categoria: medicina
Il sistema mediatore-recettore è un sistema di trasmissione del segnale, capace di superare anche spazi troppo grandi per la trasmissione "elettrica".
Il recettore è una molecola
proteica, la cui configurazione tridimensionale realizza una complementarietà
specifica con il mediatore (“riconosce” e “lega” il mediatore); l'unione tra mediatore/recettore permette all'informazione di arrivare alle strutture cellulari responsabili della risposta biologica.
Figura: interazione
mediatore-recettore e risposta biologica
La grossa molecola proteica del recettore, in seguito al legame con il mediatore o il farmaco che lo imita (per dimensione, carica elettrica e forma), cambia la sua forma, dando inizio all’evento
biochimico alla base della risposta caratteristica della cellula (es. apertura
dei canali del sodio).
La differenza fra mediatore e
farmaco è che il primo è una sostanza fisiologica elaborata dall’organismo,
mentre la seconda è una molecola estranea, per la quale gli esseri viventi non
hanno costruito un sistema recettoriale specifico.
La risposta è direttamente
proporzionale alla concentrazione del complesso mediatore-recettore ottenuto.
L’interazione mediatoretore-recettore può essere paragonata all’unione di una chiave con la serratura. La complessità della struttura proteica del recettore fornisce la selettività di forma e di carica necessaria per interagire solo con il corrispondente trasmettitore chimico, evitando interferenze con altre sostanze.Nella trasmissione mediatore/recettore, basato su sostanze chimiche, si distinguono tre fasi:
L’interazione mediatoretore-recettore può essere paragonata all’unione di una chiave con la serratura. La complessità della struttura proteica del recettore fornisce la selettività di forma e di carica necessaria per interagire solo con il corrispondente trasmettitore chimico, evitando interferenze con altre sostanze.Nella trasmissione mediatore/recettore, basato su sostanze chimiche, si distinguono tre fasi:
- sintesi, deposito e liberazione delle molecole di mediatore
- l’ambiente che il mediatore deve superare (spazio
sinaptico)
- il recettore che si lega al mediatore dando inizio
alla risposta.
I farmaci si classificano in agonisti
ed antagonisti.
I farmaci agonisti si legano
al recettore e determinano un effetto (ad esempio l’apertura di un canale
ionico) in grado di indurre una risposta biologica.
I farmaci antagonisti bloccano la
risposta al mediatore o al farmaco agonista; sono molecole che
hanno una certa somiglianza con il mediatore e riescono quindi ad occupare il
recettore, ma non determinano una risposta.
Il legame fra farmaco e recettore
può essere di tipo covalente, elettrostatico o idrofobico (molto debole e
relativamente meno importante).
Il legame covalente è molto forte
ed in molti casi non è reversibile in condizioni biologiche. Il recettore è
bloccato e una nuova risposta è possibile solo quando la cellula sintetizza un
nuovo recettore, ma il processo può richiede circa 48 ore.
Il legame elettrostatico è più
debole del legame covalente e questo permette l'allontanamento del farmaco.
Esempi:
- l’acetilcolina
è un mediatore che interagisce con il recettore colinergico, il quale può essere
ulteriormente classificato nei sottotipi nicotinici e muscarinici.
L’acetilcolina modifica facilmente la propria conformazione ed è in grado di stimolare
entrambi i recettori, mentre i farmaci agonisti/antagonisti dei suoi recettori
sono meno “elastici” e possono stimolare/bloccare solo un sottotipo di recettori.
- l’atropina
blocca i recettori colinergici, impedendo l’azione dell’acetilcolina e farmaci
agonisti.
- i farmaci
inibitori della colinesterasi impediscono il legame dell’acetilcolina all’enzima
acetilcolinesterasi incaricato di distruggerlo, così che il mediatore può
continuare la sua azione sul recettore per più tempo; l’azione degli inibitori della
colinesterasi è simile a quella dei farmaci agonisti del recettore colinergico.
- il
naloxone è un antagonista della morfina capace di allontanarla dai suoi
recettori in tempi brevi (1-3 minuti) normalizzando la respirazione, il livello
di coscienza ed il diametro pupillare.
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