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domenica 11 dicembre 2016

categoria: vecchie riviste, fucili combinati

Savage modello 24 - V .20 auge/.222 Remington

La Savage Arms ha prodotto fucili combinati fino dal 1935 e durante la seconda guerra mondiale il suo "survival gun" è stato dotazione degli equipaggi dei bombardieri americani.



domenica 1 febbraio 2015

Fucili combinati di scuola austro-tedesca: un solo fucile dalle diverse funzioni.

categoria: armi da fuoco

Esistono molte tipologie di fucili combinati e la fantasia degli armaioli non ha limiti, comunque i tre fucili illustrati si sono affermati nel tempo, segno che hanno superato con successo le prove sul campo, dimostrandosi funzionali per lo scopo per cui sono stati creati.

I modelli illustrati sono (dal basso in alto):
- drilling
- bockdrilling (o triumph)
- billing

Ognuno di questi fucili è pensato per certe finalità.
Il drilling associa i due colpi a pallini di una doppietta con un colpo a palla nel calibro scelto in base alle opportunità di incontri.
Il bockdrilling svolge il ruolo di due carabine di calibro assai differenziato con il colpo a pallini che può sempre far comodo.

Il billing associa al colpo a palla un solo colpo a pallini buono per certe situazioni.

Il drilling e il billing si prestano bene a essere versatili armi da sopravvivenza:
Savage mod. 42

Chiappa X-caliber: cal 12/.22LR e adattatori da inserire nella canna cal. 12 per poter sparare proiettili di calibro diversi.
(380-9mm-357mag/38sp-40S&W-44mag-45acp-410/45colt e 20ga)

M6

arma da sopravvivenza russa per astronauti (il rientro a terra della navicella poteva avvenire anche in una zona isolata e in alcune occasioni un'arma poteva fare comodo)

sabato 13 dicembre 2014

Un'arma da sopravvivenza per i cosmonauti russi, la TP-82

Un'arma da sopravvivenza per i cosmonauti russi, la TP-82





Tutti i veicoli spaziali russi sono stati progettati per il rientro sulla terraferma, spesso in aree remote, con la possibilità, per i cosmonauti di rimanere per lunghe ore in attesa della squadra di recupero. Tale evento avvenne ad esempio nel 1965, quando il cosmonauta Aleksei Leonov trascorse 48 ore nella taiga, assediato dai lupi, prima di poter essere recuperato.
Inizialmente i cosmonauti russi andarono in orbita con la pistola semiautomatica Makarov PM calibro 9 mm, ma poi i vertici russi optarono per dotare i cosmonauti di una vera arma da sopravvivenza , la TP-82, tecnicamente un "drilling", un'arma a tre canne (due nel calibro 32 ad anima liscia, corrispondente a 12,7 mm ed una da 5,45 mm), pesante 1,6 kg e dotata di un calciolo in cui è alloggiato un corto machete, che porta il peso complessivo a 2,4 kg. I portamunizioni contengono 11 cartucce a palla da 5,45 mm, dieci cartucce 10 SP-D caricate a pallini da caccia e dieci fuochi a luce rossa.

Questa arma è rimasta dotazione corrente per tutti gli equipaggi spaziali russi (ma, sembra, anche per quelli dei bombardieri Tupolev Tu-22M) fino al 2007, quando ha cominciato ad essere ritirata, per la fine della produzione delle sue munizioni.






L'astronauta russo sulla destra, ha appeso sulla schiena il corto machete da sopravvivenza

martedì 27 maggio 2014

fucile da sopravvivenza: Crossfire MK1

categoria: armi da fuoco


Fucile a doppia canna a funzionamento indipendente, singolo grilletto con selettore. La canna superiore, liscia, spara il proiettile calibro 12 con funzionamento a pompa e dispone di un serbatoio per quattro cartucce; la canna inferiore, rigata, spara il proiettile .223 R (5,56x45 mm) e dispone di un caricatore amovibile da cinque cartucce compatibile AR 15.

Il suo illustre "antenato" è lo Springfield Armory M6 Scout cal .22/.410, arma da sopravvivenza per i piloti americani

Nella scia dei fucili a doppio uso sono da citare due interessanti armi:

a) un fucile a canna liscia montato sotto un M16/Car 15

Quest'arma ha avuto un debutto cinematografico nel film di fantascienza "predator":


b) la risposta russa sembra essere un'arma di derivazione AK-74 in calibro 5,45/12,7 mm, denominata 80.002, un fucile d'assalto combinato ad un lanciagranate. Questo prototipo è stato sviluppato presso TsNIITochMash da Yu.V. Minaev, VI Chelikin, e GA Yanov tra il 1975 e il 1979. l'80,002 non è stato accettato per il servizio.



Una divagazione da appassionato di fantascienza: se si sta approntando una missione "spaziale" .... l'arma da sopravvivenza ideale potrebbe essere l'M41-A Pulse in dotazione ai Colonial Marines, un'arma a impulsi/granate da 30 mm come quello visto nel film "Aliens":
riproduzione ispirata al fucile M41-A Pulse

Uno dei Colonial Marines, Frost, non disdegna come back-up un obsoleto ma affidabile fucile a pompa calibro 12 





giovedì 3 aprile 2014

Fucile da sopravvivenza AR-7, versione civile di un'arma progettata per l'Air Force, l'AR-5: il Fairchild's Armalite survival gun. Passato e presente


categoria: vecchie riviste, armi da fuoco

Il fucile da sopravvivenza AR-7 e l'Henry US Survival riflessioni. Passato e presente.

