sabato 10 gennaio 2015

GINEPRO

categoria: piante medicinali
Al genere Juniperus (fam. Cupressaceae) appartengono diverse conifere di aspetto poco più che arbustivo, molto diffuse in montagna, dove alle alte quote, assumono la forma prostrata nelle sottospecie nana.
La più utilizzata in fitoterapia è il J. communis, pianta dioica, di cui si impiegano gli ovuli, galbuli o coccole, chiamati impropriamente frutti o bacche. Le coccole hanno sapore molto aromatico per la presenza di grosse ghiandole contenenti resine e olio essenziale, molto utilizzate in gastronomia come condimento e in liquoreria per il tradizionale Gin.
Dalle coccole, per distillazione in corrente di vapore, si ottiene un olio essenziale la cui composizione quali-quantitativa varia notevolmente in funzione del grado di maturazione e della provenienza della droga. I principali costituenti sono alfa-pinene, canfene, sabinene, oltre a tannini, sostanze amare, acidi organici, flavonoidi e zuccheri.
L'azione antisettica, balsamica ed espettorante dell’olio essenziale lo rendono valido nel contrastare le affezioni dell'apparato respiratorio, mentre l'attività spasmolitica è sfruttata a livello dei bronchi e dell'apparato digerente.
Numerose le applicazioni di questa pianta in cosmetica: entra nella formulazione di numerosi shampoo antiforfora per l’attività antinfiammatoria e sebo regolatrice a livello del cuoio capelluto.
L'uso delle piante appartenenti al genere Juniperus è sconsigliato in caso di affezioni renali e assolutamente controindicato in caso di gravidanza per il rischio di stimolare le contrazioni uterine.

L'olio di Cade o catrame di Ginepro, ottenuto per distillazione del legno di vari alberi appartenenti al genere Juniperus, era molto utilizzato nel passato per uso esterno in caso di scabbia e di altre affezioni dermatologiche.

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