categoria: mare, correnti marine
Il peschereccio arrivato in Oregon dal Giappone
Un troncone del relitto di un peschereccio giapponese, lungo
circa sette metri e mezzo, distrutto dallo Tsunami che ha colpito le coste
giapponesi del 2011 è arrivato davanti le coste dell’Oregon, nel nord-ovest
degli Stati Uniti, trasportato dalle correnti marine per migliaia di chilometri
per oltre quattro anni.
Non si tratta del primo relitto arrivato in Oregon da quando
nel 2011 un terremoto di magnitudo 9.0 colpì il Tōhoku causando uno tsunami che
uccise più di 15 mila persone: lo tsunami spazzò in mare circa cinque milioni
di tonnellate di detriti, il 70 per cento dei quali, secondo il governo
giapponese, affondò immediatamente. Il resto galleggia ancora sugli oceani e si
muove sul Pacifico seguendo il flusso delle correnti (sulle coste dell'Oregon è arrivato anche un intero molo).
All’incirca tre o quattro detriti grandi quanto
un’imbarcazione arrivano ogni anno sulle coste dell’Oregon, tra
cui alcune imbarcazioni leggere da acque dolci. Il relitto arrivato giovedì è
più raro: un peschereccio d’altura.
Mentre l’imbarcazione si trovava ancora in mare, un gruppo
di biologi è salito a bordo per verificare che non trasportasse specie animali
potenzialmente invasive per l’ecosistema americano. Durante l’ispezione, i
biologi si sono imbattuti in venti seriole, una specie di pesce che si trova
nel Pacifico orientale – un tipo di ricciola che si trova in particolare nelle
acque del Giappone – e non in quelle dell’Oregon.
Le seriole potrebbero essere state conservate da qualche
parte sull’imbarcazione prima dello tsunami, oppure potrebbero essersi
sviluppate da alcune larve che si trovavano a bordo prima del naufragio. Non è
la prima volta che degli organismi sono ritrovati a bordo di un relitto dello
tsunami giapponese. Di solito, per sopravvivere durante il viaggio, queste
creature mangiano altre specie che trovano a bordo, oppure lasciano il relitto
per cibarsi e poi ci ritornano, utilizzandolo come una specie di rifugio mobile
in mare aperto. Si tratta comunque della prima volta che dei pesci sono stati
ritrovati vivi a bordo di un relitto dopo aver compiuto l’intero viaggio
dall’Asia agli Stati Uniti.
Fonte Washington Post 2015
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Lo
scorso aprile la guardia costiera statunitense ha affondato un peschereccio
senza equipaggio trasportato verso il Nordamerica dalla città di Hachinohe,
nella prefettura Aomori.
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Una
banchina strappata a un porto giapponese di Misawa dallo tsunami che devastò il
paese l’11 marzo 2011 è stata trascinata dalla corrente dell’Oceano Pacifico ad Agate Beach, una
spiaggia in Oregon che si trova a circa 8.060 chilometri di distanza dalle
coste del Giappone. La banchina in cemento è lunga 20 metri e pesa 165
tonnellate.
La
banchina non è radioattiva ma secondo gli scienziati può aver trasportato nella
zona specie animali sconosciute all’habitat dell’Oregon, come una stella marina
proveniente dal Giappone ancora aggrappata alla struttura.
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Alcune immagini dello Tsunami che ha colpito le coste giapponesi nel 2011
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