domenica 7 settembre 2014

I farmaci: introduzione

categoria: medicina

Il farmaco è definito come una qualsiasi sostanza in grado di:
- indurre cambiamenti nella funzione biologica
- curare od arrestare una malattia
- alleviare i sintomi
- attenuare il dolore
La droga, in farmacologia, è la parte di sostanza naturale (animale, vegetale o minerale) usata a scopo terapeutico.
Veleno è un termine equivoco, perché in realtà è la quantità usata a rendere una sostanza fonte d’intossicazione. Ad esempio la stricnina, estratta dalla noce vomica, è un veleno ma, in piccole quantità, è anche un farmaco prescritto dal medico per curare un intestino privo di tono.
Il veleno in genere è una sostanza che non presenta alcuna dose per la quale sia verificato un effetto terapeutico (cadmio). Il termine veleno è usato anche quando il coefficiente terapeutico è ristretto o anche quando la quantità di medicinale, capace di manifestare effetti indesiderati o lesivi, è piccola (milligrammi).
Le tossine sono veleni sintetizzati da piante od animali.
Condizioni peculiari inerenti il soggetto, come l’età, situazioni genetiche (ad es. mancanza d’enzimi) o la contemporanea presenza di patologie rendono “tossiche” per l’organismo dosi ritenute normalmente “terapeutiche”.
Il placebo è una sostanza inerte, priva d’effetti biologici; il placebo può determinare nel paziente una risposta di tipo psicosomatica.
L’azione dei farmaci
I farmaci agiscono:
- reintegrando sostanze carenti (vitamine, ormoni)
- modificando delle funzioni cellulari (diuretici, antipertensivi)
- agendo su organismi invasori o cellule anormali (antibiotici, antivirali, antitumorali)
Reintegrazione di sostanze carenti
L’organismo ha bisogno di vitamine e minerali per funzionare correttamente. La mancanza di queste sostanze, normalmente ricavate con un’alimentazione bilanciata, provoca delle malattie: un’insufficienza di vitamina C causa lo scorbuto, di vitamina D il rachitismo, di ferro l'anemia. Altre malattie derivano dalla mancanza d’ormoni: il diabete mellito, il morbo di Addison e l'ipotiroidismo.
Modificazione delle funzioni cellulari
Molti farmaci modificano l'attività cellulare, stimolandola o riducendola, agendo sul sistema di trasmissione dei messaggi inviati da una parte del corpo ad un'altra. Un messaggio che ha origine nel cervello entra in una cellula nervosa attraverso le sue terminazioni riceventi. Il segnale, un impulso elettrico, percorre il nervo fino all'estremità e fa uscire un neurotrasmettitore (mediatore) che trasporta il messaggio alla cellula adiacente, interagendo con una molecola complementare ad esso (recettore).

Azione su organismi invasori o cellule anormali
I virus, batteri, protozoi o funghi causano le malattie quando invadono l’organismo; alcuni farmaci distruggono o bloccano la loro riproduzione. Altri medicinali distruggono le cellule anormali, per esempio quelle cancerose.

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