mercoledì 26 novembre 2014

farmaci di automedicazione per la cura dell'influenza e della febbre

Influenza e febbre

L'influenza è una infezione virale che si presenta tutti gli anni nei mesi freddi in forma epidemica di variabile entità. I soggetti più esposti sono i bambini (meno protetti da anticorpi prodotti nel corso di precedenti infezioni) e gli anziani (per le ridotte difese generali).
La modificazione del "rivestimento" antigenico di questi virus, non permette al nostro organismo di costituire una difesa immunitaria permanente, pertanto, la "solita" influenza... non è mai la stessa. 
La definizione "cinese", "australiana", "russa" eccetera si riferisce alla località dove sono individuati i primi episodi di influenza e isolati i "nuovi" virus responsabili, utilizzati per produrre vaccini mirati contro i ceppi di virus responsabili dell'epidemia in corso.
Dopo un breve periodo d'incubazione di 1-3 giorni, l'influenza esordisce bruscamente con febbre, brividi ed altre manifestazioni, quali malessere generale, mal di testa, astenia (senso di stanchezza e mancanza di forza), inappetenza (poca voglia di mangiare), dolori articolari e muscolari.
Aumentano le secrezioni nasali, la lacrimazione ed il bruciore agli occhi, il mal di gola, il bruciore al torace (solitamente dietro lo sterno) e la tosse secca e stizzosa.
La febbre è essenzialmente un meccanismo di difesa dell'organismo; si mantiene infatti elevata nei giorni in cui il virus si replica, poi inizia a scendere da sé; si interviene con farmaci antipiretici solo se la temperatura corporea supera i 38°C.
I sintomi si risolvono generalmente in 3-5 giorni, eccetto la tosse e l'astenia che possono permanere molto più a lungo.
L'influenza può tuttavia complicarsi e allora si registra otite media acuta (orecchie), sinusite acuta (naso)broncopolmonite (bronchi e polmoni) per  complicazioni batteriche.
Le categorie a rischio: cardiopatici, bronchitici cronici, diabetici e tutte le persone con deficit del sistema immunitario, non devono trascurare una patologia come l'influenza, qualora i sintomi dovessero persistere o peggiorare.

Antinfluenzali sintomatici e antipiretici (antifebbre)
Tra i farmaci di automedicazione non ci sono antivirali, ma solo molecole in grado di alleviare i comuni sintomi dell'influenza.

La febbre è una tipica caratteristica dell'influenza mentre è rara nel raffreddore. I farmaci contro la febbre sono chiamati antipiretici. A questa categoria appartengono molecole molto conosciute come l'acido acetilsalicilico e il paracetamolo.

L'acido acetilsalicilico
La sua azione contro febbre, dolore e infiammazione è impiegata da circa 100 anni; questo farmaco può avere effetti collaterali. Se l'acido acetilsalicilico si usa troppo a lungo, o in persone sensibili, possono verificarsi dolori di stomaco. Come in genere tutti gli antinfiammatori, i farmaci a base di acido acetilsalicilico sono sconsigliati nelle persone che soffrono di stomaco. Per questo motivo, in molte preparazioni elencate nella tabella sottostante, l'acido acetilsalicilico è associato a idrossido di magnesio o di alluminio o a bicarbonato, che sono antiacidi, o ad alginato, che ha un effetto gastroprotettivo. Va ricordato che le preparazioni contenenti acido acetilsalicilico non vanno somministrate a bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni, per via di segnalazioni di una possibile associazione alla sindrome di Reye (una rara, ma grave, malattia che colpisce il fegato e il cervello). In alcune preparazioni, all'acido acetilsalicilico o al paracetamolo è associato l'acido ascorbico o vitamina C, alla quale sono attribuite molte proprietà, tra cui quella di ridurre l'intensità dei sintomi nelle malattie da raffreddamento.

Il paracetamolo
Ha una spiccata azione antifebbrile e antidolorifica, ma scarsamente antinfiammatoria. Di solito non irrita lo stomaco e sono rare le reazioni di tipo allergico. Tuttavia una dose eccessiva può causare danni, anche gravi, a fegato e reni. I forti bevitori o chi ha malattie del fegato o dei reni dovrebbero usare con cautela questa sostanza.
Il paracetamolo è spesso associato a numerosi altri principi attivi: altri antifebbrili, decongestionanti nasali, antistaminici, caffeina, (ha effetto eccitante, può servire a bilanciare la sonnolenza data dagli antistaminici, favorisce l'effetto degli altri farmaci).

Nessun commento:

Posta un commento