categoria: farmacologia
L'uso dei farmaci cortisonici per uso sistemico e locale. Cose da sapere.
SOPPRESSIONE
SURRENALICA
L’atrofia
surrenalica determinata da un uso prolungato di farmaci cortisonici
ad uso sistemico può persistere per anni dopo la sospensione della
terapia, anche se possono bastare cicli superiori a tre settimane per
avere un problema di insufficienza surrenalica. Dopo una terapia
prolungata l’interruzione della terapia deve avvenire in genere
gradualmente per non esporre il paziente a gravi problemi.
L'interruzione
improvvisa dopo trattamenti a lungo termine può comportare
insufficienza surrenalica, ipotensione e morte. La sospensione può
associarsi a febbre, mialgie, artralgie, rinite, congiuntivite,
noduli cutanei dolorosi e pruriginosi e perdita di peso.
In
caso di malattie gravi intercorrenti, traumi o interventi chirurgici,
il paziente con insufficienza surrenalica, per compensare la ridotta
risposta surrenalica, deve ricevere temporaneamente dosi aumentate di
cortisone (il dottore che prende il cura il paziente deve essere
avvertito del precedente tratamento con corticosteroidi anche se è
passato un anno dalla fine della terapia steroidea). I pazienti in
terapia a lungo termine con corticosteroidi dovrebbero portare sempre
con sé una scheda su cui è indicata la terapia cortisonica
ricevuta.
INFEZIONI
I
trattamenti prolungati con corticosteroidi aumentano la
predisposizione alle infezioni, la gravità della patologia e
maschera i sintomi clinici ritardando pericolosamente la diagnosi.
Possono svilupparsi o aggravarsi amebiasi o strongiloidiasi quindi bisogna escludere la loro presenza prima del trattamento corticosteroideo nei pazienti a rischio o in quelli che presentano sintomi evocativi.
Varicella
I
pazienti che ricevono corticosteroidi per bocca o per via parenterale
sono a rischio di infezione grave da varicella, a meno che non
abbiano già contratto precedentemente la malattia. I segni di
infezione fulminante comprendono polmonite, epatite e coagulazione
intravascolare disseminata; l'esantema cutaneo non è il sintomo più
rilevante.
I
pazienti non immunizzati esposti al virus ed in terapia con
corticosteroidi per via sistemica e quelli che hanno assunto questi
farmaci nei 3 mesi precedenti devono fare una immunizzazione passiva
con immunoglobuline per varicella-zoster entro tre giorni
dall'esposizione e non oltre i dieci. La conferma di varicella
richiede il consulto di uno specialista ed un trattamento d'urgenza.
I corticosteroidi non devono essere sospesi e potrebbe essere
richiesto un aumento della dose. I corticosteroidi topici e per
inalazione predispongono meno al rischio di varicella.
Morbillo
I
pazienti che assumono corticosteroidi devono prestare particolare
attenzione per evitare esposizioni al morbillo e devono contattare
subito un medico se ciò avviene. Può essere necessario un
trattamento con immunoglobuline intramuscolari normali.
I
corticosteroidi per uso topico (colliri, pomate o iniezioni
sottocongiuntivali) dovrebbero essere utilizzati solo sotto la
supervisione di uno specialista dato che spesso il loro impiego è
di rado giustificato e ci sono dei rischi legati al loro uso:
•
un
«occhio rosso» potrebbe essere dovuto a infezione da virus
herpes simplex; la somministrazione di un corticosteroide può
aggravare l’infezione provocando ulcerazione corneale, con
possibile danno alla vista e anche la perdita dell'occhio. Lo
stesso pericolo si può verificare in corso di infezioni
batteriche, fungine o amebiche;
•
Le
preparazioni oftalmiche a base di corticosteroidi possono indurre
il «glaucoma da steroidi» nei soggetti predisposti.
•
Un
utilizzo prolungato può fare sviluppare una «cataratta da
steroidi».
