sabato 27 dicembre 2014

Miracolo di Natale ad Agrigento Finanziere salva la vita a un bimbo

categoria: pronto soccorso, estratto di cronaca

Tratto da articolo di Antonino Ravanà (La Sicilia.it)
Lunedì 22 dicembre, in un centro commerciale siciliano, un bambino di poco più di due anni si accascia al suolo, svenuto, vicino alle casse del negozio.
Alcune persone si mettono a urlare, altre chiedono aiuto, si vede un uomo che si mette le mani nei capelli. La madre del piccolo tenta di fare qualcosa, aiutata da uno dei responsabili del negozio e dagli altri parenti, ma il bambino non si riprende.
Nel negozio è presente Andrea Stamerra, un trentaseienne della provincia di Lecce, sposato con figli, appuntato della Guardia di finanza, in forza alla Compagnia di Agrigento. Esperto di primo soccorso, arriva vicino alla madre, si qualifica e inizia con le pratiche rianimatorie. Non è facile operare in quella situazione con i familiari e i parenti del piccolino scoppiati in un pianto dirotto e che si sono lasciati andare a scene di autentica disperazione, ma il militare ha continuato nel suo intervento, alternando massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, per dare al bimbo quel poco di ossigeno che in una situazione di emergenza riesce a tamponare eventuali danni al cuore e al cervello. Nel frattempo era partita la richiesta di soccorso e i medici del 118 stavano arrivando. Quando l’équipe sanitaria è giunta sul posto il cuore del bambino aveva ricominciato a battere.
Il bimbo è stato trasportato ambulanza all’ospedale e gli esami hanno escluso danni cerebrali o altro. Si è appreso che il piccolo è affetto da una patologia, che mai però si era manifestata in maniera grave come avvenuto lunedì scorso. Quello che conta adesso è che il bimbo è stato giudicato fuori pericolo e a trascorso il Natale a casa circondato dall’amore dei propri familiari.

L’ha salvato uno sconosciuto finanziere. Il primo a congratularsi con lui è stato il comandante della Guardia di finanza del Comando provinciale di Agrigento, Massimo Sobrà.

venerdì 26 dicembre 2014

Farmaci di automedicazione usati per problemi dermatologici: irritazioni della pelle ed eruzioni cutanee

categoria: pronto soccorso


L'esposizione della pelle ad agenti nocivi, di natura chimica, chimico-fisica o biologica determina irritazione (eczema), che si manifesta con prurito, arrossamento, gonfiore, bolle, desquamazione e formazione di croste.
Tra gli agenti nocivi sono spesso compresi alcuni metalli, come nichel, cobalto, cromo (usati, per esempio, nella produzione di bigiotteria); farmaci per uso locale, cosmetici e prodotti per l'igiene (tinture per capelli e saponi), ecc.
Dal colloquio con il paziente e attraverso specifici test, è possibile scoprire quali sono le sostanze irritanti in modo da cercare di evitarne il contatto in futuro.

