sabato 24 gennaio 2015

utile accessorio per braccialetto in paracord della CRKT

categoria: sopravvivenza, survival





La ditta americana CRKT propone un piccolo accessorio per i braccialetti in paracord, che svolge tre funzioni: bussola, piccola torcia a led e acciarino per accendere il fuoco. Il costo non è eccessivo ed è un utile elemento della attrezzatura da sopravvivenza.
La CRKT propone anche accessori simili, ma con meno componenti.

venerdì 23 gennaio 2015

essiccatore Biosec

categoria: conservazione cibo


L’essiccazione è un ottimo sistema di conservazione per la frutta, verdura e funghi, che non altera la qualità  di questi alimenti.
L'essiccatore per uso domestico Biosec ha una ventola dotata di resistenza elettrica regolabile con termostato, ottimizza il consumo di energia e rende uniforme il processo di essiccazione su tutti i prodotti disposti sulle rastrelliereper dare la possibilità di gestire direttamente il consumo di energia, comunque limitato anche con l'apparecchio al massimo.

Il Biosec è prodotto dalla Tauro Essiccatori (www.tauroessiccatori.com).

distillatore solare

categoria: sopravvivenza, acqua

La ditta SIC di Roma aveva prodotto un interessante strumento di sopravvivenza: il distillatore solare DSA Airborne che utilizzava il principio della evaporazione e successiva condensazione per separare l’acqua pura dalle sostanze disciolte nell’acqua marina.
La sorgente di calore era il Sole, mentre la condensazione avveniva sulle superfici interne del distillatore.
Il distillatore DSA si presentava in forma di cono con una larga base di appoggio gonfiabile, per consentire una posizione stabile sulla superficie del mare o a terra.
Quando era ripiegato il distillatore DSA aveva un ingombro di circa 35 x 25 cm e un’altezza di 3 cm; aperto e operativo, le sue misure d'ingombro erano le seguenti: altezza circa 50 cm. e diametro alla base circa 85 cm. Il peso a vuoto era pari a circa 500 gr.
II funzionamento di tale distillatore era molto semplice: si provvedeva innanzitutto a gonfiare la base, utilizzando la bocca o la pompa manuale in dotazione ai gommoni. In seguito si riempiva la sacca-deposito
con acqua di mare, almeno quattro litri e mezzo; il
manufatto si collocava sulla superficie del mare oppure sulla spiaggia
o a bordo del battello.
In pieno Sole la produzione di acqua distillata iniziava entro un’ora, con una resa anche di un litro e mezzo
nelle ore diurne, ma il distillatore continuava a funzionare parzialmente nelle
ore notturne, condensando il residuo vapore formatosi durante la giornata.
Le goccioline d'acqua scorrevano lungo la parete interna del cono e si raccoglievano in un canaletto che girava intorno all'anello circolare alla base e poi, attraverso un tubo, in un sacchetto di raccolta.

L’apparecchio in questione mi risulta che funzionava abbastanza bene in condizioni statiche, appoggiato sulla spiaggia, ma in mare, il moto ondoso creava grossi problemi.

lunedì 19 gennaio 2015

Vertigini

categoria: medicina, pronto soccorso

Le vertigini spesso sono difficili da diagnosticare e sono spesso scambiate per paura dell'altezza o altre fobie. Il paziente vede ruotare tutto intorno a sé, anche se è seduto o sdraiato sul letto; è presente insieme anche nausea e vomito.
La causa più probabile è lo spostamento di alcuni elementi presenti nell’orecchio, gli otoliti; in altri casi sono chiamati in causa dei microcalcoli, che si formano nel timpano, la struttura presente nell’orecchio, che regola l’equilibrio. In genere si guarisce, ma possono esserci delle recidive.
Solo raramente, dietro a questo sintomo, si nasconde una malattia più grave, come l'ictus o un tumore cerebrale che una buona visita è comunque in grado di individuare.
Soffrire di vertigini condiziona pesantemente la vita della persona, impedendole di condurre una vita quotidiana normale.

