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venerdì 11 settembre 2015

pomodori e noci

categoria: alimentazione, salute

Antiossidanti: i benefici di pomodori e noci


Il pomodoro


Il pomodoro riduce il rischio di malattie cardiovascolari, deficit cognitivi e osteoporosi. Il risultato, pubblicato sull'American Journal of Lifestyle Medicine, riconosce il merito al licopene, un antiossidante efficace anche dopo la cottura.
Al Mediterranean Cardiology Meeting di Taormina sono mostrati i risultati di 15 anni di studi, secondo i quali chi inserisce nella propria dieta il pomodoro riduce il rischio di infarti e ictus, mentre gli ipertesi trattati con licopene hanno ridotto la pressione da 4 a 13 milligrammi di mercurio.
Al pomodoro sono riconosciute anche ottime capacità antitrombotiche e antinfiammatorie, oltre che il ruolo di alimento capace di proteggere contro i tumori.

Secondo gli esperti è meglio mangiare il pomodoro come ortaggio, sia crudo che cotto, anziché ricorrere agli estratti di licopene, perché la sua azione benefica è potenziata da quella di altri carotenoidi contenuti nel pomodoro stesso.


Le noci




In fatto di cibi protettivi, anche le noci giocano un ruolo di rilievo. Secondo gli studi della statunitense Scranton University, questi frutti contengono fino al doppio di antiossidanti, e fino a quindici volte in più di vitamina F rispetto a pistacchi, anacardi, arachidi e simili. Gli elementi nutritivi, inoltre, restano intatti, perché le noci si mangiano non tostate. Per avere benefici, bisognerebbe consumarne sette il giorno.

lunedì 19 gennaio 2015

Vertigini

categoria: medicina, pronto soccorso

Le vertigini spesso sono difficili da diagnosticare e sono spesso scambiate per paura dell'altezza o altre fobie. Il paziente vede ruotare tutto intorno a sé, anche se è seduto o sdraiato sul letto; è presente insieme anche nausea e vomito.
La causa più probabile è lo spostamento di alcuni elementi presenti nell’orecchio, gli otoliti; in altri casi sono chiamati in causa dei microcalcoli, che si formano nel timpano, la struttura presente nell’orecchio, che regola l’equilibrio. In genere si guarisce, ma possono esserci delle recidive.
Solo raramente, dietro a questo sintomo, si nasconde una malattia più grave, come l'ictus o un tumore cerebrale che una buona visita è comunque in grado di individuare.
Soffrire di vertigini condiziona pesantemente la vita della persona, impedendole di condurre una vita quotidiana normale.

Sono colpite persone di qualunque età, più donne che uomini, possono avere frequenza e durata diversa. La patologia è molto diffusa, infatti, si valuta che almeno il 20% della popolazione mondiale ne ha sofferto almeno una volta nella vita.

giovedì 11 dicembre 2014

Non lavare i denti può minare il cuore

categoria: medicina

Oltre che tartaro e carie, una scarsa igiene orale può persino minare la salute del cuore, predisponendo chi è restio a usare spazzolino, dentifricio e filo interdentale a maggiori rischi di imbattersi in un infarto.
Uno studio presentato al Congresso della Society for General Microbiology ha evidenziato il rapporto tra un batterio solitamente innocuo presente nel cavo orale della famiglia degli streptococchi e patologie come infarto e ictus.
Quando il microrganismo in questione diffonde nell'organismo, contribuisce a formare dei coaguli che provocano infarto e ictus. Si tratta, nello specifico, di un batterio che provoca carie e malattie gengivali. Per girovagare nell'organismo,

il microrganismo sotto accusa sfrutta il sanguinamento delle gengive per entrare nel circolo sanguigno e legarsi alle proteine e le piastrine del plasma, portando all’aggregazione piastrinica causa di coaguli di sangue, escrescenze sulle valvole cardiache o infiammazione dei vasi sanguigni che possono bloccare l'afflusso di sangue al cuore e al cervello.

venerdì 28 novembre 2014

cereali e ipertensione

Con i cereali a tavola migliora il controllo pressorio 

La pressione sanguigna si controlla a tavola. E non solo riducendo il sale. Tre porzioni di cereali integrali al giorno - grano, riso, avena, segale eccetera - sono efficaci quanto i farmaci: si dimostrano infatti in grado di ridurre i rischi cardiovascolari riequilibrando la pressione.
Uno studio scozzese dell'università di Aberdeen, pubblicato sull''American Journal of Clinical Nutrition'. ha tenuto sotto controllo 200 volontari, suddividendoli in due gruppi, uno dei quali sottoposto a una dieta con 3 porzioni di cereali integrali quotidiane, mentre l'altro consumava solo cereali raffinati.
Il menù a base di cereali integrali si è dimostrato efficace per controllare la pressione arteriosa sistolica, riducendola di 5-6 millimetri di mercurio, valore comparabile a quello ottenuto con i farmaci antipertensivi. Una riduzione che fa scendere anche l'incidenza di infarto del 15% e di ictus del 25%.