categoria: medicina
La resistenza agli antibiotici emergenza mondiale: il rapporto globale del WHO
“L’era post-antibiotici – nella quale infezioni comuni e
lievi ferite possono diventare mortali – ormai lontana dall’essere considerata
una fantasia apocalittica, è diventata invece una reale possibilità del XXI
secolo”. Così Keiji Fukuda Vicedirettore per la Sicurezza Sanitaria del WHO
apre la prefazione al 1° Rapporto Globale sulla resistenza antimicrobica (AMR),
pubblicato lo scorso 30 aprile dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’ [OMS
- World Health Organization (WHO)].
Come messo in evidenza ripetutamente negli ultimi anni,
dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), il Report non mostra uno scenario
promettente, l’utilizzo inappropriato degli antibiotici ha portato a un vasto e
rapido sviluppo di ceppi di batteri resistenti a questa classe di farmaci, che
rende difficile il trattamento di una gamma sempre più ampia di infezioni
abbastanza comuni e facili da contrarre.
Perché i batteri diventano resistenti?
La resistenza agli antibiotici è dovuta essenzialmente ad un
adattamento dei batteri di fronte all'uso-abuso degli antibiotici.
I meccanismi alla base di questo fenomeno sono molteplici e
comprendono:
- modifiche da parte dei microbi delle loro strutture che
erano il bersaglio di un determinato antibiotico
- aumento della produzione delle molecole batteriche che
vengono inattivate dall'antibiotico
- produzione di sostanze che inattivano gli antibiotici o
che impediscono la penetrazione nella cellula batterica
In tutti i casi si tratta di reazioni adattative che i
batteri sviluppano quando vengono in contatto con determinati antibiotici a
concentrazioni ridotte, tali da non determinare la morte dei microbi.
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