venerdì 17 gennaio 2014

Categoria: fuoco, vecchie riviste      

 Tecniche di accensione del fuoco: la scintilla elettrica



Si scollega la batteria dall’automobile e si pone questa in un posto abbastanza distante. Si collegano i cavi ai due poli (+ e -) e si uniscono a un pezzo di filo scoperto che passi in mezzo all’esca. Appena il filo scoperto diventa rovente e accende l’esca si scollegano i fili dalla batteria e si allontana la batteria dal fuoco.

categoria: Tecniche di arrampicata , vecchie riviste

Uso di uncini e corde annodate per scalare



L. West, un falsario in prigione, con l'aiuto di un complice ha nascosto sotto il suo letto sezioni di tubo filettati da ambo i lati, i manicotti di raccordo, una piccola sega e delle corde fatte annodando lenzuola. La notte prescelta per la fuga ha tagliato le sbarre e ha unito i pezzi di tubo, ottenendo con questi anche l'uncino con cui agganciare la cima del muro di cinta.
West non è stato fortunato perché l'uncino si è rotto e durante un secondo tentativo di fuga senza aiuto di attrezzatura, è caduto è si è rotto la caviglia.

Due corde, annodate come in figura permettono all'uomo di salire facilmente lungo il palo. Con tutto il suo peso si appoggia su una delle due corde, bloccandola al palo, mentre con la mano allenta e spinge verso l'alto l'altra corda annodata. A questo punto l'uomo sposta il suo peso sulla corda in alto, che viene a essere bloccata al palo e inizia ad allentare la prima corda per portarla in alto. Il ciclo di movimenti si ripete fino in cima e, invertito, serve anche per scendere.


Illuminare con gli specchi: dagli Egizi ai giorni nostri

categoria: illuminazione

Illuminare con gli specchi: dagli Egizi ai giorni nostri


Energia elettrica: generatori a pedali, una idea non recente


categoria: produzione energia elettrica, vecchie riviste

Energia elettrica: generatori a pedali, una idea non recente



Nello stesso blog, un articolo del 21 ottobre 2014 parla delle biciclette collegate a dinamo per ricavare corrente elettrica o pompe per fare circolare l'aria nei bunker, usati durante la seconda guerra mondiale. Biciclette collegate a dinamo sono state ritrovate nei vecchi locali delle prefetture italiane per fornire corrente alle radio trasmittenti

Tecniche di pesca: arpione e box in vetro alle Hawaii


Categoria: pesca, vecchie riviste


PESCA: UNA CANNA DA LANCIO DA USARE DOVE IL FOGLIAME SULLA RIVA È UN OSTACOLO

Categoria: pesca, vecchie riviste


la particolare canna presentata nell'articolo lancia l'esca con un meccanismo ad elastico. Il pescatore tiene la canna ferma, diretta verso la zona bersaglio prescelta, senza dover fare nessun movimento ad arco con il braccio, senza essere quindi intralciato dalla fitta vegetazione intorno a lui. Penso che questa strana canna possa essere utile al pescatore che voglia insidiare la trota nel fiume, per sondare l'acqua delle "buche" vicino la riva, a valle di un tronco o un grosso sasso, dove il pregiato pesce è in attesa della preda, irrangiuggibili in altro modo per la folta vegetazione a riva.  

                     Conservazione cibo: affumicatura



                               Nodi, una passione antica


Film che trattano il tema della sopravvivenza:

               "Sulle tracce dell'assassino" "Deadly pursuit"






Stasera alle 21,15 uno splendido film su Rai Movie con S. Poitier e T. Berenger
Natura selvaggia, montagna e un inseguimento di un killer mozzafiato. Riguardo al tema della sopravvivenza, soprattutto la parte girata in montagna, con la tempesta di neve, l'ipotermia e la costruzione del rifugio nella neve.
Buona visione



       Sicurezza: tecniche di risalita sul kayak (seconda parte)

giovedì 16 gennaio 2014


Un video preso da Youtube per introdurre il concetto di TCCC

Serie TV che trattano il tema della sopravvivenza:

