apparato respiratorio, mentre l'attività spasmolitica è
sfruttata a livello dei bronchi e dell'apparato digerente.
Numerose le applicazioni di questa
pianta in cosmetica: entra nella formulazione di numerosi shampoo antiforfora
per l’attività antinfiammatoria e sebo regolatrice a livello del cuoio
capelluto.
L'uso delle piante appartenenti al
genere Juniperus è sconsigliato in caso di affezioni renali e assolutamente
controindicato in caso di gravidanza per il rischio di stimolare le contrazioni
uterine.
L'olio
di Cade o catrame di Ginepro, ottenuto per distillazione del legno
di vari alberi appartenenti al genere Juniperus, era molto utilizzato nel passato per uso esterno in caso di scabbia e di altre affezioni
dermatologiche.
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