domenica 21 febbraio 2016

danni da freddo

categoria: pronto soccorso

Danni da freddo

Il freddo estremo non va sottovalutato, perché - in casi estremi - può avere spiacevoli conseguenze sull'organismo: dai geloni, piccole e dolorose lesioni localizzate su mani e piedi, fino al congelamento di intere parti del corpo.

Consigli pratici:
- preferire indumenti che consentano un'ampia libertà di movimento e un'adeguata termoregolazione
- gli occhi vanno protetti con un paio di occhiali da eventuali congiuntiviti e oftalmie causate dal forte riverbero provocato dal sole sulla neve.
Quando le condizioni atmosferiche si fanno particolarmente critiche, aumenta il rischio di congelamento. In questi casi la circolazione superficiale - ridotta per conservare il calore degli organi vitali -non è in grado di fare fronte all'azione del freddo intenso e si può verificare un danno dei tessuti sino alla necrosi. Le «zone a rischio» sono ovviamente quelle più esposte: naso, orecchie, dita delle mani e dei piedi. In caso di congelamento compaiono vesciche simili a quelle prodotte da un'ustione, che si riempiono di sangue quando là temperatura torna normale.

Importante è non scaldare artificialmente la parte congelata avvicinandola a fonti di calore, come stufe o borse di acqua calda. Meglio trasmettere il calore del corpo o delle mani ponendole a contatto con la zona colpita.

Le zone cutanee che risultano congelate vanno protette con materiale sterile - garze o bende - in modo da prevenire la rottura delle vesciche ed evitare le infezioni.

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