categoria: medicina
La pianta Ephedra sinica contiene efedrina e pseudoefedrina, amine
simpaticomimetiche alfa- e beta-agoniste che hanno un effetto diretto sul
rilascio delle catecolamine, oltre a influenzare la disponibilità e l'azione
della noradrenalina. Dato il loro effetto anoressizzante, entrambe le sostanze
sono state utilizzate nei prodotti dimagranti; le loro proprietà stimolanti,
utili per aumentare l'energia e ritardare il sopraggiungere della stanchezza le
rendono sostanze ideali per essere inserite nei prodotti integratori utili agli
sportivi. Nella maggior parte degli studi condotti l'efedrina o la
pseudoefedrina sono associate alla caffeina, che si ritiene potenzi l'effetto
stimolante delle amine.
La caffeina agisce come
antagonista dei recettori dell'adenosina e possiede proprietà stimolanti del
sistema nervoso centrale e del metabolismo energetico a livello del tessuto
periferico (potenziamento della trasmissione neuromuscolare e della contrattilità
muscolare). Si pensa che la caffeina agisca ritardando l'esaurimento delle
energie durante l'esercizio fisico e come tonico generale.
La caffeina è aggiunta nel
l’integratore, sottoforma di guaranà (Paullinia
cupana, 5% in caffeina), una pianta rampicante, sempreverde, nativa della
foresta amazzonica.
La combinazione fra caffeina e
efedrina è efficace nel migliorare la resistenza muscolare e la performance
anaerobica durante l'esercizio fisico intenso; si è osservato, inoltre, un
aumento dei livelli complessivi delle catecolamine. Gli studi pubblicati erano
mirati a valutare l'effetto sulla performance atletica delle due sostanze alle
dosi di 0,8-1 mg/kg/die (efedrina) e 4-5 mg/kg/die (caffeina):
- Bell e colleghi
hanno osservato che 5 mg/kg di caffeina associati a 1 mg/kg di efedrina possono
aumentare sino al 38% il tempo di esaurimento durante l'esercizio fisico e
migliorare la performance anaerobica nei soggetti di sesso maschile non
allenati
- Jacobs e
colleghi hanno studiato l'effetto sulla resistenza muscolare di 4 mg/kg di
caffeina abbinati a 0,8 mg/kg di efedrina. Dopo l'assunzione dei due
integratori i partecipanti allo studio si sono sottoposti a una sessione
d'allenamento con i pesi che prevedeva flessioni sulle gambe ed esercizi alla
panca piana intervallati da brevissimi periodi di riposo. È risultato che la
combinazione di caffeina ed efedrina permetteva di aumentare il numero di
ripetizioni e il peso complessivo sollevato
- Un altro
studio condotto da Bell e colleghi e focalizzato sulla resistenza ha
evidenziato come l'efedrina in dose di 0,8 mg/kg fosse in grado di ridurre di
48 secondi i tempi di una maratona da 10 km
Va precisato che negli studi che
hanno impiegato la sola caffeina, non è stato osservato alcun beneficio in
termini di performance.
Non è stata ancora accertata,
invece, l'utilità della pseudoefedrina come ausilio per gli sportivi:
- Hodges e
colleghi hanno studiato l'effetto di 60 mg di pseudoefedrina HC1 sulla pratica
ciclistica aerobica ed anaerobica, ma senza rilevare alcun impatto sulla
potenza o sulla performance aerobica
- In una
corsa sui 1.500 metri, viceversa, l'assunzione di pseudoefedrina è risultata
associata a un accorciamento dei tempi pari a 5,8 secondi.
L'uso di efedrina e pseudoefedrina
suscita più di un timore per via dell'alta incidenza di eventi cardiovascolari
ad esso associati. Le sostanze simpaticomimetiche possono causare ipertensione,
attacco cardiaco, palpitazioni e ictus, oltre a convulsioni, insonnia, cefalea
e irritabilità.
Tra gli effetti indesiderati
associati alla caffeina figurano nausea, palpitazioni, cefalea e tensione
muscolare. Chi pratica sport a livello professionale o comunque intenso,
inoltre, deve tener presente che la caffeina può avere un lieve effetto
diuretico e, pertanto, potrebbe aumentare il rischio di disidratazione.
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