sabato 10 gennaio 2015

farmaci di automedicazione impiegati nel trattamento dei disturbi delle vie urinarie: cistite, colica renale

categoria: medicina, pronto soccorso

Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica, solitamente dovuta ad una infezione delle vie urinarie. Il sintomo più importante della cistite è la continua necessità di urinare accompagnata, spesso, da bruciori o dolore o peso al basso ventre. La cistite può anche favorire anche una infezione renale.
I trattamenti per le cistiti sono costituiti da farmaci di prescrizione (come gli antibiotici per le cistiti di origine batterica).
La donna è anatomicamente più esposta alla contaminazione delle vie urinarie da parte di germi provenienti dall'intestino. Il disturbo è più frequente dopo la menopausa. Fattori predisponenti sono la stitichezza, la gravidanza e il diabete.
La prevenzione si attua con una particolare cura per l'igiene intima usando sapone neutro come detergente o prodotti specifici.
Le donne devono lavarsi con movimenti compiuti dall'avanti all'indietro per evitare una contaminazione dei genitali da parte dei batteri provenienti dall'intestino. Una particolare cura deve essere posta dalla donna nel periodo mestruale e dopo un rapporto sessuale.
E' utile bere molto, almeno 1,5 litri di acqua al giorno, per "lavare" bene le vie urinarie e favorire la diluizione e l'eliminazione di eventuali germi infettivi e piccoli residui di sali.
La dieta deve essere ricca di fibre, per impedire la stitichezza; eliminare spezie, insaccati, cibi piccanti e superalcolici che aumentano l'infiammazione locale.
I prodotti a base di estratti di mirtillo e di uva ursina hanno dimostrato proprietà anti-cistite.
Non fa bene
Eseguire frequenti lavande vaginali perché modificano il fisiologico ambiente acido della vagina.
Indossare indumenti intimi molto aderenti e di tessuto sintetico riduce la traspirazione della pelle nell'area genitale; indossare indumenti stretti favorisce la pressione sulla vescica.
Colica renale
La colica renale inizia con un forte dolore ad un fianco, che si irradia anteriormente, accompagnato da nausea e vomito; un calcolo ne è spesso la causa e quindi è necessario indirizzare il paziente da un medico. Nel frattempo è consigliabile il riposo assoluto, ridurre al minimo l'assunzione di liquidi durante la colica (abbondare invece appena risolto l'episodio acuto), applicare calore sulla parte dolente (la classica borsa dell'acqua calda).
Il trattamento è spesso costituito da farmaci di prescrizione (antispastici/antinfiammatori/antidolorifici per iniezione).
I farmaci di automedicazione sono rilassanti le vie urinarie/biliari, a base di principi vegetali.

Curiosità: un rene di riserva
La produzione di urina dipende dalla quantità di liquidi assunti e varia con la temperatura: è maggiore nelle stagioni fredde, quando la sudorazione e la traspirazione cutanea sono ridotte. I reni non funzionano mai a "massimo regime": si calcola che in condizioni ordinarie ogni rene sia attivo solo al 30%. Un rene normale ha quindi la capacità di sostenere enormi carichi di lavoro e sopperire al carico di lavoro dell'altro rene che cessa di funzionare.

Farmaci antispastici di automedicazione
La soluzione Schoum è a base di fumaria, ononide, piscidia

Altri preparati antispastici sono elencati nel capitolo "Farmaci per stomaco e intestino". Tali preparati possono essere utilizzati anche per gli spasmi delle vie urinarie purché sia riportata sul foglietto illustrativo tale indicazione