Sono colpite persone di qualunque età, più donne che uomini, possono avere frequenza e durata diversa. La patologia è molto diffusa, infatti, si valuta che almeno il 20% della popolazione mondiale ne ha sofferto almeno una volta nella vita.

domenica 18 gennaio 2015

caramelle balsamiche per la stagione fredda

categoria: video youtube; medicina

Un video tratto dalla Rete che illustra come fare semplici, ma efficaci, caramelle balsamiche. Costano poco e sono più efficaci di quelle comprate.
Parola di farmacista


venerdì 16 gennaio 2015

Riniti, otiti, sinusiti

categoria: medicina, pronto soccorso

LE RINITI
Il naso chiuso è spesso provocato da una rinite, un processo infiammatorio che riguarda la mucosa delle cavità nasali che, in forma acuta, è per lo più riconducibile a un raffreddore o un’altra infezione virale.
Se il naso è ostruito, si è obbligati ad usare la bocca, una condizione che impedisce la filtrazione e l’umidificazione da parte del naso e impedisce una corretta alimentazione. Inoltre, il ristagno di muco può originare sinusiti e facilita infezioni che, oltre a coinvolgere il naso, possono risalire verso le orecchie, oppure raggiungere le tonsille e scendere verso la faringe e i bronchi.
La rinite cronica è un’infiammazione ricorrente delle mucose nasali, il più delle volte conseguenza di altre patologie come una sinusite, la deviazione del setto nasale o la presenza di un ingrossamento delle adenoidi. Nella rinite cronica la sensazione di ostruzione nasale si avverte continuativamente, mentre l'eccessiva secrezione di muco può anche non essere presente.
La rinite cronica può evolvere in una nella forma atrofica: le cellule che producono il muco scompaiono e si formano croste maleodoranti; il paziente lamenta senso di ostruzione nasale continuo e mal di testa.
La rinite allergica, inizialmente si presenta in forma acuta, sporadica, per poi diventare cronica. La causa scatenante è l'esposizione a sostanze particolari, gli allergeni, quali pollini, alimenti (uova, latte, bevande, eccetera), polveri, muffe, inquinanti, materiali presenti nell'ambiente di vita. I sintomi sono starnuti, eccessiva secrezione di muco acquoso, ostruzione nasale, difficoltà a percepire gli odori, prurito intorno al naso e agli occhi, lacrimazione, arrossamento delle congiuntive; sono possibili complicanze come l'asma. Questi sintomi possono essere stagionali (pollini) o presentarsi durante tutto l'anno.
Il lavaggio nasale, mantiene il naso libero dal muco ed elimina le particelle che causano allergia, ma può essere il caso di ricorrere a terapie più mirate, utilizzando prodotti specifici contro le allergie.
La rino-faringite è un processo infiammatorio che arriva ad interessare la gola. I bambini piccoli possono diventare inappetenti perché il cibo, ogni volta che passa attraverso la gola infiammata, provoca dolore. La febbre non compare quasi mai nei primi tre mesi di vita, mentre dai sei mesi ai tre anni può raggiungere anche i 39°C.

COME INTERVENIRE
Lavaggi della mucosa nasale con soluzioni a base di cloruro di sodio con diverse concentrazioni: le più comuni si ottengono con l'aggiunta di sale da cucina ad acqua purificata, oppure utilizzando acqua di mare depurata e sterilizzata. Il lavaggio nasale permette l'espulsione del muco. Il lavaggio può essere usato per l'igiene quotidiana delle cavità nasali dei bambini piccoli, anche per liberare il naso prima di ogni poppata e come aiuto in presenza di congestione nasale, starnuti e naso colante. Quando il naso è particolarmente intasato o se il bimbo è molto piccolo, può essere di grande utilità asportare il muco con appositi aspiratori. Lavaggi e aspirazioni nasali sono particolarmente indicati per i lattanti, che respirano prevalentemente con il naso (durante la poppata, poi, la respirazione con il naso è la sola possibile).

