martedì 6 ottobre 2015

la resistenza agli antibiotici


categoria: medicina

La resistenza agli antibiotici emergenza mondiale: il rapporto globale del WHO


“L’era post-antibiotici – nella quale infezioni comuni e lievi ferite possono diventare mortali – ormai lontana dall’essere considerata una fantasia apocalittica, è diventata invece una reale possibilità del XXI secolo”. Così Keiji Fukuda Vicedirettore per la Sicurezza Sanitaria del WHO apre la prefazione al 1° Rapporto Globale sulla resistenza antimicrobica (AMR), pubblicato lo scorso 30 aprile dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’ [OMS - World Health Organization (WHO)].
Come messo in evidenza ripetutamente negli ultimi anni, dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), il Report non mostra uno scenario promettente, l’utilizzo inappropriato degli antibiotici ha portato a un vasto e rapido sviluppo di ceppi di batteri resistenti a questa classe di farmaci, che rende difficile il trattamento di una gamma sempre più ampia di infezioni abbastanza comuni e facili da contrarre.
Perché i batteri diventano resistenti?
La resistenza agli antibiotici è dovuta essenzialmente ad un adattamento dei batteri di fronte all'uso-abuso degli antibiotici.
I meccanismi alla base di questo fenomeno sono molteplici e comprendono:
- modifiche da parte dei microbi delle loro strutture che erano il bersaglio di un determinato antibiotico
- aumento della produzione delle molecole batteriche che vengono inattivate dall'antibiotico
- produzione di sostanze che inattivano gli antibiotici o che impediscono la penetrazione nella cellula batterica

In tutti i casi si tratta di reazioni adattative che i batteri sviluppano quando vengono in contatto con determinati antibiotici a concentrazioni ridotte, tali da non determinare la morte dei microbi.

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