giovedì 29 giugno 2017

EVIDENZE DELL'ATTIVITÀ' IMMUNOSTIMOLANTE ED ANTIVIRALE DI UN ESTRATTO DI OLIVELLO SPINOSO

Categoria: fitoterapia, estratti ad azione immunostimolante ed antivirale

estratto e riassunto di uno studio dal titolo:
"EVIDENZE DELL'ATTIVITÀ' IMMUNOSTIMOLANTE ED ANTIVIRALE DI UN ESTRATTO DI OLIVELLO SPINOSO"
Claudio Mannari, Gulia Stiaccini Pool Pharma

Il sistema immunitario protegge l'organismo dalle infezioni virali e batteriche attraverso una serie di complessi meccanismi di difesa che possono alterarsi in seguito ad eventi fisici (ad es. riduzione della temperatura esterna) e psicofisici.
Le infezioni oltre che con gli antivirali o gli antibiotici si devono trattare anche stimolando la risposta immunitaria dell'individuo.
La risosta immunitaria è di tipo innato o adattativo. L'immunità innata è la prima e più rapida risposta, costituita da diversi componenti in cui non figurano solamente le cellule, ma interi tessuti e intere barriere anatomiche. L'immunità adattativa, invece, rappresenta una risposta più specifica, basata soprattutto sulla antigene-specificità dei recettori espressi sui linfociti T e B.
L'attivazione della risposta antigene - specifica è il concetto alla base del vaccino: il sistema immunitario viene a contatto con un agente virale o microbico e, attraverso l'attivazione di linfociti B e la produzione anticorpale, tiene memoria ed è quindi capace di reagire successivamente in maniera più rapida ed efficace allo stesso antigene. Tuttavia l'applicazione ceppo-specifica e la profilassi vaccinale è particolarmente efficace per agenti con scarsa variabilità genetica, ma non è parimenti ideale per agenti infettivi con alta capacità di mutazione genetica.
In questo campo la fitoterapia offre numerose opzioni e numerosi sono gli estratti vegetali dotati anche di attività antivirale specifica: ad esempio un recente studio (Rajasekaran et al., 2013) ha dimostrato la marcata capacità antivirale anti-NA degli estratti di 50 piante medicinali provenienti dalle foreste del Borneo; per quattro estratti è stata osservata anche l'inibizione dell'emoagglutinazione. Inoltre, i campioni hanno evidenziato la riduzione di oltre il 90% nell'assorbimento e nella penetrazione del virus.


L'Olivello Spinoso
L'Olivello spinoso (Hippophae rhamnoides L.) è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Elaeagnaceae, distribuito in Asia centrale ed in Europa, compresa l'Italia centro-settentrionale; l'utilizzo di questa pianta come medicinale trova conferme nella medicina tradizionale dei Paesi nei quali essa cresce spontaneamente (per una trattazione più estesa: Feudale, 2008).
Nonostante nel passato i frutti siano stati la porzione maggiormente utilizzata, in quanto ricchi di vitamina C, è dai germogli fogliari che si estraggono altri composti, i tannini (ellagici, catechinici, gallici e gallo-ellagici), dotati di importanti proprietà biologiche farmacologiche, in particolare quella immunosti-molante e quella inibente lo sviluppo di ceppi virali e batterici.
La frazione polifenolica contenente gallo-ellagi-tannini idrolizzabili è infatti dotata di una potente attività anti-virale contro i virus influenzali di tipo A e B, oltre che verso Adenovirus e Herpes Simplex di tipo 1 (Shipulina, 2001 ; 2005). Il principale meccanismo d'azione e l'effetto inibitorio sulla neuraminidasi virale, ma importante è anche la capacità di stimolare la produzione di IL-2 e INF-y.
I dati raccolti confermano il valore dell'Olivello Spinoso nella prevenzione delle infezioni virali e nella terapia antivirale graziealla sua attività anti – NA.


“….. I farmaci antivirali inibiscono la replicazione e la penetrazione del virus nelle cellule dell'ospite, andando a bloccale i canali protonici M2 o l'enzima virale neuraminidasi (NA), utilizzato dal virus nella fase di penetrazione cellulare; tuttavia il loro utilizzo è suggerito solo in casi di influenza con rischio di complicanze e in caso di fallimento della profilassi vaccinale.
In merito all'immunità di tipo innato, invece, un recente lavoro pubblicato su Science conferma quanto sia ormai radicata, nella comunità scientifica, la convinzione che la modulazione di specifici pattern citochinici sia l'elemento su cui sviluppare le future strategie antivirali (Zhang, 2014). Le citochine che più di tutte limitano la replicazione virale e esplicano una vera e propria protezione antivirale sono primariamente gli Interferoni (INF), la cui produzione avviene in seguito ad una stimolazione recettore-mediata, oppure alla produzione di altre citochine, tra cui IL-18 e IL-12; oltre agli interferoni, TNF-a, IL-lp, IL8 e IL-6, sono importanti mediatori della risposta immunitaria innata, in quanto contribuiscono a reclutare le cellule immunitarie nel sito di infezione (Nicholls, 2013; Bertelli, 2008; Firestein, 2004). …...”


Bibliografia:

Feudale M. Studio dell'attività antiinfiammatoria ed antimicrobico di prodotti vegetali deivati da Hippophae Rhabmnoides e da Plantago Major L. per il controllo dellla mastite negli allevamenti biologici. Università degli Studi di Trieste a. a. 2008-2009 - Tesi di Dottorato.

Rajasekaran D, Palombo EA, Chia Yeo T, Lim Siok Ley D, Lee Tu C, Malherbe F, Grollo L. Identification of traditional medicinal plant extraets with novel anti-influenza activity. PloS One. 2013Nov27,8(ll):e79293.

Shipulina LD. A study on the anti-viral activity and other biological properties of Hiporamin - a new anti-viral drug from sea buckthorn leaves. In: Proceedings of International Workshop on Seabuckthorn. 2000, New Delhi, India, p. 212-213.

Shipulina LD, Tolkachev ON, Krepkova LV, Bortnikova VV, Shkarenkov AA. Anti-viral antimicrobial and toxicological studies on Seabuckthorn (Hippophae rhamnoides). In: Singh, V.
(Ed.), Seabuckthorn (Hippophae L.): A Multipurpose Wonder Plant, vol. 2. 2005. Daya Publishing House, New Dtfhi, India, pp. 471483.