COMPLICAZIONI: OTITI
Il ristagno del muco all'interno delie narici o dei seni paranasali può originare,
soprattutto nel primo anno di vita dei
bambino, le otiti, infiammazioni o infezioni
dell'orecchio, che possono cronicizzare.
I sintomi sono mal
d'orecchio, ipoacusia (riduzione
dell'udito), acufeni (percezione di rumori
come fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi), prurito. Questi sintomi principali possono essere associati a febbre, brividi, nausea, vomito, diarrea. Le otiti si differenziano a secondo della parte di orecchio interessata.
Otite esterna. È un'infiammazione diffusa nel condotto uditivo dell'orecchio, piuttosto comune negli adolescenti e nei giovani e molto più frequente nei mesi estivi (nuoto in piscina o in acqua di mare inquinata). Possono provocarla anche traumi dovuti, per esempio, all'inserimento di oggetti estranei nell'orecchio, come la pulizia effettuata con bastoncini di cotone, che irritano la cute dell'orecchio e provocano infiammazione. Inoltre, la presenza di umidità può creare condizioni per la proliferazione di funghi e predisporre l'organo a un'infezione micotica. L'inizio dell'otite esterna è spesso caratterizzato da prurito che poco a poco si trasforma in sensazione dolorosa. Se l'affezione passa allo stato più avanzato, il dolore diventa molto più vivo e si hanno abbondanti secrezioni purulente. Di solito, in un paio di settimane l'infiammazione scompare e si ristabilisce un quadro normale; talvolta il processo recidiva e si cronicizza.
Otite media. È un'infiammazione dell'orecchio medio, spesso causata da un'infezione batterica o virale. Si presenta di solito associata a un'infezione delle vie aeree superiori; sono soprattutto i bambini a essere colpiti, perché la tuba d'Eustachio del loro orecchio è più breve di quella degli adulti ed è un perfetto ricettacolo per batteri e virus. A fronte dell'infiammazione si assiste alla formazione di un secreto tipo pus, mentre il timpano si gonfia e non vibra più come prima, con conseguente temporanea perdita d'udito (acusia), dolore, irritabilità e difficoltà nel mangiare e nel dormire e sintomi quali febbre, tosse e naso che cola.

COMPLICAZIONI: SINUSITI
Un raffreddore, una rinite allergica o qualunque altro fattore che determini naso chiuso può provocare una sinusite, vale a dire un'infiammazione acuta o cronica – a volte accompagnata da un'infezione - della mucosa che riveste i seni paranasali. Questi sono quattro cavità bilaterali (sfenoidale, etmoidale, frontale e mascellare) presenti nelle ossa di faccia e cranio, tutte in comunicazione con le fosse nasali attraverso aperture (osti) che permettono il passaggio nel naso e nella gola del muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni.
In caso di sinusite, la mucosa dei seni infiammati si gonfia e produce un’eccessiva quantità di muco. Il rigonfiamento della mucosa determina un restringimento degli osti che ostacola il normale drenaggio delle secrezioni verso le cavità del naso e della bocca: il muco ristagna allora all'interno dei seni e l’insorgere di infezioni causate da batteri, virus o funghi, che possono diffondere a tonsille e orecchie.

