Dopo l'esercizio fisico intenso si
registra un aumento dei radicali liberi e della perossidazione lipidica.
I radicali liberi sono metaboliti
reattivi dell'ossigeno, in grado di danneggiare la membrana lipidica e alterarne
la struttura proteica (stress ossidativo e danno cellulare).
Il danno è legato ai tempi di
recupero necessari dopo un intenso sforzo fisico se i radicali liberi sono
prodotti a un ritmo superiore alla capacità di smaltimento del naturale sistema
antiossidante dell'organismo (glutatione perossidasi e superossido dismutasi) e
alla presenza nell’organismo degli antiossidanti.
Gli antiossidanti legano e distruggono i radicali liberi; gli
antiossidanti più comuni sono le vitamine A, C ed E, e il coenzima Q10.
Gli studi fatti l’apporto di antiossidanti
e l’efficacia nel ridurre lo stress ossidativo, come dimostrato dal calo del
livello minimo di lipoperossidasi e del rapporto lipoperossidasi/antiossidanti
totali.
Ciascuno
degli antiossidanti menzionati è associato a potenziali effetti indesiderati.
La
vitamina A ad alto dosaggio (10.000-50.000 UI) può causare dolori articolari,
irritazione cutanea, cefalea, disturbi gastrointestinali e caduta dei capelli.
Dato il suo potenziale teratogeno, inoltre, la quantità massima consentita
durante la gravidanza è di 5.000 UI al giorno. La vitamina C ad alte dosi può
provocare disturbi gastrointestinali e aumentare il rischio di calcoli renali.
Ai soggetti che seguono una terapia anticoagulante si raccomanda cautela
nell'assumere vitamina E, in quanto questa tende ad ostacolare l'aggregazione
piastrinica prolungando, così il tempo di sanguinamento.
Il
coenzima Q10, infine, è stato occasionalmente associato a pirosi, nausea e
epigastralgia.
Dosi consigliate
I dosaggi consigliati sono i
seguenti: per la vitamina A 3.000 Ul/die negli uomini e 2.300 Ul/die nelle
donne; per la vitamina C 90 mg/die negli uomini e 75 mg/die nelle donne; per la
vitamina E 22,5 Ul/die in entrambi i sessi; per il coenzima Q10 da 90 a 150
mg/die.
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