Altri
effetti indesiderati comprendono assottigliamento corneale e
sclerale.
|
Corticosteroidi
topici
I
corticosteroidi topici si usano per il trattamento di condizioni
infiammatorie della cute non dovute a infezioni, in particolare per
le dermatiti eczematose. I corticosteroidi riducono i sintomi della
malattia quando altri trattamenti, potenzialmente meno dannosi, si
sono dimostrati inefficaci. I corticosteroidi non sono curativi e
alla sospensione si può avere una riacutizzazione della patologia.
Effetti
indesiderati
I
corticosteroidi attivi in modo debole sono di rado associati a
effetti collaterali. Più è potente il preparato, più grande è la
zona trattata e dalla durata del trattamento e maggiori devono essere
le attenzioni del sanitario nei confronti del proprio assistito,
poiché l'assorbimento attraverso la cute può causare anche la
soppressione dell'asse ipofisi-surrene e sindrome di Cushing.
L'assorbimento
è massimo nelle zone a cute sottile, attraverso superfici infiammate
e zone di piega ed è aumentato dall'occlusione. Gli effetti
indesiderati locali comprendono:
•
diffusione
e peggioramento di infezioni non trattate;
•
assottigliamento
della cute, non sempre reversibile dopo la sospensione della terapia;
•
strie
atrofiche e teleangectasie irreversibili;
•
dermatite
da contatto;
•
dermatite
periorale, dermatite infiammatoria papulosa del volto nelle donne
giovani;
•acne
nel sito di applicazione;
•
leggera
depigmentazione a volte irreversibile.
I
corticosteroidi topici non sono di aiuto nel trattamento
dell'orticaria e sono controindicati nella rosacea perchè
peggiorano le lesioni ulcerate o infette. Non si dovrebbero usare in
modo indiscriminato per il prurito (sono utili solo se causato da
infiammazione) e non sono raccomandati per l'acne volgare.
E'
ragionevole prescrivere un corticosteroide debole (come
l'idrocortisone) per periodi brevi (fino a 4 settimane) per psoriasi
delle pieghe e del volto (importante: sul viso non vanno mai
applicati corticosteroidi più potenti dell'idrocortisone all'1%).
Nel caso di psoriasi del cuoio capelluto si può usare un farmaco più
potente come betametasone o fluocinonide.
I
corticosteroidi sistemici o topici potenti dovrebbero essere usati
solo sotto controllo specialistico nella psoriasi perché alla
sospensione della terapia possono dar luogo a ricadute provocando
psoriasi pustolosa grave.
I
corticosteroidi topici più potenti dovrebbero essere riservati al
trattamento di dermatosi resistenti come lupus eritematoso discoide
cronico e pustolosi palmoplantare. I corticosteroidi topici possono
causare atrofia della cute, specie sulle zone a cute sottile come il
viso o le pieghe, e possono provocare pustole acneiformi; sul viso
possono provocare manifestazioni simil rosacea (dermatite periorale).
I corticosteroidi potenti, a parte rare eccezioni, andrebbero quindi
evitati sul viso e sulle pieghe, tranne condizioni particolari.
Le
iniezioni intralesionali di corticosteroidi sono più efficaci delle
preparazioni a base dei corticosteroidi topici più potenti e
andrebbero riservate a casi gravi con lesioni localizzate (come
cheloidi cicatriziali, lichen planus ipertrofico, alopecia areata
localizzata). I loro effetti possono durare anche mesi.
Lesioni
periorali
La
crema di idrocortisone 1 % è utilizzata per il trattamento di
lesioni infiammatorie non infette sulle labbra o sulla cute
periorale. Creme o unguenti a base di idrocortisone e miconazolo sono
utili quando coesistono infiammazione ed infezione di organismi
sensibili al miconazolo (Candida e molti batteri Gram positivi
inclusi streptococchi e stafilococchi).
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