I sopravvissuti (Survivors) 1975 Terry Nation

All'inizio pensarono che si trattasse della solita epidemia di influenza. Spiacevole ma usuale. Poi cominciarono a morire. Allora si resero conto che questa volta era diverso. Non si trattava di influenza ma di un morbo completamente sconosciuto, incredibilmente contagioso, diffusosi su tutto il pianeta con velocità spaventosa... L'umanità è ormai al limite dell'estinzione totale. I pochi rimasti in vita hanno ereditato un mondo semideserto e silenzioso che devono ricostruire da zero, imparando di nuovo tecniche scordate nella notte dei tempi. Il progresso ha saputo mandare l'uomo sulla luna, ma ora, come individui, i sopravvissuti hanno meno conoscenze pratiche degli uomini dell'età del ferro. Eppure bisogna riuscire a restare in vita, bisogna evitare a tutti i costi che il genere umano si estingua...
Così veniva introdotto il romanzo di Terry Nation ("Survivors"), pubblicato in Inghilterra nel 1976 e in Italia da Sperling & Kupfer nel 1978. Esso è in parte basato sull'omonima serie televisiva
http://sopravvissuti.altervista.org
La trama si basa su uno scenario in cui il mondo intero è stato colpito da una epidemia dovuta ad un virus letale, al quale è scampato solo l'1% dell'intera popolazione.
La serie fu creata e prodotta da Terry Nation per la BBC, nel triennio 1975/1977.

Benchè "datato", questa serie resta attuale da vedere, perché affronta problemi reali: la mancanza di medicine e soprattutto personale medico, l'anarchia e l'impossibilità di andare oltre a una giustizia "sommaria".



mercoledì 15 gennaio 2014

Sopravvivenza in mare: equipaggio di un bombardiere inglese su battello gonfiabile



Borracce come salvagenti improvvisati


"L'età di un uovo di gallina"

Sfogliando vecchie riviste si trovano delle "perle" da conservare gelosamente. Spero si legga bene.

Coltelli da sopravvivenza: 3° selezione

Bushman Cold Steel
glock
Sp2 Air Force Survival Ontario
Rui Tracker
Trakker Fox

Film che trattano il tema della sopravvivenza

Film commentato in un articolo successivo ****/*****





Coltelli da sopravvivenza: 2° selezione

F1 fallkniven
Ka-bar
Ontario Pilot
Wilkinson Survival
Tom Brown Tracker
Camillus Pilot

lightstick, starlight, Cyalume®

categoria: luce, segnalazioni





Il lightstick, noto anche come starlight, Cyalume®, è un cilindro di silicone, o altro materiale plastico morbido, auto-luminescente. Per accendere la luce è sufficiente piegare la bacchetta rompendo in questo modo la fiala contenuta al suo interno. Ciò fa mescolare i composti chimici e dà avvio alla reazione luminescente. Si ottiene una luce istantanea che ha una durata media di circa dodici ore, nei colori bianco, arancio, verde e blu.
Questa fonte di luce è autonoma e non richiede alcuna manutenzione; gli stick sono garantiti circa 4 anni se correttamente conservati. Il calore e l'umidità ne accelerano l'invecchiamento, per questo sono venduti in buste sigillate.
Non sviluppando calore, scintille o gas, questi prodotti offrono delle soluzioni di illuminazione sicure, senza rischi per la salute o per l’ambiente. La luce ottenuta, non molto intensa, può essere impiegata in ambienti chiusi (ad esempio nella tenda), per la lettura della carta topografica e come segnale di soccorso, ad esempio legando uno stick a un cordino e facendolo girare vorticosamente sopra la testa, si ottiene un segnale luminoso molto grande, visibile a grande distanza.
I pescatori usano i starlight durante la pesca notturna, per evidenziare la punta della canna da pesca quando il pesce abbocca all’esca.