Eritema
L'eritema è un rossore, diffuso o localizzato a macchie sulla pelle, che scompare se si esercita una pressione su di essa.
L'eritema solare è causato dai raggi ultravioletti per esposizione eccessiva al Sole; si può arrivare ad ustioni di primo e secondo grado, caratterizzate dalla formazione di vescicole ripiene di liquido e papule (piccole rilevazioni della pelle). Nei casi più gravi possono anche comparire febbre e malessere generale.
Dopo un certo periodo di tempo, la pelle maggiormente danneggiata viene eliminata per desquamazione.
Prurito e dolore
li prurito induce grattamento, che può essere vista come una reazione di protezione, dato che allontana una potenziale sostanza dannosa e attiva un meccanismo di infiammazione locale che stimola i processi difensivi.
In particolare, grattando la pelle irritata si rompono i mastociti, cellule che liberano istamina, una sostanza che produce infiammazione (arrossamento, bolle, bruciore, dolore) e mantiene il prurito, innescando quindi una sorta di "circolo vizioso".
Il prurito è un sintomo complesso le cui cause, non sono spesso evidenti quindi un primo trattamento farmacologico è mirato solo a ridurre il fastidio, tenendo presente che gli episodi di prurito possono limitarsi da soli nel tempo.
Una causa frequente di prurito, soprattutto negli anziani, è l'eccessiva secchezza della pelle, ma il prurito accompagna anche molte malattie della pelle e che riguardano tutto l’organismo.
Un prurito localizzato può essere dovuto a un eczema, infezioni, punture di insetti (oltre alle classiche zanzare, possono essere coinvolti pulci e pidocchi).
L’orticaria è un prurito esteso a tutto il corpo: il medico può supporre diverse malattie, tra cui l'allergia, un'intolleranza (per esempio da farmaci o alimenti come fragole, cioccolato, frutti di mare, pesce, nocciole, coloranti e conservanti, alcolici eccetera), un'infezione virale o disturbi del fegato.
Talvolta il prurito può avere una causa psicologica, come uno stato di ansia o stress o manifestarsi in gravidanza, con un meccanismo ancora poco noto.
In ogni caso, il sintomo "prurito" non va mai trascurato ed è sempre opportuno rivolgersi al medico se il disturbo persiste, è associato a perdita di peso, si sospetta che sia collegato all'assunzione di farmaci o ad un'infezione della pelle.

Emollienti, antistaminici, cortisonici e anestetici locali per l'irritazione e le piccole affezioni della pelle
Le irritazioni della pelle possono essere trattate con diversi farmaci.
Una sostanza con attività emolliente aiuta a mantenere un'adeguata idratazione della pelle, ed è utile in caso di lesioni secche, fissurate e desquamate. I preparati contenenti mentolo non sono indicati nei bambini sotto i due anni di età per il rischio di effetti indesiderati.
In caso di dermatiti accompagnate da dolore e prurito, eritema solare e punture di insetti sono indicati i prodotti contenenti antistaminici o cortisonici.
Gli antistaminici (desclorfeniramina, difenidramina, dimetindene, isotipendile, prometazina, tonzilamina) impediscono l'azione della sostanza endogena irritante istamina, rilasciata nelle zone arrossate della pelle.
Il cortisone è un ormone steroideo, normalmente secreto dalle ghiandole surrenali, che ha un forte effetto antinfiammatorio. Il cortisone può avere effetti collaterali importanti nel caso sia assorbito; questo fatto è più probabile quando la zona da trattare presenta abrasioni o è molto estesa o l'uso è prolungato.
Gli anestetici locali (benzocaina, lidocaina, procaina) bloccano la trasmissione della sensazione dolorosa a livello delle fibre nervose e possono ridurre la sensazione di prurito delle mucose, ma sulla pelle non funzionano, sempre che non  sia lesa, come nel caso di abrasioni o bruciature.

Trattamenti complementari
II prurito che interessa l'ano e l'area genitale femminile ha bisogno di una igiene regolare con saponi acidi e acqua tiepida, insieme a misure specifiche indicate dal medico.
II prurito associato a eczema può essere trattato in molti casi con acqua tiepida e una crema idratante. Talora invece il bagno, forse a causa delle brusche variazioni di temperatura, può peggiorare il prurito.

Il prurito di modesta entità può trarre sollievo da polveri aspersorie a base di talco e mentolo.

ramponi da arrampicata

categoria: tecniche di arrampicata, vecchie riviste


Una coppia di ramponi fatti piegando abilmente del filo di ferro, una volta legati alle caviglie, permettono di salire facilmente pali o piccoli alberi.

