martedì 27 febbraio 2018

SERIE TELEVISIVA I sopravvissuti - Piano dell'opera

Categoria: film, serie tv che trattano il tema sopravvivenza

I SOPRAVVISSUTI

SERIE TELEVISIVA INGLESE DEL 1975




Chi ricorda questa serie televisiva?
Il primo ciak della serie post-apocalittica è stato fatto il 18 febbraio 1975 e la BBC trasmise la prima puntata il 16 aprile dello stesso anno ottenendo una risposta entusiastica del pubblico inglese prima e di quello mondiale poi. La serie si è interrotta dopo tre stagioni e 38 puntate nel 1977 ed è considerata uno dei migliori esempi di televisione di quegli anni. In Italia la terza serie non è stata mai trasmessa, ma ho tenuto sotto osservazione il web per sapere quando fosse stato disponibile la versione DVD, poi acquistato e nel frattempo ha acquistato anche il libro omonimo di Terry Nation, che ha una trama diversa, rimasta incentrata sulla figura di Abby Grant e la ricerca di suo figlio.
Il pubblico che seguiva la serie si immedesimava facilmente nei suoi personaggi, gente comune che si ritrova sola, in una terra desolata e deserta, dopo che una tremenda epidemia aveva falcidiato la popolazione mondiale e sbriciolato la civiltà moderna; erano pochi i bambini e anziani presenti nella serie, perché giustamente era stato ipotizzato che pochi di essi sarebbero sopravvissuti ai primi mesi di sopravvivenza da soli, senza l'aiuto e il sostegno di un gruppo che procurasse loro cibo, riparo e difesa dai cani tornati selvatici o prepotenti che non dovevano sottostare più ad alcuna legge).
Alla fine di ogni puntata lo spettatore era portato a chiedersi cosa avrebbe fatto al posto dei personaggi della serie, posti di fronte alle stesse circostanze estreme ed è soprattutto questo che ha decretato il successo del programmatelevisivo: dove trovare il cibo quando un gruppo più numeroso e meglio armato si accaparra quello presente nei supermercati? come curare un ferito grave quando non esistono più medici, infermieri, farmacisti o magari un semplice studente di medicina al primo anno di studi? Chi si assume l'incarico di ristabilire una qualche forma di ordine?.
Le risposte portate dagli autori della serie sono forti, magari impopolari, ma imposte dalle necessità del momento, quando non esiste più, ad esempio, la possibilità di curare un malato che soffre atrocemente, tenere detenuto un assassino o un pericoloso malato di mente privo delle sue medicine o chiamare le forze dell'ordine quando alla porta bussa qualche malintenzionato intenzionato a impadronirsi delle scorte di cibo e carburante per l'inverno.
I "sopravvissuti" della serie sono persone comuni in lotta per la vita, la fantascienza raccontata alla tv è sobria, di basso profilo, ma comunque più agghiacciante e reale di quella eroica vista al cinema nello stesso periodo, tra il 1979 e il 1985, la serie australiana " Mad Max" con un giovane Mel Gibson futura stella del cinema mondiale o quella narrata dal capolavoro di Stephen King, "l'ombra dello scorpione" del 1978, che narra anch'esso di un virus mortale, in questo caso sfuggito da un laboratorio di ricerca militare che stermina la popolazione.
Sia i "sopravvissuti" che "Mad Max" avranno un seguito negli anni successivi, rispettivamente nel 2008 ("Survivors" in tv) e nel 2015 ("Mad Max: Fury Road" al cinema). La serie televisiva inglese questa volta non ha superato la prima serie e le 12 puntate, sospesa per la scarsa percentuale di spettatori.
Anche i luoghi dove sono state girate le scene hanno contribuito al successo del programma, una bellissima campagna inglese, sfruttata "per fini narrativi molto precisi, cioè per spaventare. Villaggi sperduti e sonnolenti, colline brulle, chiese diroccate in cui ogni passo rimbomba di parete in parete ... un campionario di immagini idilliache che già il romanzo gotico dell'Ottocento aveva iniettato di terrore. Con I sopravvissuti, la quiete della verde campagna inglese diventa sinonimo di morte e desolazione" (libretto di commento al DVD).
La chiesa a Elmley Castle piena di cadaveri in cui si imbatte Abby, per esempio, ha lasciato un solco profondo nell'immaginario britannico ed è stato ripreso ad arte nel film horror "28 giorni dopo" del 2002 dove il virus non uccide i contagiati ma li trasforma in bestie sanguinarie, un filone proseguito  con i film "28 settimane dopo", "io sono leggenda" e "world war Z".

Casualmente ... dispongo di tutti i 19 dvd dell'opera e ho letto il libro di Terry Nation da cui è tratta la serie TV.






lunedì 26 febbraio 2018