La sinusite acuta dura non alcune settimane, mentre quella cronica può protrarsi anche per un paio di mesi. Se gii episodi si ripetono almeno tre volte in un anno si parla di sinusite ricorrente. I sintomi della sinusite sono costituiti principalmente da dolore e senso di pressione al volto, che possono accentuarsi con i movimenti del capo. La localizzazione precisa del dolore varia in base ai seni interessati inoltre, indipendentemente dalla localizzazione della sinusite, si può accusare mal di testa, gonfiore intorno agli occhi, secrezione giallo-verdastra dal naso o nella gola, naso chiuso, tosse con catarro, febbre, mai di denti, riduzione dì gusto e/o olfatto.

giovedì 15 gennaio 2015

il "naso chiuso"

categoria: medicina, pronto soccorso

Il naso è la porta d'ingresso delle vie respiratorie. Le narici sono provviste di peli che servono a trattenere i corpi estranei di una certa dimensione presenti nell'aria. Le pareti interne del naso sono umide, ricche di vasi sanguigni e rivestite da cellule che producono muco, provviste di ciglia vibratili in grado di muoversi.
Polvere, particelle minute e microrganismi patogeni (virus e batteri) presenti nell'aria sono intrappolati dal muco, mentre le ciglia vibratili, con il loro movimento, svolgono una vera e propria azione di pulizia, indirizzando le particelle intrappolate verso la faringe, dove sono eliminate con la deglutizione.
Dopo il passaggio attraverso le vie nasali, l’aria è filtrata, riscaldata e umidificata.
L'inquinamento, il fumo, le infezioni virali e batteriche possono modificare il normale funzionamento del naso provocando un aumento della secrezione di muco e della consistenza. Il contatto con virus e batteri può provocare processi infettivi acuti e cronici delle prime vie aeree.

“Naso chiuso”
Raffreddore, sinusite e allergia portano all’accumulo di muco nelle narici e/o a rigonfiamento (edema) delle mucose nasali, queste sono alcune delle possibili cause del “naso chiuso”, l’ostruzione delle vie nasali che rende difficile la respirazione.
Neonati e bambini piccoli sono particolarmente indifesi nei confronti di questo disturbo per lo scarso calibro delle cavità nasali e la difficoltà  di liberarle per l’incapacità di soffiarsi bene il naso. Inoltre i bambini piccoli non hanno un sistema di difesa ancora ben sviluppato e sono più esposti alle infezioni che il naso chiuso può favorire, soprattutto a carico dei canali uditivi e respiratori.

Se la causa è il raffreddore
Il raffreddore è una infezione virale il cui contagio avviene attraverso le goccioline emesse con starnuti e colpi di tosse dalle persone ammalate, oppure per contatto diretto con una persona raffreddata o  oggetti contaminati: i virus possono sopravvivere su questi per oltre tre ore e, attraverso le mani, arrivare al naso e gli occhi, per poi diffondere a gola e trachea. Dopo 1-3 giorni d’incubazione, compare malessere generale, mal di gola, tosse, raucedine, occhi rossi, starnuti, eccessiva secrezione dalla mucosa nasale, ostruzione delle vie nasali, incapacità di percepire gii odori. Nei bambini il raffreddore si presenta con più disturbi rispetto all'adulto e si protrae per più tempo, anche settimane (la tosse può durare anche tre settimane). Nei lattanti l'ostruzione nasale può interferire sulla capacità di succhiare, causando nervosismo e irritabilità.
Poiché esistono numerosi virus del raffreddore, molti bambini, soprattutto se frequentano la scuola materna, possono avere più episodi in un anno. Con l'età scolare, il numero di episodi per anno comincia a diminuire.
La pulizia nasale è importante, a qualsiasi età: lo è ancora di più nel lattante, che non riesce a respirare dalla bocca e contemporaneamente a succhiare.
Le complicazioni di un banale raffreddore sono molto comuni nei bambini durante il primo anno di vita; per questo occorre innanzitutto prevenire il contagio con alcune precauzioni:
-       evitare i contatti con coetanei o adulti che abbiano questa infezione e, in generele, i luoghi affollati come gli asili;
-       lavare frequentemente le mani ed evitare di metterle (o farle mettere) in bocca o nei naso;
-       usare un umidificatore per l'ambiente in modo da evitare ìa secchezza che rende le vie nasali più suscettibili alle infezioni;
-       insegnare al bambino a coprirsi il naso e la bocca quando starnutisce.