Questa coppia di ramponi sono più complessi, ma più rifiniti dei precedenti, con cinghie e puntali.


scudo ripiegabile ed arma combinata, pugnale-arma da fuoco

categoria: armi, invenzioni, vecchie riviste

Thomson Rogers ha inventato scudo ripiegabile e un'arma combinata, pugnale-arma da fuoco. Questa persona ha anche studiato un pugnale con tre lame


camera d'aria trasformata in una sacca porta fucile

categoria: vecchie riviste
L'articolo di questa rivista illustra la trasformazione di una vecchia camera d'aria in una sacca porta fucile, in grado di proteggerlo efficacemente dalla pioggia e dagli urti.
La sacca può essere adattata facilmente per altri scopi.

cinque attrezzi in uno


categoria: vecchie riviste, attrezzi

Vanga, coltello, piccone, martello, arma per il combattimento corpo a corpo nelle trincee e scudo. Questo attrezzo combinato, fatto in acciaio nichelcromo temperato, inventato dal Dr. F. P. Archer è riposto in una custodia posta sul petto e può fare anche da scudo, proteggendone un'ampia area dall'offesa portata da una baionetta nemica o da un proiettile  sparato da un fucile da 200 yarde (182,88 metri) o da un revolver calibro .45 sparato da breve distanza.
L'attrezzo non è molto pesante e può essere montato facilmente in poco tempo.

mercoledì 24 dicembre 2014

episodi di sopravvivenza: australia dicembre 2014

Australia, si perdono nel parco nazionale: papà e due figli ritrovati dopo dieci giorni

Un uomo e i suoi due figli di 5 e 7 anni sono stati salvati in Australia dopo essere rimasti bloccati 10 giorni nel remoto Expedition national park, nel Queensland, con pochi viveri e sopportando temperature elevate. I bambini al momento sono in condizioni stabili e si stanno riprendendo in un ospedale nella città di Taroom.
L’odissea dei tre è iniziata l’11 dicembre di quest’anno, quando l’uomo, Steven Van Lonkhuyzen, ha sbagliato strada e in seguito è rimasto impantanato nel fango con il suo 4x4. 
L’uomo si era messo in viaggio con lo scopo di andare in auto da Brisbane a Cairns usando una strada interna e l’allarme è stato dato dalla madre dei bambini, allarmata dal fatto che i tre non fossero arrivati a Cairns, dove li aspettava a casa di un amico. Nel parco la ricezione dei telefoni cellulari è scarsa o nulla, perciò Van Lonkhuyzen non è riuscito a chiamare aiuto. Il parco è inoltre poco visitato in questo periodo a causa del caldo, il che ha reso più difficile il ritrovamento. Solo la fortuna e il fatto che era piovuto per diversi giorni ha permesso che i tre sono stati trovati ancora in buone condizioni, affamati e disidratati ma vivi.

Commento:
Alcuni eventi funesti sono inevitabili se ci si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma la maggior parte non lo sono ed è la distrazione e la superficialità con cui ci si appresta a fare le cose che fanno iniziare queste brutte avventure.
La distrazione ti fa sbagliare ad un incrocio, ma la superficialità ti ha fatto partire impreparato, senza considerare che:
- i telefonini non hanno sempre “campo”
- bisogna avere un rifornimento di acqua e cibo adeguato
- il mezzo con cui si viaggia, pur essendo un 4x4 può bloccarsi e occorre attrezzatura adeguata e l’aiuto di più persone per liberarla

Una volta ritrovatisi soli e in mezzo al nulla, la differenza tra una tragedia e un lieto fine, oltre alla fortuna, è un buon addestramento:
- studiare la cartografia per sapere come orientarsi (un gps è l’ideale, ma poi bisogna ricordarsi di riallineare periodicamente l’apparecchio con i satelliti e …. portare le pile di ricambio)
- conoscere le tecniche base di sopravvivenza

Tecniche di sopravvivenza
. Una automobile, pur immobilizzata, ha una batteria e cavi con cui accendere un fuoco, materiale plastico e benzina sufficiente a fare un fumo nero ben visibile a distanza, specchietti con cui fare segnalazioni di giorno.
. Si può ricavare acqua anche nel deserto con un semplice sacchetto di plastica: