martedì 13 febbraio 2018

Esempi di utilizzo delle piante in una situazione di sopravvivenza

categoria: piante medicinali e alimentari reperibili nella fascia di clima temperato

Esempi di utilizzo delle piante in una situazione di sopravvivenza

Usare una pianta medicinale solo se si è in grado di identificarla con certezza e assicurarsi di usarla in modo corretto; è utile consultare un prontuario delle erbe medicinali (e commestibili). Ricordare che molte piante medicinali sono anche velenose.
Prendere dimestichezza con le piante medicinali del proprio habitat e poi estendere gli studi ad esempio alle piante presenti nei territori che si attraversano o si sorvolano durante un viaggio: un ipotetico scenario è quello successivo ad un atterraggio di fortuna con l’aereo in aree remote.
Per ottenere la massima efficacia dalle erbe si devono conoscere i procedimenti per estrarne i principi attivi, come applicarli (uso esterno sulla cute o interno come infuso).
Raccogliere piante sane che crescono su terreni non inquinato, quindi distanti e a monte di discariche e attività umane in genere. Rimuovere polvere ed insetti. Cercare le piante vicino alle fonti di acqua o le zone di confine fra bosco e prati, i bordi dei campi o il ciglio dei sentieri che attraversano le foreste. Utilizzare correttamente le tecniche di essiccazione per conservare le piante per utilizzarle in un secondo momento, quando la pianta fresca non è più reperibile.

Preparazione delle piante

Uso esterno
Le piante non vanno bollite, ma lasciate immerse nell’acqua calda prossima all’ebollizione, quindi vanno pestate tra due sassi e l’aggiunta di una piccola aggiunta di acqua fino ad ottenere un impiastro di piante che si spreme per rimuovere il succo; la polpa si applica dentro e intorno alla ferita, in modo che stia ben aderente, fasciandola con pezzi di stoffa o grosse foglie.
In alternativa si possono fare degli impacchi preparati immergendo una stoffa o una zolla di muschio nel decotto o nell’infuso concentrato e poi tenendolo sulla cute lesa per dieci minuti.

Uso orale
Infusi: si versa acqua bollente sulla pianta e si attende 3 - 5 minuti o un tempo superiore per le piante dure.
Decotti: la pianta si bolle per estrarne l’essenza; più i tessuti sono resistenti e più lunga deve essere la bollitura. In generale si impiegano i decotti per la corteccia, i gambi, le radici ed i semi.
Macerazioni: tagliare finemente o pestare la pianta e lasciarla in acqua per parecchie ore; il preparato va consumato nel giro di mezza giornata.
Polveri: essiccare la pianta e poi pestarla fino a polverizzarla.

Emorragie
E’ importante conoscere per tempo le piante che hanno proprietà emostatiche: polvere di radici essiccate di Bistorta (Polygonum Bistorta) da applicare sulle ferite o infuso di steli freschi di Equiseto (Equisetum Arvense) per lavare le ferite.

Antisettici
Si fanno lavaggi con infuso di pianta per evitare che le ferite s’infettino. In caso di emergenza si può masticare la pianta per ottenere una poltiglia da applicare sulla ferita. Si impiegano:
- foglie e stelo di Piantaggine Maggiore (Plantago Mayor)
- steli in fiore della Prunella (Prunella Vulgaris)
- radici di Bardana (Arctium Lappa)
- foglie di Betulla (Betula Pendula)

Disturbi digestivi
Il carbone di legna e un tè di erbe costituiscono una eccellente cura per la diarrea; è necessario assumere anche molti liquidi.
Le foglie di Tarassaco (Taraxacum Officinale) mangiate crude oppure cucinate come gli spinaci aiutano la digestione.
I petali e le bacche della Rosa di macchia (Rosa Canina), ricche di vitamina C,  regolarizzano le funzioni digestive; prima di utilizzare le bacche vanno levati i semi lanuginosi.
Foglie e steli della Menta Acquatica (Mentha Acquatica) calmano gli spasmi dell’intestino; le foglie si impiegano per insaporire gli stufati.
Le foglie e le radici di Barbaforte (Asrmoracia Rusticana) sono utili per prevenire i problemi intestinali. Le radici aromatiche servono per insaporire gli stufati.
Steli in fiore della Prunella (Prunella Vulgaris) risolvono i disturbi intestinali. Le foglie si cucinano come gli spinaci.
La polvere delle radici essiccate di Bistorta si usano per curare la dissenteria grave.

Punture di insetti e altre irritazioni cutanee
Le punture di insetti sono fastidiose, trasmettono le malattie e si trasformano in dolorose ulcerazioni qualora grattate. Mangiando erbe selvatiche per qualche giorno, in particolare Piantaggine, gli insetti diventano meno fastidiosi.
Gli infusi di Equiseto, Bardana, Piantaggine, Betulla calmano l’infiammazione.
L’irritazione cutanea causata dall’ortica può essere alleviata sfregandoci sopra una foglia fresca di bardana o romice.

Abrasioni e strappi muscolari
Applicare localmente compresse di Bistorta, Equiseto o Piantaggine.

Mal di testa
Il mal di testa può essere calmato da un tè di Menta e Rosa di macchia.

Mal di denti

Il mal di denti può essere calmato con un tè di Rosa di macchia. Lavare i denti con cenere o corteccia di Ontano (Alnus Glutinosa).