categoria: alimentazione
La dieta mediterranea è patrimonio mondiale dell’umanità
I prodotti dei mari e delle terre
italiani sono un capitale inesauribile e l'Unesco, organo delle Nazioni Unite,
li ha dichiarati patrimonio immateriale dell'Umanità, inserita a pieno titolo
tra gli elementi culturali da tutelare.
L'Unesco precisa: «La dieta
mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che
vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la
pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare,
il consumo di cibo. Promuove l'interazione sociale, dal momento che i pasti
collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi
festivi. Ha dato alla luce un formidabile corpo di conoscenze, canzoni,
proverbi, racconti e leggende».
La dieta mediterranea è
bilanciata, non dimentica nulla, carboidrati, proteine, vitamine e sali
minerali. Ma i principali meriti sono la distribuzione dei pasti, 3-4 volte al
giorno, e la colazione come momento importante».
La dieta mediterranea è costituita
per il 15% da proteine, per il 60% da carboidrati e per il 25% da lipidi. Non
bisogna mangiare poco, ma sapere variare i cibi e i piatti per comporre menù
sempre più gustosi che si basino sull'assunto nutrizionale che recita: cinque
porzioni al giorno tra frutta e verdura, sempre un buon primo piatto di pasta,
di riso o di pizza, e in più legumi, pesce e carne bianca e rossa. Da sfatare,
quindi, l'idea errata che la pasta fornisca troppe calorie, perché queste aumentano
a causa delle «cattive compagnie», cioè i grassi da condimento aggiunti da noi
consumatori. Il classico piatto di spaghetti è pari a 80 grammi e questi
forniscono soltanto 280 calorie.
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