giovedì 22 maggio 2014

LA MANUTENZIONE DELLE ARMI

categoria: armi da fuoco

Durante la caccia le armi utilizzate nell'attività venatoria (fucili) sono esposte alle intemperie e occorre prendere alcune precauzioni per evitare di rovinarle e rischiare anche pericolosi incidenti.
Il primo esempio, banale, è quello del cacciatore che, sotto la pioggia, porta a tracolla il suo fucile con le canne rivolte verso l'alto, scorge la preda, non pensa ad altro che a quella e fa fuoco con mezzo litro di acqua nella canna; succede anche di otturare involontariamente le canne del fucile, per esempio con del fango, magari in seguito a uno scivolone. Due situazioni pericolose abbastanza frequenti e tali da mettere a repentaglio l'incolumità di chi spara. Il concetto di manutenzione quindi significa non solo pulire lo "schioppo" al rientro, ma pensare anche a quello che facciamo, in ogni momento quando si maneggia qualsiasi arma da fuoco.
Molti fucili non sono dotati di sicure automatiche come quella al percussore delle 
pistole, quindi va da sé che con bascula
chiusa e cartucce in camera, basta un colpo secco sul calcio o sulla volata per fare
 sparare involontariamente l'arma. In determinati casi non serve a nulla mettere la
sicura, che nella maggior parte delle volte
 blocca solo il grilletto, ma bisogna semplicemente aprire la bascula, soprattutto quando si percorrono tratti di terreno difficili, friabili e sdrucciolevoli.

Quando si deve riporre l’arma è bene lavarla senza però inondare i meccanismi per poi lasciarle asciugare completamente, infine una bella pennellata di olio alle bruniture, una ricca scovolata alle canne, e magari un po' di cera d'api sui legni.

Nessun commento:

Posta un commento