mercoledì 5 agosto 2015

Piante medicinali: Malva Silvestris (fam. Malvaceae)

Categoria: piante medicinali

Malva Silvestris


Per trattare le contusioni Dioscoride Pedanio (40d.C.-90d.C.),consigliava un impiastro di foglie di malva e di salice.
La Malva silvestris (fam. Malvaceae) è una pianta erbacea bienne o perenne alta 30-90 centimetri. Comune nei prati e nelle siepi di tutta Europa, preferisce i luoghi umidi e può essere facilmente confusa con specie affini.
Le foglie della Malva sono tondeggianti, lungamente picciolate con tipico margine crenato, la lamina è sottile, leggermente pelosa. I fiori sono rossastri con caratteristiche venature violacee dovute al contenuto in antocianidine (es. Malvidina).
Le foglie di Malva possono essere rovinate dal fungo  Puccinia malvacearum; l’infestazione è riconoscibile per le spore di colore rosso ruggine sulla pagina inferiore della foglia.


Conosciuta e apprezzata fin dal 700 a.C. per le proprietà lenitive e antinfiammatorie, la Malva è tuttora impiegata popolarmente in numerose patologie: dalle punture di insetto agli eritemi solari, dalla tosse agli ascessi dentali, alla congiuntivite.
Un tempo era utilizzata anche per fini alimentari.
La Malva è considerata la pianta del benessere intestinale e della vescica, sotto forma di decotto, consumata cruda o cotta oppure usando il decotto per clisteri e semicupi (i microclismi di glicerina, malva e camomilla sono tra gli evacuanti più venduti in  farmacia).

In fitoterapia moderna si usano le foglie e i fiori, raccolti poco prima della completa fioritura. La droga contiene principalmente mucillagine (fino al 12-15%) contenenti acido galatturonico, solfati flavonoidici e tannini in piccole quantità. Sono presenti anche vitamine (B, C ed E), acidi organici (es. clorogenico e caffeico), antociani. Questi ultimi sono contenuti quasi esclusivamente nei fiori, che hanno invece pochissimi tannini.
I principali impieghi della Malva riguardano le malattie delle vie respiratorie (tosse secca e grassa, laringiti, faringiti) e quelle dell'apparato gastrointestinale (coliti, enteriti, gastriti). Molto diffuso è l'uso esterno per calmare le infiammazioni del cavo orale, in particolare di origine gengivale e dentaria e quelle a livello dell’occhio.
Da ricordarne l'impiego nelle tisane per contrastare i disturbi delle vie urinarie, in associazione con Uva ursina e altre piante ad attività diuretica. Alcuni studi recenti dimostrano che l'estratto acquoso di Malva è attivo nei confronti dei batteri Gram + e Gram -.
La Malva è utilizzata da sempre in cosmetica, come estratti acquosi o glicerici, in formulazioni ad attività rinfrescante, decongestionante e idratante per pelli secche e sensibili.



Nessun commento:

Posta un commento