venerdì 24 luglio 2015

Le medicazioni. prima parte

categoria: pronto soccorso

Le medicazioni

Una medicazione deve svolgere molte funzioni:
1) isolamento della ferita da irritazioni meccaniche (sfregamento degli abiti) e dalla contaminazione da agenti esterni (batteri, sporcizia, corpi estranei), al fine di impedire un'infezione secondaria
2) diminuzione della pressione al fine di prevenire o guarire un decubito
3) compressione della ferita in modo da ridurre piccole emorragie venose
4) drenaggio dell'essudato in modo da allontanare efficacemente dalla ferita batteri infettivi, residui cellulari e altri elementi contaminanti. Per evitare la permanenza di essudato sotto lo strato protettivo, la medicazione deve avere uno strato di assorbimento  molto spesso oppure è necessario cambiare spesso la medicazione
5) medicazione con farmaci (antibiotici, antisettici)
6) profilassi delle trombosi mediante fasciature compressive
7) creazione di un microclima umido e caldo, in modo da impedire l’essiccamento della ferita e la formazione di crosta, favorire la migrazione e la proliferazione cellulare e i processi enzimatici. La guarigione è accelerata, e il dolore alleviato
-      Permeabilità all'aria e al vapore acqueo per impedire un effetto occlusivo che comporta la macerazione della cute, e un accumulo di calore (soprattutto in caso di medicazioni trasparenti). Quando il vapore acqueo proveniente dalla ferita non viene allontanato in modo ottimale la superficie della medicazione è umida, i microorganismi possono raggiungere la piaga dall'esterno

 Le medicazioni devono soddisfare una quantità di caratteristiche, a volte opposte, quindi è impossibile avere una medicazione ideale, ma si devono cercare dei compromessi che si adattino meglio alle richieste del momento.
  Secondo il tipo di ferita, si darà la preferenza ad una medicazione che assorba fortemente gli essudati, oppure ad una che garantisca una buona permeabilità all'aria.

Protezione dalle aderenze con la superficie piagata
Quando una medicazione aderisce alla superficie della ferita per essiccamento dell’essudato fuoriuscito da essa, nel momento della sua sostituzione, si strappa via una parte del tessuto neoformato, compromettendo il processo di guarigione dei tessuti avvenuto fino a quel momento. Questo fenomeno di "stripping" tissutale può essere evitato grazie a medicazioni particolari, definite atraumatiche o isolanti. Queste medicazioni sono costituite da fibre intrecciate in modo particolare, che si spiralizzano e si avvolgono con l'umidità, così da allontanare meccanicamente la superficie della medicazione dalla piaga, evitandola sua adesione alla superficie della ferita.

Le compresse porose idrofobe, a contatto con la superficie lesa, consentono il passaggio dell'essudato fino a uno strato superiore assorbente, senza assorbirlo esse stesse. Questa categoria comprende le medicazioni in tessuto non-tessuto idrofobe, le medicazioni con allumina, le compresse imbevute di unguenti.

Le medicazioni idroattive si imbevono dell'essudato formando un gel o una massa che gonfia senza aderire alla superficie piagata.

Tuttavia anche le medicazioni moderatamente aderenti possono aderire alla piaga se lasciate in situ troppo a lungo, in particolare quando la medicazione si è completamente bagnata prima di asciugarsi.

Nel caso in cui la medicazione aderisca completamente alla piaga, bisogna bagnarla con NaCI 0,9% o con soluzione di Ringer per circa 5 minuti, poi toglierla con una trazione moderata esercitata nel senso del pelo.

Nessun commento:

Posta un commento