GINEPRO

categoria: piante medicinali
Al genere Juniperus (fam. Cupressaceae) appartengono diverse conifere di aspetto poco più che arbustivo, molto diffuse in montagna, dove alle alte quote, assumono la forma prostrata nelle sottospecie nana.
La più utilizzata in fitoterapia è il J. communis, pianta dioica, di cui si impiegano gli ovuli, galbuli o coccole, chiamati impropriamente frutti o bacche. Le coccole hanno sapore molto aromatico per la presenza di grosse ghiandole contenenti resine e olio essenziale, molto utilizzate in gastronomia come condimento e in liquoreria per il tradizionale Gin.
Dalle coccole, per distillazione in corrente di vapore, si ottiene un olio essenziale la cui composizione quali-quantitativa varia notevolmente in funzione del grado di maturazione e della provenienza della droga. I principali costituenti sono alfa-pinene, canfene, sabinene, oltre a tannini, sostanze amare, acidi organici, flavonoidi e zuccheri.
L'azione antisettica, balsamica ed espettorante dell’olio essenziale lo rendono valido nel contrastare le affezioni dell'apparato respiratorio, mentre l'attività spasmolitica è sfruttata a livello dei bronchi e dell'apparato digerente.
Numerose le applicazioni di questa pianta in cosmetica: entra nella formulazione di numerosi shampoo antiforfora per l’attività antinfiammatoria e sebo regolatrice a livello del cuoio capelluto.
L'uso delle piante appartenenti al genere Juniperus è sconsigliato in caso di affezioni renali e assolutamente controindicato in caso di gravidanza per il rischio di stimolare le contrazioni uterine.

L'olio di Cade o catrame di Ginepro, ottenuto per distillazione del legno di vari alberi appartenenti al genere Juniperus, era molto utilizzato nel passato per uso esterno in caso di scabbia e di altre affezioni dermatologiche.

Farmaci di automedicazione impiegati nel trattamento dei disturbi ginecologici

categoria: pronto soccorso

Dolori mestruali
I dolori che compaiono in coincidenza con il ciclo mestruale (termine medico: dismenorrea) sono relativamente frequenti, talvolta sono anche associati a un leggero stato di ansia.
Vedi farmaci antidolorifici.

Vaginite
La vaginite è una infiammazione della vagina, solitamente dovuta a infezioni batteriche. I sintomi caratteristici comprendono perdite vaginali, bruciore, prurito e dolore nei rapporti sessuali. Questo problema richiede una visita ginecologica.
I batteri causa di vaginite in genere provengono dalla vicina zona anale a causa di una cattiva igiene o trasmessi per via sessuale, ma talvolta sono già presenti nella vagina, normalmente inattivi, insieme ai batteri "buoni" della flora batterica naturale, ad esempio i Lactobacillus acidophilus, che hanno la funzione di tenere a bada i batteri potenzialmente “cattivi” (patogeni, ovvero che causano malattia) e regolare il grado di acidità vaginale al valore ottimale di 4,0 di PH, l'unità di misura dell'acidità.
Una malattia, una cura con antibiotici od una attacco in forze da parte dei batteri patogeni può alterare l'equilibrio vaginale e favorire l'infezione. Più frequente la vaginite è causata dal fungo Candida albicans (candidosi). La candida può essere trasmessa sessualmente, ma è anche normalmente presente nella vagina allo stato attivo, diventando patogeno quando ci sono situazioni che distruggono la flora microbica naturale.

Disinfettanti e antifungini
I farmaci da automedicazione sono disinfettanti per l'igiene intima femminile e gli antifungini applicabili localmente sottoforma di ovuli, creme e compresse vaginali o lavande.
I principi attivi disinfettanti (carbamide perossido, cetrimonio tosilato, clorexidina gluconato e iodopovidone) e antifungini (clotrimazolo ed acido usnico) sono normalmente consigliati dal farmacista.
Il passaggio e l'assorbimento dei farmaci attraverso una mucosa sono relativamente facili per cui, nel caso si usino lavande o altri farmaci per applicazione vaginale, è possibile che i principi attivi presenti in tali preparazioni siano assorbiti e diano origine a effetti collaterali sistemici.

