venerdì 6 gennaio 2017

Le armi da sopravvivenza


 categoria: armi da fuoco, autodifesa e caccia

Le armi da sopravvivenza

Una situazione di sopravvivenza durante un evento improvviso e di vaste dimensioni - nucleare, bellico, una inondazione tipo quella accaduta negli Stati Uniti (uragano Katrina) o una pandemia incontrollabile, è ben diversa da quella ipotizzabile durante un evento di portata minore e controllabile, con aiuti rapidamente portati in loco dalle zone vicine non colpite e un efficace sistema di controllo della legalità garantito dalle FFOO/FFAA.

pandemia del 1918

New Orleans dopo Katrina


Durante un evento calamitoso, sono moltissime le variabili da prendere in considerazione:
  • lo scenario socio politico
  • l'ambiente e il clima che si deve affrontare
  • il peso trasportabile e il materiale a disposizione
  • la possibilità di cooperazione con altre persone e formare un gruppo o, viceversa, la necessità di rimanere nascosti da persone ostili.
Nei casi più complessi, dove l'anarchia perdura a lungo e gli aiuti non arrivano o mai arriveranno può essere necessario disporre di armi cui affidare la propria sopravvivenza. D'altra parte, un sopravvissuto che pensa di poter affrontare tutto e tutti con un'arma da fuoco, troverà alla fine sempre un avversario più forte e numeroso in grado di spazzarlo via per impossessarsi dei suoi averi, per cui la scelta di tenere un basso profilo, nascondersi o dirigersi verso luoghi isolati, non è sbagliata.

attacco terroristico con armi batteriologiche
istruzioni in caso di conflitto nucleare
Un revolver od una semi automatica di medio calibro (38/357mg – 9mm) dovrebbe costituire il primo livello di deterrrenza, in grado di dare un buon motivo di starvi a debita distanza a chi vi sta cercando con cattive intenzioni; la richiesta di una maggiore portabilità e occultabilità può indirizzare anche ad armi di calibro più piccolo, come la Beretta Pico o la Glock 42 in calibro 380 ACP o un revolver con canna da 2", ma tutte hanno una pecca nel ristretto numero di colpi di pronto impiego, in genere 6, contro i possibili 12/15 di una semiautomatica.
revolver S&W 686 357 Mag
Beretta serie 92
pistole Glock
Beretta Pico 380 ACP
Glock 42 380 ACP

Il secondo “livello” di difesa può essere rappresentato da un'arma lunga a canna liscia, grazie alla varietà di munizionamento che si può usare, dai piccoli ai medi pallini per cacciagione, ai pallettoni "00" o palla asciutta per difesa; sarebbe utile poter disporre anche di una moderna arma a canna rigata di calibro diffuso di tipo militare, ma anche un economico fucile ex-ordinanza può non sfigurare.
Remington 870 cal. 12
Beretta ARX 100 e 160
Ruger Mini 14
Mosin Nagant 91/30
Enfield n°4
Garand M1
Recentemente il mercato ha riscoperto a scopo di sopravvivenza l'utilità del sovrapposto con una canna liscia e una rigata, tipo l'M-6 survival gun a disposizione dei piloti americani della seconda guerra mondiale, dotata adesso di una serie di canne/adattatori per poter sparare numerosi calibri: l'X – caliber della italiana Chiappa.


M6 survival gun
X caliber Chiappa multicalibro
Per la piccola caccia anche le armi ad aria compressa di adeguata potenza possono risultare utili, perchè permettono di portare a casa in maniera discreta pranzo e cena, senza allertare un eventuale malintenzionato, inoltre il peso delle loro “munizioni” è irrisorio.
Norconia B3-XS fucile aria compressa 
Nello zaino di un sopravvissuto oltre agli indispensabili coltello e ascia, possono trovare posto anche armi “arcaiche”, ma non per questo inutili: una fionda, una lancia o un buon bastone, un arco o una balestra.






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