mercoledì 30 settembre 2015

scheda: diarrea

categoria: pronto soccorso

La diarrea



La diarrea del viaggiatore è conosciuta anche con altri nomi: "vendetta di Montezuma" o la malattia delle tre F (dalle tre parole inglesi Flies, Fingers, Food, ovvero mosche, dita, cibo, in riferimento alle tre modalità di trasmissione degli agenti infettivi).
La diarrea del viaggiatore  è un'infezione assai diffusa che può colpire in varie forme, da lievi a gravi, di origine alimentare, dovuta all'ingestione di cibi o acque contaminate da vari batteri.

E’ possibile distinguere una "diarrea semplice", con feci acquose per difficoltà della mucosa intestinale infiammata ad assorbire acqua, e la "dissenteria" caratterizzata da feci mucose e sanguinolente, accompagnata da febbre e dolori addominali crampiformi.

Cause
Cibi mal preparati con cotture imperfette o mal conservati, mani sporche, ingestione di acqua contaminata, sono le cause più frequenti della diarrea.
A volte basta un po' di accortezza, per evitare spiacevoli forme di diarrea:
- attenzione ai cibi, anche quelli apparentemente ben cotti;
- bere in bottiglie sigillate ed aperte davanti a voi, non appoggiare le labbra ma usare cannucce, evitare il ghiaccio;
- preferire la frutta da sbucciare a quella già sbucciata;
- evitare di mangiare uova e derivati come maionese.
Un ulteriore consiglio medico è quello di non bere molto durante i pasti, per favorire il mantenimento dell'acidità gastrica, o di assumere bevande con succo di limone o integrate con vitamina C, sempre che non si soffra di ulcera o di reflusso grastroesofageo.


Trattamento
A scopo preventivo risalta utile iniziare a prendere dei fermenti lattici due o tre giorni prima della partenza.
Il primo intervento terapeutico è la reidratazione idrica e salina, bere molta acqua con l'aggiunta di bicarbonato e sali minerali.
Assai importante reintrodurre anche il potassio.
Sulle infezioni batteriche sono efficaci gli antibiotici, quali l'amoxicillina.
Farmaci adsorbenti, quali caolino e pectina, sono efficaci su diarrea cronica e sindrome dell'intestino irritabile.
I più comuni antidiarroici, quali la loperamide, hanno invece un'azione antiperistaltica, riducono cioè la motilità intestinale.
Di ultima generazione ci sono poi i farmaci antisecretivi che inibiscono l'eccessiva secrezione di acqua e di elettroliti nel lume intestinale. Non agiscono sull'attività secretoria basale e non modificano in modo significativo il transito intestinale. Tra questi uno dei più innovativi è il racecadotril caratterizzato da rapidità d' azione e minor incidenza di stipsi secondaria all'uso di farmaci antidiarroici, quali ad esempio gli antiperistaltici. Nota positiva, il racecadotril è uno dei pochi farmaci antidiarroici indicato anche in età pediatrica a partire dai 3 mesi di età.


consigli pratici: come rendere l'acqua potabile
Vi sono in commercio vari prodotti per la purificazione dell'acqua, come per esempio quelli per la clorazione, un metodo efficace contro virus e batteri ma non per larve o cisti. La si ottiene entro 30 minuti (la concentrazione ottimale dell'acqua va verificata con gli appositi indicatori contenuti nelle confezioni). La bollitura dell'acqua precedentemente filtrata è efficace se protratta per almeno 5-10 minuti (strategia utile contro la salmonella, il colera e alcuni ceppi di E.Coli).

Nessun commento:

Posta un commento