Nuovo articolo

Il fucile da sopravvivenza AR-7 è un'arma smontabile e totalmente immagazinabile nel calcio, quindi adatto per essere riposto in uno zaino. Il calibro .22 LR è ideale per la piccola caccia (non in Italia). L'arma, grazie al calcio in materiale plastico è protetta dall'umidità e galleggia nell'acqua. Sebbene pensato per il mercato civile, L'AR-7 è stato impiegato tra gli anni '60 e gli anni '70 da personale NATO e dall'IDF israeliana (versione modificata con canna accorciata).


La ArmaLite della Fairchild Engine and Airplane Corporation, è nota al pubblico principalmente per aver prodotto due fucili, l'AR-10 e L'AR-15, che si distaccavano radicalmente dalle realizzazioni tradizionali dell'epoca, contraddistinte da un design avanzato e costruite con nuove tecniche prtoduttive che utilizzavano nuove leghe metalliche e fibre plastiche. La ArmaLite ha progettato anche un'arma da sopravvivenza, l'AR-5 in calibro .22 Hornet, per gli equipaggi degli aereomobili militari abbattuti dai cui è derivato un popolare modello per il mercato civile, l'AR-7 in calibro .22 LR, acquistato anche dai piloti militari, dove questo era possibile, come acquisizione personale.
I due modelli di arma da sopravvivenza sono armi con chiusura labile, o a massa (Blowback), facilmente scomponibile e il cui castello, canna e caricatore potevano essere alloggiati in maniera stagna all'interno della calciatura, realizzata in fibra di vetro, in grado di galleggiare sull'acqua.


Questa tipologia di arma è stato apprezzato dagli utenti civili e dal personale in divisa perché è leggera e facilmente trasportabile all'interno di uno zaino o comodamente alloggiabile all'interno di un aeromobile, inoltre si è dimostrato sul campo di facile impiego anche da parte di soggetti con limitata esperienza.
Nel corso degli anni sono stati prodotti vari accessori e parti per possibili modifiche, come canne più corte, similari a quelle utilizzate dagli israeliani, silenziatori, calcioli a stampella e supporti per ottiche e sistemi vari di mira.

L'AR-7
L'arma è in grado di impiegare sia la versione standard sia quella ad alta velocità della munizione .22 LR; l'alimentazione è fornita da un caricatore monofìlare estraibile da otto colpi. Un solo caricatore può essere incluso nella calciatura, quindi eventuali caricatori aggiuntivi dovranno essere portati separatamente; in commercio sono inoltre reperibili caricatori da dieci colpi o di capienza maggiore.
Come tutte le armi semiautomatiche in .22 LR, l'AR 7 è abbastanza sensibile al tipo di munizione impiegata, ed occorre quindi valutare quale di esse è più idonea per la caccia di piccola selvaggina e in grado di garantire un perfetto funzionamento. La canna è priva di rampa di alimentazione quindi i caricatori dovranno essere sempre in buone condizioni, con una particolare attenzione alle “labbra” di alimentazione per garantirsi un funzionamento affidabile.

il castello dell'arma: si nota la sicura, il grilletto, la leva di sgancio caricatore posta anteriormente al grilletto, il gruppo otturatore e la parte filettata anteriore sulla quale si avvita la canna
Rimuovendo una vite si può smontare la copertura sinistra del castello e accedere al gruppo il gruppo di scatto e la leva di sgancio del caricatore per eliminare i residui di polvere e lubrifìcare i componenti interni

Il castello è costruito in lega di alluminio verniciato in nero mentre le parti meccaniche interne sono in acciaio.
La sicura è posta sul lato posteriore destro del castello e la posizione di sicurezza è indicata da una freccia con la punta verso il retro dell'arma con la dicitura "SAFE" all'interno.
La mira posteriore è una diottra regolabile in altezza, tramite una apposita vite, mentre quella frontale è una rampa regolabile in deriva.

Assemblaggio, smontaggio e pulizia dell'AR-7
Partendo dall'arma racchiusa nel calcio contenitore, l'AR-7 si assembla rimuovendo il calciolo/tappo posteriore ed estraendo tutti i componenti, successivamente si posiziona il castello nello "slot" frontale della calciatura e si avvita alla stessa tramite il "vitone" posto alla base dell'impugnatura a pistola. La canna si monta poi al castello allineandola tramite i riferimenti presenti e serrarla con l'anello a vite di chiusura. Riposizionato il calciolo posteriormente e inserito il caricatore l'AR-7 è pronto all'uso: Lo smontaggio avviene chiaramente nell'ordine inverso.
La pulizia ordinaria dell'arma è semplice grazie alla facilità di smontaggio dei componenti base. Ad intervalli periodici, è consigliabile smontare la copertura posta sul lato sinistro del castello, tramite la rimozione di una vite, per eliminare i residui di polvere e lubrifìcare i componenti interni.

Parte frontale del gruppo otturatore (visibili l'estrattore e percussore);parte iniziale della canna con l'anello di bloccaggio al castello
Henry US Survival Rifle: arma contenuta nel calcio. Questa è l'ultima versione ancora in produzione. 

Henry versione classica nera e "camo"