Funzionamento:
1. Involucro plastico contenente l'estere fenilico dell'acido ossalico (difenil ossalato) e pigmento fluorescente da cui dipende il colore: giallo, blu, verde, viola, rosso, arancione o bianco
2. Fialetta contenente acqua ossigenata
3. Dopo che la fiala interna è rotta, le due soluzioni si mescolano e il lighstick si accende.
Si sfrutta la reazione chimica (chemioluminescenza) tra l'acqua ossigenata e l'estere per ottenere l'energia necessaria per eccitare gli elettroni del colorante fluorescente: si producono due molecole di fenolo ed una molecola di 1,2-dioxetanedione (perossiacido esterificato) che si decompone spontaneamente in acido carbonico (H2CO3) producendo l'energia necessaria ad eccitare il pigmento fluorescente che rilascia un fotone. Si tratta di una reazione chimica irreversibile e quindi il prodotto è monouso; non è possibile quindi nemmeno spegnere questi dispositivi una volta accesi, ma si può tuttavia rallentare moltissimo la reazione chimica mettendo lo stick in un freezer.

Sicurezza alimentare: la data di scadenza

Categoria: sicurezza alimentare, conservazione del cibo

Alimenti, i rischi della cattiva conservazione

Usare bene i sistemi di refrigerazione per conservare a dovere i cibi. E' questa la prima regola per ridurre il rischio di tossinfezioni alimentari. Può accadere infatti che la la crescita batteriche, temporaneamente arrestata dalle basse temperature del frigorifero, sufficienti a mantenere sotto controllo lo sviluppo dei germi ma non a distruggerli, riprenda non appena la temperatura esterna sale. Particolare attenzione, secondo gli esperti, va prestata a pesce e carni. "Più facilmente possono andare incontro alla riproduzione di batteri che, nel momento in cui mangiamo l'alimento anche ben cucinato, tendono a diffondersi nel nostro intestino e a provocare sintomi - spiega Lorenzo Morelli, Preside della Facoltà di Agraria all'Università Cattolica di Piacenza". Secondo Morelli, poi, ci vuole anche attenzione al momento dell'acquisto. Questo significa leggere con grande attenzione le etichette. Le date di scadenza si riferiscono esclusivamente alle confezioni perfettamente conservate secondo le norme riportate sull'etichetta, ad esempio per quanto riguarda la temperatura: poi occorre valutare se troviamo scritto "consumare entro" o consumare preferibilmente entro". Nel primo caso si parla soprattutto di sicurezza dell'alimento: il produttore segnalando la data indica che fino a quel momento l'alimento stesso può essere consumato senza particolari rischi per la salute. Quando invece c'è scritto "preferibilmente entro" significa che consumando il cibo entro la data indicata si può godere della "qualità" globale del cibo stesso.

Edott farmacisti gennaio 2014

Recuperare la cera per fare candele

categoria: candele, luce, fai da te


Quando avanzano mozziconi di candela, invece di buttarli, si possono fondere a bagnomaria e rimodellarli.
- si mettono i mozziconi in un recipiente, anche una lattina tagliata per rimanere in tema di riciclo, si fondono a bagnomaria e si eliminano gli stoppini

- lo stampo dove versare la cera fusa può essere un cartone di latte tagliato ad una altezza di dieci o più centimetri, poiché sono fatti di un materiale che resiste bene al calore (anche un barattolo di vetro può essere una comoda alternativa).
- il nuovo stoppino è preso da una corda di cotone e deve avere un diametro di circa un millimetro; diametri maggiori bruciano facendo fumo, mentre corde più sottili producono fiamme che si spengono facilmente perché sommerse dalla cera che si scioglie; si taglia un pezzo di corda lungo almeno il doppio del cartone di latte e si lega una estremità ad un bastoncino
- si versa la cera calda nel cartone fino all'altezza di un centimetro e si infila l'altro capo della corda di cotone, incastrando il bastoncino in modo che la corda resti diritta
- si versa la restante cera fino a riempire lo stampo
- una volta che la cera è raffreddata si può sfilare la candela dallo stampo e tagliare la corda ad una altezza opportuna

martedì 14 gennaio 2014

film che trattano il tema della sopravvivenza

              categoria: film







Film commentato in un articolo successivo ***/*****




Prima selezione di film che trattano il tema della sopravvivenza.