Non fa bene
Asciugare le zone intime con l'asciugamano in caso di infezione perché può diventare un pericoloso serbatoio di batteri.

Fa bene
Curare in modo attento l'igiene intima quotidiana, usando prodotti specifici, ma non lavarsi più di 3-4 volte al giorno, tranne in caso di mestruazioni o intensa attività sportiva.
Nel lavaggio, la direziono corretta è da davanti verso dietro, mentre il movimento opposto favorisce il passaggio di batteri intestinali verso la sede vaginale. L'ano e la zona perianale devono essere detersi separatamente. Usare carta igienica e fazzolettini di carta per asciugare la zona anogenitale femminile.
Eseguire una visita ginecologica periodica.
Indossare biancheria intima di cotone, non troppo aderente e possibilmente non colorata. Cambiare spesso i salvaslip.
Al mare, non restare a lungo sul bagnasciuga con il costume bagnato, ma sciacquarsi con acqua dolce dopo ogni bagno. Non sedersi sulla sabbia.

venerdì 9 gennaio 2015

Le pandemie influenzali. I piani di contenimento del virus

Categoria: medicina

Da sempre le pandemie influenzali hanno colpito l’uomo; ne descrive una Ippocrate nel 412 a.C. .
I dati storici aiutano a prevedere lo sviluppo di una pandemia appena iniziata: è frequente, ad esempio, osservare delle ondate successive, di cui la seconda è sempre più severa rispetto alla prima.
Alcuni modelli matematici simulano la diffusione dell’infezione e verificano l’adeguatezza delle misure (farmacologiche e non) messe in campo per contenere l’impatto della pandemia.
Questi modelli prendono in considerazione il tasso di riproduzione di base (Ro), cioè il numero medio di individui contagiati da un singolo individuo infetto, durante il suo periodo di contagiosità, assumendo che tutti quelli venuti in contatto con il virus siano infettabili.
Attribuendo a tale parametro valori diversi per simulare scenari sempre più gravi si possono prevedere quante potrebbero essere le persone contagiate, in modo da permettere ai governi di stilare dei Piani Pandemici Nazionali e decidere quanto capitale destinare alla sanità per contenere la pandemia entro limiti ritenuti “accettabili”.
I Piani Pandemici Nazionali prevedono:
- l’accumulo di scorte di farmaci antivirali, pari almeno al 25% della popolazione
- la somministrazione del vaccino appena disponibile, iniziando con il personale specializzato ed indispensabile e poi alla restante popolazione, appena sono prodotti lotti in numero sufficiente
- l’adozione di strategie che limitano i contatti tra persone, le cosiddette misure di distanziamento sociale, come la chiusura delle scuole, l’isolamento e la quarantena, risultate efficaci, in passato, nel contenimento delle epidemie.
Nel malaugurato caso la pandemia in atto sia del tipo peggiore, quello con la più elevata trasmissibilità del virus, le migliori possibilità di successo si hanno quando le misure di isolamento e quarantena sono attuate tempestivamente, in modo da ridurre il numero di individui contagiati e contagiosi, in attesa della produzione di quantità sufficienti di vaccino.

Resta il fatto però che i modelli matematici non possono inquadrare in uno schema valido il virus influenzale imprevedibile per definizione facilmente mutevole (la probabilità di mutazione del virus aumenta vertiginosamente con l’aumentare del numero degli infetti).

mercoledì 7 gennaio 2015

youtube: make a survival still for drinkable water

categoria: youtube, acqua

Un distillatore per l'acqua portatile, leggero ed efficace, fatto a poco prezzo con un tubo di rame, due raccordi, due borracce di acciaio per campeggiatori e un poco di manualità. Un distillatore preparato in anticipo da tenere da parte "in caso di".

youtube: how to make a solar USB charge

categoria: video youtube, corrente elettrica

Un interessante video di youtube sulla costruzione di un caricabatteria a energia solare con presa USB